pinacoteca Brera
è una galleria nazionale d'arte antica e moderna collocata nell'omonimo palazzo di Milano
Il museo espone una delle più celebri raccolte in Itali a di pittura specializzata in pittura veneta e lombarda con importanti pezzi di altre scuole
Inoltre grazie a donazioni propone un percorso espositivo che spazia dalla preistoria all'arte contemporanea con capolavori di artisti del XX secolo
Nel palazzo di Brera vi sono anche altre istituzioni come per esempio la biblioteca Nazionale Braidese l'osservatorio di Brera L'Orto Botanico l'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e l'Accademia di Belle Arti
L'edificio è stato costruito nell'antica terra Braida o Brera parola che aveva il significato di campo suburbano
L'accademia di Belle arti di Brera venne fondata nel 1776 con decreto dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria
percorso espositivo
Il percorso si apre con la Galleria dedicata a due grandi cicli ad affresco
il primo è costituito dagli Uomini dell'arme e dai filosofi antichi di Donato Bramate
il secondo ciclo fu eseguito da Bernardino Luini e raffigura episodi dell'antico testamento e scene mitologiche delle Metamorfosi di Ovidio
Tra le numerose opere troviamo anche i disegni di Leonardo da vinci
sabato 16 aprile 2016
venerdì 15 aprile 2016
Cremona Italy
Cremona Italy
è un comune italiano che si trova nel cuore della pianura padana a sud della Lombardia a contatto con i fiume Po
Importante mercato agricolo è famosa soprattutto per la musica grazie al compositore Claudio Monteverdi e dal liutaio stradivari
la città è dominata da Piazza del Comune attorniata da imponenti edifici
L'attrattiva più interessante è il Duomo esempio di architettura romanica con il suo campanile noto anche come Torrazzo ritenuto la più alta torre medioevale d'Italia i due sono collegati da una loggia rinascimentale
La facciata è caratterizzata da un rosone del XIII secolo e da un protiro con rilievi e statue della Vergine e dei danti
All'interno il Duomo è decorato da affreschi della prima metà del XIII secolo da arazzi fiamminghi e dipinti nelle cappelle laterali
dalla sommità del torrazzo si gode di un vasto panorama
da notare fuori dal Duomo il pulpito da cui i predicatori itineranti come san Bernardino da Siena parlavano ai fedeli
accanto al Duomo si trova il Battistero a pianta ottagonale risalente al XII secolo mentre sull'altor lato della piazza di ergono i porticati della loggia dei Militi una volta sede dei capitani delle milizie cittadine ora monumenti ai caduti
L'altro importante edificio è il palazzo del comune ricostruito nel XIII secolo la finestre sono più recenti e custodisce quattro preziosi violini quello di Guarnieri del Gesù e Andrrea Nicolò Amati e Stradivari
Il museo stradivariano raccoglie disegni modelli e violini costruiti dal grande maestro della tradizione liutaria
Il museo civico collocato in un palazzo cinquecentesco comprende dipinti e sculture in legno il tesoro del Duomo ceramiche e sezione archeologica
a est della città sulla strada di Castel maggiore sorge la chiesa rinascimentale di san Sigismondo dove furono celebrate le nozze tra Frascesco Sforza e Bianca Visconti fu ricostruita successivamente in onore dell'evento
tradizioni in cucina
si utilizzano molto le mandorle frutta candita la mostarda
fra i primi piatti i marubini sono una preparazione tipica serviti in brodo
Il dolce tipico è il torrone un impasto di albume d'uovo miele zucchero farcito con mandorle noci arachidi o nocciole e spesso ricoperto di due ostie
tipico della cucina piemontese è a Sbrisolona una torta secca di farina di mais e di grano impastata con strutto scorza di limone e un cucchiaio di liquore
il pan di Cremona è un a torta morbida di farina di mandorle ricoperta di cioccolato
la pattona è una torta fatta con la farina di castagne in italiano detto castagnaccio
c
è un comune italiano che si trova nel cuore della pianura padana a sud della Lombardia a contatto con i fiume Po
