Gubbio gareggia con Assisi per il titolo di cittadina medievale più caratteristica dell'Umbria. Con una serie di viuzze tortuose e di tetti in terracotta, il suo fascino è aumentato dalle foreste degli Appennini. Fondata dagli umbri nel III secolo a.C. con il nome di Tota Ikuvina raggiunse il massimo splendore nel I secolo a.C. come colonia romana.
Quando nel II secolo divenne comune indipendente, Gubbio si era sviluppata fino alle pendici del monte Igino.
Dal 1387 al 1508 la città fu governata dai Montefeltro, conti di Urbino. Il duomo ha un soffitto con volta a botte i cui archi si piegano misticamente a rappresentare delle mani in preghiera.
Via dei Consoli conduce a palazzo del Bargello (XIII secolo) con la sua facciata in pietra che fu tempo sede centrale della polizia.
Sempre qui vi è la fontana dei Matti così chiamata perché secondo la tradizione chiunque compia tre giri attorno ad essa diventa pazzo.
PALAZZO CONSOLI
Al piano superiore la pinacoteca raccoglie opere di pittori locali.
PALAZZO DUCALE
Costruito da Francesco Giorgio Martini nel 1470 per la famiglia Montefeltro questo palazzo ricalca le forme di quello di Urbino. Presenta inoltre un cortile rinascimentale.
la festa dei ceri si festeggia a Gubbio il 15 maggio di ogni anno e consiste nella corsa portando tre ceri con le statue di salt'Ubaldo San Giorgio e Sant'Antonio Abate. Una tradizione che è molto importante sia socialmente che culturalmente per i cittadini di Gubbio.
IL LUPO DI GUBBIO
La storia racconta che un giorno Francesco andò a Gubbio entrando nella città non vide nessuno.
Tutti i cittadini erano chiusi in casa per paura di un lupo molto feroce. Gli abitanti gli chiesero di aiutarli.
Andò nella foresta lo chiamò fratello lupo e gli disse che in nome di Dio non doveva più far male. E da quel giorno il lupo capì che non doveva più comportarsi così e diventò amico di tutti.