sabato 16 aprile 2016

pinacoteca Brera

pinacoteca Brera

è una galleria nazionale d'arte antica e moderna collocata nell'omonimo palazzo di Milano
Il museo espone una delle più celebri raccolte in Itali a di pittura specializzata in pittura veneta e  lombarda  con importanti  pezzi di altre scuole
Inoltre grazie a donazioni propone un percorso espositivo che spazia dalla preistoria all'arte contemporanea con capolavori di artisti del XX secolo

Nel palazzo di Brera  vi sono anche altre istituzioni come per esempio la biblioteca Nazionale Braidese l'osservatorio  di Brera  L'Orto Botanico  l'Istituto  Lombardo di Scienze e Lettere e l'Accademia di Belle Arti
L'edificio è stato costruito  nell'antica terra Braida o Brera parola che aveva il significato di campo suburbano

L'accademia di Belle arti di Brera venne fondata nel 1776 con decreto dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria 

percorso espositivo

Il percorso si apre con la Galleria dedicata a due grandi cicli ad affresco 
il primo è costituito dagli Uomini dell'arme  e dai filosofi antichi di Donato Bramate
il secondo ciclo  fu eseguito da Bernardino Luini  e raffigura episodi dell'antico testamento e scene mitologiche delle Metamorfosi di Ovidio
Tra le numerose opere troviamo anche i disegni di Leonardo da vinci

venerdì 15 aprile 2016

Cremona Italy

Cremona Italy

è un comune italiano che si trova nel cuore della pianura padana a sud della Lombardia a contatto con i fiume Po
Importante mercato agricolo  è famosa soprattutto per  la musica grazie al compositore Claudio Monteverdi  e dal liutaio stradivari 
la città è dominata da Piazza del Comune  attorniata da imponenti edifici
L'attrattiva più interessante è il  Duomo  esempio di architettura romanica  con il suo campanile  noto anche come  Torrazzo ritenuto la più alta torre medioevale d'Italia  i due sono collegati da una loggia rinascimentale 
La facciata  è caratterizzata da un rosone del  XIII secolo  e da un protiro con rilievi  e statue della Vergine  e dei danti
All'interno  il Duomo  è decorato da affreschi  della prima metà del XIII secolo da arazzi fiamminghi  e dipinti  nelle cappelle laterali 
dalla sommità del torrazzo  si gode di un vasto panorama
da notare  fuori dal Duomo  il pulpito da cui i predicatori itineranti  come san Bernardino da Siena  parlavano ai fedeli
accanto al Duomo  si trova il Battistero  a pianta ottagonale  risalente al  XII secolo mentre sull'altor lato  della piazza di ergono i porticati  della loggia dei Militi una volta sede dei capitani delle milizie  cittadine ora monumenti  ai caduti 
L'altro importante edificio è il palazzo del comune ricostruito nel XIII secolo la finestre sono più recenti  e custodisce  quattro preziosi  violini quello di Guarnieri del Gesù e Andrrea Nicolò  Amati  e Stradivari
Il museo stradivariano  raccoglie disegni modelli  e violini costruiti  dal grande maestro  della tradizione liutaria
Il museo civico  collocato in un palazzo cinquecentesco  comprende dipinti e sculture in legno  il tesoro del Duomo  ceramiche  e sezione archeologica
a est della città sulla strada di Castel maggiore  sorge la chiesa rinascimentale  di san Sigismondo  dove furono celebrate le nozze tra Frascesco Sforza e  Bianca Visconti   fu ricostruita  successivamente  in onore dell'evento

tradizioni in cucina

si utilizzano molto le mandorle  frutta candita  la mostarda
fra i primi piatti i marubini sono una preparazione tipica  serviti in brodo
Il dolce tipico è il torrone un impasto di albume d'uovo  miele zucchero farcito con mandorle  noci arachidi o  nocciole  e spesso ricoperto di due ostie
tipico della cucina piemontese è a Sbrisolona  una torta secca di farina di mais e di grano impastata con strutto  scorza di limone  e un cucchiaio di liquore
il  pan di Cremona è un a torta morbida  di farina di mandorle  ricoperta di cioccolato
la pattona  è una torta fatta con la farina di castagne  in italiano detto castagnaccio
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mercoledì 13 aprile 2016

castelli valle d'Aosta

castelli valle d'Aosta

i castelli sono particolarmente numerosi ed importanti  sono 72 (tra castelli caseforti  e dongioni ) lungo la vallata principale senza contare le vallate minori
storicamente i castelli hanno subito un'evoluzione all'inizio avevano una funzione prettamente difensiva 
parallelamente si diffusero  castelli residenziali  al fine di mostrare la ricchezza del proprietario 