Importante mercato agricolo è famosa soprattutto per la musica grazie al compositore Claudio Monteverdi e dal liutaio stradivari
la città è dominata da Piazza del Comune attorniata da imponenti edifici
L'attrattiva più interessante è il Duomo esempio di architettura romanica con il suo campanile noto anche come Torrazzo ritenuto la più alta torre medioevale d'Italia i due sono collegati da una loggia rinascimentale
La facciata è caratterizzata da un rosone del XIII secolo e da un protiro con rilievi e statue della Vergine e dei danti
All'interno il Duomo è decorato da affreschi della prima metà del XIII secolo da arazzi fiamminghi e dipinti nelle cappelle laterali
dalla sommità del torrazzo si gode di un vasto panorama
da notare fuori dal Duomo il pulpito da cui i predicatori itineranti come san Bernardino da Siena parlavano ai fedeli
accanto al Duomo si trova il Battistero a pianta ottagonale risalente al XII secolo mentre sull'altor lato della piazza di ergono i porticati della loggia dei Militi una volta sede dei capitani delle milizie cittadine ora monumenti ai caduti
L'altro importante edificio è il palazzo del comune ricostruito nel XIII secolo la finestre sono più recenti e custodisce quattro preziosi violini quello di Guarnieri del Gesù e Andrrea Nicolò Amati e Stradivari
Il museo stradivariano raccoglie disegni modelli e violini costruiti dal grande maestro della tradizione liutaria
Il museo civico collocato in un palazzo cinquecentesco comprende dipinti e sculture in legno il tesoro del Duomo ceramiche e sezione archeologica
a est della città sulla strada di Castel maggiore sorge la chiesa rinascimentale di san Sigismondo dove furono celebrate le nozze tra Frascesco Sforza e Bianca Visconti fu ricostruita successivamente in onore dell'evento
tradizioni in cucina
si utilizzano molto le mandorle frutta candita la mostarda
fra i primi piatti i marubini sono una preparazione tipica serviti in brodo
Il dolce tipico è il torrone un impasto di albume d'uovo miele zucchero farcito con mandorle noci arachidi o nocciole e spesso ricoperto di due ostie
tipico della cucina piemontese è a Sbrisolona una torta secca di farina di mais e di grano impastata con strutto scorza di limone e un cucchiaio di liquore
il pan di Cremona è un a torta morbida di farina di mandorle ricoperta di cioccolato
la pattona è una torta fatta con la farina di castagne in italiano detto castagnaccio
c
mercoledì 13 aprile 2016
castelli valle d'Aosta
castelli valle d'Aosta
i castelli sono particolarmente numerosi ed importanti sono 72 (tra castelli caseforti e dongioni ) lungo la vallata principale senza contare le vallate minori
storicamente i castelli hanno subito un'evoluzione all'inizio avevano una funzione prettamente difensiva
parallelamente si diffusero castelli residenziali al fine di mostrare la ricchezza del proprietario
chatel - Argent
un antico castello oggi diroccato che si erge su un terrazzo roccioso a picco sulla Dora Baltea nel comune di Villeneuve il castello che non aveva scopo abitativo ma veniva sfruttato dal feudatario solo in caso di pericolo era composto da un dongione circondato da altri corpi architettonici e protetto da una triplice mura
castello superiore di Arnad
uno dei castelli della Valle d'Aosta posto nel comune di Arnad il castello risalente al XII secolo è situato su un promontorio naturale che domina la frazione di Ville
viene nominato per la prima volta in una bolla papale del 1207 ma non ci sono certezze sulle origini e sui suoi proprietari
oggi il castello non è fruibile
castello inferiore di Arnad
detto anche castello vallaise o palais de la costetta è situato nel comune di Arnad a lungo abbandonato o in mani private
si trova a metà della collina sulla quale sorge anche il castello superiore di Arnad è circondato da terrazzamenti forse a suggerire l'antica presenza della cinta muraria anche se non è possibile avere delle informazioni certe
ha origini medioevali e da subito numerose modificazioni strutturali e decorative
