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domenica 29 settembre 2024

Orvieto

orvieto


 Orvieto, situata in Umbria, è una città affascinante, ricca di storia, tradizioni e bellezze artistiche e naturali.

Tradizioni:

  • Festa della Palombella: Celebrata nel giorno di Pentecoste, questa festa è una delle tradizioni più antiche della città. Simboleggia la discesa dello Spirito Santo, rappresentato da una colomba (la "palombella") che vola su un percorso in piazza del Duomo.
  • Corpus Domini: Un'altra importante celebrazione religiosa a Orvieto è la processione del Corpus Domini, legata a un miracolo eucaristico avvenuto nel 1263. Durante la festa si svolge una processione con costumi medievali per le vie della città.
  • Cucina tradizionale: Tra i piatti tipici della cucina orvietana ci sono la "zuppa di legumi", i "umbrichelli" (una pasta fatta a mano), e il famoso vino Orvieto DOC, un vino bianco apprezzato a livello internazionale.

Bellezze artistiche e architettoniche:

  • Duomo di Orvieto: È uno degli esempi più importanti dell'architettura gotica italiana, noto per la sua splendida facciata decorata con mosaici e sculture. All'interno si trovano affreschi di Luca Signorelli nella Cappella di San Brizio.
  • Pozzo di San Patrizio: Costruito nel XVI secolo, questo pozzo è una meraviglia ingegneristica con due scale elicoidali indipendenti che consentivano agli animali da soma di portare l'acqua senza incontrarsi.
  • Orvieto sotterranea: Sotto la città si estende un intricato labirinto di grotte e cunicoli, utilizzati fin dall'epoca etrusca per scopi diversi, tra cui la conservazione del cibo e la produzione di olio.

Orvieto è un luogo magico, dove la storia millenaria si mescola armoniosamente con l'arte e le tradizioni, creando un'atmosfera unica e affascinante.

venerdì 26 maggio 2017

Gubbio

Gubbio

Gubbio gareggia con Assisi per il titolo di cittadina medievale più caratteristica dell'Umbria. Con una serie di viuzze tortuose e di tetti in terracotta, il suo fascino  è aumentato dalle foreste degli Appennini. Fondata dagli umbri nel III secolo  a.C. con il nome di Tota Ikuvina  raggiunse il massimo splendore nel I secolo a.C. come colonia romana.
Quando  nel II secolo divenne  comune indipendente, Gubbio si era sviluppata fino alle pendici del monte Igino.
Dal 1387 al 1508 la città fu governata dai Montefeltro, conti di Urbino. Il duomo  ha un soffitto  con volta a botte i cui archi si piegano misticamente a rappresentare delle mani in preghiera.
Via dei Consoli  conduce a palazzo del Bargello (XIII secolo) con la sua facciata  in pietra che fu tempo sede centrale della polizia.
Sempre qui vi è la fontana dei Matti  così chiamata perché  secondo la tradizione chiunque compia tre giri attorno ad essa diventa pazzo.
Macabre leggende aleggiano attorno alle porte della Morte situate sia in via dei Consoli sia in altre zone della città. Un tempo si riteneva  infatti fossero utilizzate come passaggio per il trasporto delle bare  fuori dalle abitazioni  e che una volta utilizzate venivano sigillate per sempre. Ora invece si pensa avessero solo uno scopo difensivo. Nella parte  inferiore del paese si trova la Chiesa di San Francesco  famosa per i 17 affreschi  deteriorati che rappresentano la vita di Maria  realizzate tra il 1408 e il 1413 da Nelli. Di fronte potete trovare il tiratoio  un portico dove veniva messa ad asciugare la lana. A ovest ci sono i resti dell'anfiteatro di età romana (I secolo a.C.)

PALAZZO CONSOLI

L'attrattiva principale è il palazzo civico iniziato nel 1332 da Gattapone. Il salone dell'Arengo  ospita il Museo civico noto per le tavole Eugubine sette lastre di bronzo  dove è probabilmente incisa in caratteri etruschi e latini la tradusione fonetica di rituali e preghiere in antica lingua umbra e etrusca.
Al piano superiore la pinacoteca raccoglie opere di pittori locali.

PALAZZO DUCALE

 Costruito da Francesco Giorgio  Martini  nel 1470  per la famiglia Montefeltro  questo palazzo ricalca le forme di quello di Urbino. Presenta inoltre un cortile rinascimentale.

LA FESTA DEI CERI

la festa dei ceri si festeggia a Gubbio il 15 maggio di ogni anno e consiste nella corsa portando tre ceri con le statue di salt'Ubaldo  San Giorgio e Sant'Antonio Abate. Una tradizione che è molto importante sia socialmente che culturalmente per i cittadini di Gubbio.