chatel - Argent
un antico castello oggi diroccato che si erge su un terrazzo roccioso a picco sulla Dora Baltea nel comune di Villeneuve il castello che non aveva scopo abitativo ma veniva sfruttato dal feudatario  solo in caso di pericolo era composto  da un dongione circondato da altri corpi architettonici  e protetto da una triplice mura

castello superiore di Arnad
uno dei castelli della Valle d'Aosta posto nel comune di Arnad il castello risalente al XII secolo è situato su un promontorio  naturale che domina la frazione di Ville
viene nominato per la prima volta in una bolla papale del 1207  ma non ci sono certezze sulle origini  e sui suoi proprietari
oggi il castello non è fruibile 

castello inferiore di Arnad
detto anche castello vallaise  o palais de la costetta è situato nel comune di Arnad  a lungo abbandonato o in mani private
si trova a metà della collina sulla quale sorge anche il castello superiore di Arnad  è circondato da terrazzamenti forse a suggerire l'antica presenza della cinta muraria anche se non è possibile avere delle informazioni certe 
ha origini medioevali e da subito numerose modificazioni strutturali e decorative
venne realizzato su tre piani  affiancato da due torri a scopo decorativo  all'interno un piccolo cortile con loggiato in colonne di pietra 
Il castello ha sette torri merlate

castello di La Mothe
il castello di La Mothe  è un castello valdostano medioevale in rovina che domina il paese di Arvier
e uno dei castelli presenti sul territorio comunale
è stato a volte denominato  Castello d'Arvier
la storia è in gran parte oscura dopo secoli di incuria  la struttura venne acquistata dalla regione che nel 2006  provvede ad importanti interventi di restauro e messa in sicurezza
è composto da una torre a pianta quadra  a cui è addossato un rudere un corpo di fabbrica sventrato   all'interno i resti di una scala elicoidali  e qualche traccia di affreschi

il castello di Montmayeur  posto nel comune di Arvier domina l'imbocco della Valgrisenche sulla destra orografica della Dora ridotto a rudere è comunque visitabile
la roccia su cui sorge è micacisto  albitico grigio  dalla patina marroncina e caratterizzato dalla presenza di clorite  e venature di quarzo  originatasi da depositi di detriti che rappresentano materiale vulcanico
venne anche chiamato nido d'avvoltoi per la sua posizione impervia
oggi è composto prevalentemente da ruderi ed è disabitato da secoli si eleva una torre circolare  merlata

castello di Avise
è una massiccia costruzione situata all'ingresso  del borgo valdostano omonimo che viene spesso confuso con il castello di  Blonay  che si imipone nel centro del paese  nei pressi della chiesa fu la prima dimora della famiglia d'Avise  è ben conservato  più di un castello si tratto di una casaforte  alla quale viene affiancata una torre quadrata  leggermente più alta con eleganti caditoie decorate dal motivo gotico detto a gocce rovesciate
la facciata è costellata di finestre  con inserti lapidei antichi

castello di Aymavilles
è un caratteristico castello della media valle valdostana nel comune omonimo  situato su una collinetta morenica l'edificio ha una pianta quadrangolare ma al posto degli angoli  vi sono quattro torri  cilindriche tutt'oggi inaccessibile ma in via di ristrutturazione

Le torri di Aosta 
risalgono all'epoca romana  alcune di esse si sono conservate 
a cavallo delle mura a intervalli regolari erano costuite torri a due piani che si sono conservate
originariamente si potevano contare 20 torri  che permettevano di vigilare sul territorio circostante  e difendere la città  ultimo avamposto  militare romano

castello Baraing
venne fatto costruire dal dottor  e filantropo Baraing dopo il suo matrimoni  neogotico si articola  su una costruzione  quadrilatero  inizia e terminata nel 1894 

forte di Bard
è un complesso fortificato sulla rocca che sovrasta il borgo di Bard
dopo un lungo periodo di abbandono il forte è stato restaurato  è stato aperto ai visitatori e ospita  esposizioni di arte antica moderna contemporanea e fotografia
nel cortile interno principale si svolgono  manifestazioni musicali  e teatrali
nel marzo 2014 sono state girate alcune scene del film avengers age of ultron