venne realizzato su tre piani affiancato da due torri a scopo decorativo all'interno un piccolo cortile con loggiato in colonne di pietra
Il castello ha sette torri merlate
castello di La Mothe
il castello di La Mothe è un castello valdostano medioevale in rovina che domina il paese di Arvier
e uno dei castelli presenti sul territorio comunale
è stato a volte denominato Castello d'Arvier
la storia è in gran parte oscura dopo secoli di incuria la struttura venne acquistata dalla regione che nel 2006 provvede ad importanti interventi di restauro e messa in sicurezza
è composto da una torre a pianta quadra a cui è addossato un rudere un corpo di fabbrica sventrato all'interno i resti di una scala elicoidali e qualche traccia di affreschi
il castello di Montmayeur posto nel comune di Arvier domina l'imbocco della Valgrisenche sulla destra orografica della Dora ridotto a rudere è comunque visitabile
la roccia su cui sorge è micacisto albitico grigio dalla patina marroncina e caratterizzato dalla presenza di clorite e venature di quarzo originatasi da depositi di detriti che rappresentano materiale vulcanico
venne anche chiamato nido d'avvoltoi per la sua posizione impervia
oggi è composto prevalentemente da ruderi ed è disabitato da secoli si eleva una torre circolare merlata
castello di Avise
è una massiccia costruzione situata all'ingresso del borgo valdostano omonimo che viene spesso confuso con il castello di Blonay che si imipone nel centro del paese nei pressi della chiesa fu la prima dimora della famiglia d'Avise è ben conservato più di un castello si tratto di una casaforte alla quale viene affiancata una torre quadrata leggermente più alta con eleganti caditoie decorate dal motivo gotico detto a gocce rovesciate
la facciata è costellata di finestre con inserti lapidei antichi
castello di Aymavilles
è un caratteristico castello della media valle valdostana nel comune omonimo situato su una collinetta morenica l'edificio ha una pianta quadrangolare ma al posto degli angoli vi sono quattro torri cilindriche tutt'oggi inaccessibile ma in via di ristrutturazione
Le torri di Aosta
risalgono all'epoca romana alcune di esse si sono conservate
a cavallo delle mura a intervalli regolari erano costuite torri a due piani che si sono conservate
originariamente si potevano contare 20 torri che permettevano di vigilare sul territorio circostante e difendere la città ultimo avamposto militare romano
castello Baraing
venne fatto costruire dal dottor e filantropo Baraing dopo il suo matrimoni neogotico si articola su una costruzione quadrilatero inizia e terminata nel 1894
forte di Bard
è un complesso fortificato sulla rocca che sovrasta il borgo di Bard
dopo un lungo periodo di abbandono il forte è stato restaurato è stato aperto ai visitatori e ospita esposizioni di arte antica moderna contemporanea e fotografia
nel cortile interno principale si svolgono manifestazioni musicali e teatrali
nel marzo 2014 sono state girate alcune scene del film avengers age of ultron
i castelli sono particolarmente numerosi ed importanti sono 72 (tra castelli caseforti e dongioni ) lungo la vallata principale senza contare le vallate minori
storicamente i castelli hanno subito un'evoluzione all'inizio avevano una funzione prettamente difensiva
parallelamente si diffusero castelli residenziali al fine di mostrare la ricchezza del proprietario
chatel - Argent
un antico castello oggi diroccato che si erge su un terrazzo roccioso a picco sulla Dora Baltea nel comune di Villeneuve il castello che non aveva scopo abitativo ma veniva sfruttato dal feudatario solo in caso di pericolo era composto da un dongione circondato da altri corpi architettonici e protetto da una triplice mura
castello superiore di Arnad
uno dei castelli della Valle d'Aosta posto nel comune di Arnad il castello risalente al XII secolo è situato su un promontorio naturale che domina la frazione di Ville
viene nominato per la prima volta in una bolla papale del 1207 ma non ci sono certezze sulle origini e sui suoi proprietari