IL LUPO DI GUBBIO

 La storia racconta che un giorno Francesco andò a Gubbio entrando nella città non vide nessuno.
Tutti i cittadini erano chiusi in casa per paura di un lupo molto feroce. Gli abitanti gli chiesero di aiutarli.
Andò nella foresta  lo chiamò fratello lupo e gli disse che in nome di Dio non doveva più far male. E da quel giorno il lupo capì che non doveva più comportarsi così e diventò amico di tutti.




lunedì 23 maggio 2016

Assisi - viaggio nell'arte

Assisi - viaggio nell'arte

Assisi è un comune italiano  della provincia di Perugia in Umbria
conosciuta per essere la città  in cui nacquero e morirono san Francesco e santa Chiara

è situata sul monte Subasio  comprende sia porzioni pianeggianti sia collinari sia di bassa montagna si affaccia sulla valle Umbra

cosa vedere

Basilica di san Francesco
un luogo  che da 1230  conserva e custodisce le spoglie mortali del santo  voluta da Papa Gregorio IX  
secondo la tradizione fu san Francesco ad indicare il luogo in cui voleva essere sepolto si tratta della collina inferiore della città dove abitualmente venivano sepolti i senza legge condannati dalla giustizia anche se san Francesco voleva che le chiese fossero costruite secondo la primaria regola della povertà la chiesa rappresentò una deroga  al rigore francescano
la chiesa aveva diverse finalità  prima di tutto era luogo di sepoltura del fondatore dell'ordine che venne considerato uno delle figure più rappresentative del cristianesimo divenne quindi meta di pellegrinaggio

vi sono affreschi con scene in transetto  ad opera del Maestro di san Francesco  poi Cimabue
un terremoto nel 1997 causò profonde lesioni alla basilica inferiore con il crollo della volta in due punti causò anche il crollo degli affreschi

è formata da due chiese sovrapposte legate a due diverse fasi costruttive
la chiesa inferiore fu iniziata nel 1228 e finita nel 1230  quando fu trasportato il corpo di san Francesco  tutt'ora conservato in una piccola cripta
alle decorazioni hanno collaborato Giotto Cimabue  e Simone Martini 
la parte inferiore  ha funzione di chiesta sepolcrale

la chiesa superiore  presenta una facciata semplice a capanna  decorata con un rosone centrale e ai lati i simboli degli evangelisti in rilievo
la parte bassa  è arricchita da un maestoso portale 
l'architettura interna mostra invece caratteri più tipici del gotico italiano  archi a sesto acuto che attraversano  la navata poggianti  su semi pilastri a fascio dai quali si diramano  costolatura delle volta a crociere ogivali e altri arconi laterali
la basilica superiore contiene una completa raccolta di vetrati medievali d'Italia adibita a funzioni liturgiche di carattere ufficiale
vi è un organo a canne Mascioni  costruito ne 1982
il campanile ha un gioco di cornici  e archetti pensili ha la cella campanaria  aperta con triplice arcata

la basilica di Santa Chiara
la chiesa venne costruita dopo la morte di santa Chiara tra il 1257 e 1265  attorno all'antica chiesa di
San Giorgio  le spoglie  della santa vennero trasportate qui nel 1260 
l'esterno è caratterizzato da tre grossi contrafforti  a forma di archi rampanti che rinforzano  il fianco sinistro la facciata è realizzata in filari di pietra bianca e rossa 
il portale è a tutto sesto  con la ghiera  attorno alla lunetta  che è sostituita da due leoni a riposo
il rosone ha un doppio giro di colonnini e archetti  la facciata si conclude a timpano con oculo al centro
all'interno la chiesa è a croce latina con navata unica  transetto e abside poligonale  gli archi poggiano su pilastri a fascio che attraversato pareti nude ravvivate da un ballatoio 
nella navata una cappella  situata nella quarta campata a sinistra
qui possiamo trovare le reliquie di San Francesco e Santa Chiara le tonache un sandalo  un velo  un cilicio  un crocifisso
nel lato verso valle il convento di clausura di santa Chiara

cattedrale di san Rufino
la facciata è una delle opere più significative del romanico umbro 
vi sono tre portali fiancheggiati da leoni e grifi scolpiti il portale centrale ha una ricca ornamentazione soprattutto nella ghiera  multipla decorata da rilievi a stralci girali figure allegoriche e animali mostruosi 
all'interno tre navate divise a pilastri  con pianta basilicale
nell'abside un coro ligneo solto l'altare troviamo le spoglie di san Rufino di Assisi
vi sono due organi l'organo maggiore e l'organo corale

Santa Maria Maggiore  è un luogo di culto cattolico di Assisi
risale al XI XII ma fu costruita su un edificio più antico  la facciata è semplice ripartita da paraste e presenta un  portale d'ingresso inserito in un'arcata a sesto acuto  e un rosone datato 1162 e firmato  Giovanni da Gubbio
a tre navate separate da pilastri le pareti coperte di affreschi

L'eremo delle carceri
fu donato dal comune ai Benedettini che lo cedettero a san Francesco  per la meditazione fuori dal santuario tre grotte
un luogo immerso nei boschi di lecci sono molti i racconti di miracoli che si associano a questo sito