valle d Aosta

valle d Aosta

E' una regione italiana a statuto speciale dell'Italia  nord-occidentale  con capoluogo Aosta da cui trae il nome
confina con la Svizzera  a nord con la Francia a ovest  e il Piemonte a sud e a est
E' la regione  più piccola d'Italia  e la meno popolata con un territorio  completamente  montano  si trova infatti in mezzo alle Alpi  circondata dal Monte Bianco  Cervino  Monte Rosa e Gran Paradiso 
La conformazione del territorio  è frutto  delle glaciazioni
la regione viene attraversata dalla Dora Baltea importante affluente del Po, la parte meridionale è occupata dal Gran paradiso 
Buona parte della popolazione abita nei maggiori centri  delle media e bassa valle
in passato c'è stata molta emigrazione verso la Francia  specialmente a Parigi e la Svizzera Romanda
 La lingua autoctona  della Valle d'Aosta è il francoprovenzale  nella sua varietà dialettale valdostana la lingua invece più diffusa è l'italiano ampiamente conosciuto il francese
l'economia si basa soprattutto sul terziario  in particolare il turismo 
Considerando l'autonomi a conferita dallo statuto speciale  la mano pubblica che amministra  le ingenti risorse finanziarie  gioca un ruolo importante  nell'economia valdostana
La regione ha una significativa produzione artigianale nella quale emerge la scultura in legno (famosa la grolla)
I castelli della Valle d'Aosta sono parecchi il castello più conosciuto è Fénis
da vedere
Il museo dell'artigianato  valdostano di tradizione a Fenis
Notre- Dame  de Guérison a Courmayeur
il santuario  di Notre Dame des Neiges  a Machaby
il santuario di Vourry nel comune di Gaby
il santuario  di Plout a Saint Marcel

tra i piatti della cucina valdostana si ricordano la soupe à la valpelleneintse (patate cavoli lessati fontina brodo di carne al forno ) la carbonade ( a base di carne bovina)  il blanc manger (dolce a base di panna zucchero  e vaniglia )

martedì 12 aprile 2016

parco gran paradiso

parco gran Paradiso

il parco nazionale del Gran Paradiso  istituito il 3 dicembre 19922 è il più antico parco nazionale italiano  si trova tra il Piemonte e la Valle d'Aosta  ed è gestito  dall'Ente preposto  con sede a Torino
 La storia del Gran Paradiso è  strettamente intrecciata con la salvaguardia del animale che lo simboleggia lo stambecco
questo ungulato su tutto l'arco alpino è stato oggetto di caccia indiscriminata per secoli  per  le sue carni pregiate alcune parti del corpo erano considerate medicinali, le sue corna erano considerate un trofeo e si diceva un ossicino avesse potere afrodisiaco
il 21 settembre 1821  il re di Sardegna  vietò la caccia  agli stambecchi che furono salvati dall'estinzione ma il re lo faceva perché solo a lui fosse concessa la caccia
il 3 dicembre 1922 il re Vittorio Emanuele  firmava il decreto per la salvaguardia del Parco Nazionale del Gran Paradiso ma ben presto ritornò il bracconaggio
nel 1947  Enrico De Nicola  istituì l'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso
nel 2014 inizia a far parte della Green List mondiale delle aree protette

Il Gran Paradiso  è l'unico massiccio montuoso alto oltre 4000 metri  interamente in territorio italiano
sempre ammantato da candidi ghiacciai  perenni

il territorio del parco ricade a sud nel bacino idrografico dell'Orco  e a nord quello della Dora Baltea

I laghi più grandi e suggestivi si trovano nella zona intorno a colle di Nivolet La regione dei grandi laghi è il cuore del parco

nei valloni i torrenti originano numerose cascate  le più spettacolari sono quelle di Lillaz

come abbiamo detto numerosi sono gli stambecchi  ma anche camosci aquile reali  e molto presente resta la volpe  è stato reintrodotto il gipeto
E' molto frequente imbattersi nelle marmotte
molti volatili come  piane picchio cince pernici bianche gracchi sparvieri  astori allocchi e civette
nei torrenti  nuotano la trota fario la trota alloctona  il salmerino di fontana
tra i rettili troviamo la vipera comune  e tra gli anfibi le salamandre 
si possono vedere dei mucchi di aghi di conifere che sono grandi formicai

Per chi vuole visitare il parco ci sono numerosi rifugi e bivacchi
Inoltre il parco organizza numerose attività didattico divulgative con le scuole e offre la possibilità di svolgere attività di campi di avventura si può praticare  sci alpino  con supporto di guide alpine e trekking 

Mantova

Mantova 

Mantova è un comune italiano di 48 747 abitanti 
dal luglio 2008  la città d'arte lombarda insieme a Sabbioneta è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO
Ed è stata eletta capitale italiana della cultura  2016