oggi il castello non è fruibile
castello inferiore di Arnad
detto anche castello vallaise o palais de la costetta è situato nel comune di Arnad a lungo abbandonato o in mani private
si trova a metà della collina sulla quale sorge anche il castello superiore di Arnad è circondato da terrazzamenti forse a suggerire l'antica presenza della cinta muraria anche se non è possibile avere delle informazioni certe
ha origini medioevali e da subito numerose modificazioni strutturali e decorative
venne realizzato su tre piani affiancato da due torri a scopo decorativo all'interno un piccolo cortile con loggiato in colonne di pietra
Il castello ha sette torri merlate
castello di La Mothe
il castello di La Mothe è un castello valdostano medioevale in rovina che domina il paese di Arvier
e uno dei castelli presenti sul territorio comunale
è stato a volte denominato Castello d'Arvier
la storia è in gran parte oscura dopo secoli di incuria la struttura venne acquistata dalla regione che nel 2006 provvede ad importanti interventi di restauro e messa in sicurezza
è composto da una torre a pianta quadra a cui è addossato un rudere un corpo di fabbrica sventrato all'interno i resti di una scala elicoidali e qualche traccia di affreschi
il castello di Montmayeur posto nel comune di Arvier domina l'imbocco della Valgrisenche sulla destra orografica della Dora ridotto a rudere è comunque visitabile
la roccia su cui sorge è micacisto albitico grigio dalla patina marroncina e caratterizzato dalla presenza di clorite e venature di quarzo originatasi da depositi di detriti che rappresentano materiale vulcanico
venne anche chiamato nido d'avvoltoi per la sua posizione impervia
oggi è composto prevalentemente da ruderi ed è disabitato da secoli si eleva una torre circolare merlata
castello di Avise
è una massiccia costruzione situata all'ingresso del borgo valdostano omonimo che viene spesso confuso con il castello di Blonay che si imipone nel centro del paese nei pressi della chiesa fu la prima dimora della famiglia d'Avise è ben conservato più di un castello si tratto di una casaforte alla quale viene affiancata una torre quadrata leggermente più alta con eleganti caditoie decorate dal motivo gotico detto a gocce rovesciate
la facciata è costellata di finestre con inserti lapidei antichi
castello di Aymavilles
è un caratteristico castello della media valle valdostana nel comune omonimo situato su una collinetta morenica l'edificio ha una pianta quadrangolare ma al posto degli angoli vi sono quattro torri cilindriche tutt'oggi inaccessibile ma in via di ristrutturazione
Le torri di Aosta
risalgono all'epoca romana alcune di esse si sono conservate
a cavallo delle mura a intervalli regolari erano costuite torri a due piani che si sono conservate
originariamente si potevano contare 20 torri che permettevano di vigilare sul territorio circostante e difendere la città ultimo avamposto militare romano
castello Baraing
venne fatto costruire dal dottor e filantropo Baraing dopo il suo matrimoni neogotico si articola su una costruzione quadrilatero inizia e terminata nel 1894
forte di Bard
è un complesso fortificato sulla rocca che sovrasta il borgo di Bard
dopo un lungo periodo di abbandono il forte è stato restaurato è stato aperto ai visitatori e ospita esposizioni di arte antica moderna contemporanea e fotografia
nel cortile interno principale si svolgono manifestazioni musicali e teatrali
nel marzo 2014 sono state girate alcune scene del film avengers age of ultron
valle d Aosta
valle d Aosta
E' una regione italiana a statuto speciale dell'Italia nord-occidentale con capoluogo Aosta da cui trae il nome
confina con la Svizzera a nord con la Francia a ovest e il Piemonte a sud e a est
E' la regione più piccola d'Italia e la meno popolata con un territorio completamente montano si trova infatti in mezzo alle Alpi circondata dal Monte Bianco Cervino Monte Rosa e Gran Paradiso