Il mito della fondazione della citta è legato alla storia della profetessa Manto che la tradizione greca vuole  figlia dell'indovino tebano Tiresia a Mantova creò un lago con le sue lacrime secondo la leggenda  queste acque avevano la magica proprietà di conferire  capacità profetiche  a chi le beveva

COSA VEDERE

Cattedrale di San Pietro  (Duomo
dedicato a San Pietro  l'attuale Duomo in stile romanico con aggiunge gotiche fu costruito tra il 1395 e il 1401  dopo che un incendio  secoli prima  aveva distrutto un precedente tempio paleocristiano
fu ristrutturato nel 1545 da Giulio Romano che lasciò intatta la facciata ma modificò le forme ispirandosi alle basiliche paleocristiane
l'attuale facciata in marmo di carrara risale1761
il fianco  presenta inserti gotici come rosoni cuspidi e pinnacoli  all'interno  si può ammirare  il soffitto a cassettoni che sovrasta le tre navate

Basilica di sant'Andrea
Progettata da Leon Battista Alberti  fu edificata a partire dal 1472 conclusa 328 anni dopo con la costruzione della cupola su disegni di Filippo Juvarra 
Nella cripta è custodita all'interno dei sacri Vasi  la reliquia del preziosissimo sangue di Cristo  portato a Mantova da un centurione romano

Basilica Palatina di Santa Barbara
la chiesa della corte dei Gonzaga fu voluta dal duca Guglielmo che incaricò del progetto  l'architetto
Giovan Battista Bertani
Parte integrante del palazzo Ducale  la edificazione della chiesa fu conclusa nel 1572

Rotonda di San Lorenzo 
la chiesa più antica della città costruita nel XI secolo  durante la dominazione dei Canossa 
A pianta centrale rotonda la rotonda di San Lorenzo  è posta ad un livello più basso di Piazza delle Erbe e conserva  al suo interno un matroneo e tracce di affreschi di scuola bizantina

Sinagoga Norsa Torrazzo
fu trasferita e fedelmente ricostruita nella sua attuale ubicazione quando fu decisa la demolizione del quartiere ebraico tra il 1899 e 1902

Casa del Mantegna
dimora del pittore  Andra Mantegna  sorse su un terreno donato dal marchese Gonzaga che lo nominò pittore di corte  nel 1457

casa di rigoletto
Giuseppe Verdi ne musicò la storia e i mantovani gli diedero la residenza

torre dell'orologio
la torre a pianta rettangolare  fu eretta ne 1472 su progetto di Luca Fancelli  e l'orologio ha un funzionamento meccanico progettato da Bartolomeo Manfredi

lunedì 11 aprile 2016

Certosa Pavia

certosa Pavia

La certosa, 8 km a nord di Pavia  è il sommo  esempio di architettura rinascimentale  in Lombardia un monastero certosino  finemente decorato costruito in oltre 200 anni
Fu concepito  come monumento a Gian Galeazzo  Visconti  il signore milanese che fondò il  complesso nel 1397  e che fino alla morte  prematura  ambiva a diventare re d'Italia 
Lo splendido  reliquario  fu creato ne XV secolo dall'abile Giovanni Antonio  Amadeo  che usò nuove tecniche per rilievi e decorazioni multicolori

all'interno gran parte gotico


altare di pietra dura
molti altari del XVII secolo nelle cappelle presentano ricche lavorazioni in pietra dura

affreschi del Bergognone 
il pregevole ritratto di Cristo è uno degli affreschi del Bergognone  che si trovano  nel transetto e nelle cappelle insieme al dipinto di sant'Ambrogio sull'altare 

tomba di  Ludovico il Moro  e Beatrice d'Este
realistico ritratto in marmo  di Ludovico e della sua sposa bambina iniziato  da Cristoforo Solari  nel 1497  circa 11 anni prima della morte di Ludovico

chiostro maggiore
si raggiunge dal chiostro minore è interrotto  su tre lati dalle celle a due piani dei monaci  ognuna  con un piccolo giardino retrostante 
uno sportello permetteva la distribuzione del cibo senza ulteriori comunicazioni

pala d'altare del Perugino
 I sei pannelli della pala d'altare furono  dipinti nel 1499 ma ora uno solo  rappresentante Dio Padre è originale  è affiancato da due dipinti di Bergognone 

facciata rinascimentale
 la parte inferiore è del XV secolo  ed è decorata  con statue e intagli di imperatori romani  santi  apostoli e profeti 
la parte superiore risale al 1500

le stupende arcate del chiostro minore con gli ornamenti  in terracotta racchiudono un piccolo giardino