La conformazione del territorio è frutto delle glaciazioni
la regione viene attraversata dalla Dora Baltea importante affluente del Po, la parte meridionale è occupata dal Gran paradiso
Buona parte della popolazione abita nei maggiori centri delle media e bassa valle
in passato c'è stata molta emigrazione verso la Francia specialmente a Parigi e la Svizzera Romanda
La lingua autoctona della Valle d'Aosta è il francoprovenzale nella sua varietà dialettale valdostana la lingua invece più diffusa è l'italiano ampiamente conosciuto il francese
l'economia si basa soprattutto sul terziario in particolare il turismo
Considerando l'autonomi a conferita dallo statuto speciale la mano pubblica che amministra le ingenti risorse finanziarie gioca un ruolo importante nell'economia valdostana
La regione ha una significativa produzione artigianale nella quale emerge la scultura in legno (famosa la grolla)
I castelli della Valle d'Aosta sono parecchi il castello più conosciuto è Fénis
da vedere
Il museo dell'artigianato valdostano di tradizione a Fenis
Notre- Dame de Guérison a Courmayeur
il santuario di Notre Dame des Neiges a Machaby
il santuario di Vourry nel comune di Gaby
il santuario di Plout a Saint Marcel
tra i piatti della cucina valdostana si ricordano la soupe à la valpelleneintse (patate cavoli lessati fontina brodo di carne al forno ) la carbonade ( a base di carne bovina) il blanc manger (dolce a base di panna zucchero e vaniglia )
E' una regione italiana a statuto speciale dell'Italia nord-occidentale con capoluogo Aosta da cui trae il nome
confina con la Svizzera a nord con la Francia a ovest e il Piemonte a sud e a est
E' la regione più piccola d'Italia e la meno popolata con un territorio completamente montano si trova infatti in mezzo alle Alpi circondata dal Monte Bianco Cervino Monte Rosa e Gran Paradiso
La conformazione del territorio è frutto delle glaciazioni
la regione viene attraversata dalla Dora Baltea importante affluente del Po, la parte meridionale è occupata dal Gran paradiso
Buona parte della popolazione abita nei maggiori centri delle media e bassa valle
in passato c'è stata molta emigrazione verso la Francia specialmente a Parigi e la Svizzera Romanda
La lingua autoctona della Valle d'Aosta è il francoprovenzale nella sua varietà dialettale valdostana la lingua invece più diffusa è l'italiano ampiamente conosciuto il francese
l'economia si basa soprattutto sul terziario in particolare il turismo
Considerando l'autonomi a conferita dallo statuto speciale la mano pubblica che amministra le ingenti risorse finanziarie gioca un ruolo importante nell'economia valdostana
La regione ha una significativa produzione artigianale nella quale emerge la scultura in legno (famosa la grolla)
I castelli della Valle d'Aosta sono parecchi il castello più conosciuto è Fénis
da vedere
Il museo dell'artigianato valdostano di tradizione a Fenis
Notre- Dame de Guérison a Courmayeur
il santuario di Notre Dame des Neiges a Machaby
il santuario di Vourry nel comune di Gaby
il santuario di Plout a Saint Marcel
tra i piatti della cucina valdostana si ricordano la soupe à la valpelleneintse (patate cavoli lessati fontina brodo di carne al forno ) la carbonade ( a base di carne bovina) il blanc manger (dolce a base di panna zucchero e vaniglia )
martedì 12 aprile 2016
parco gran paradiso
parco gran Paradiso
il parco nazionale del Gran Paradiso istituito il 3 dicembre 19922 è il più antico parco nazionale italiano si trova tra il Piemonte e la Valle d'Aosta ed è gestito dall'Ente preposto con sede a Torino
La storia del Gran Paradiso è strettamente intrecciata con la salvaguardia del animale che lo simboleggia lo stambecco
questo ungulato su tutto l'arco alpino è stato oggetto di caccia indiscriminata per secoli per le sue carni pregiate alcune parti del corpo erano considerate medicinali, le sue corna erano considerate un trofeo e si diceva un ossicino avesse potere afrodisiaco
il 21 settembre 1821 il re di Sardegna vietò la caccia agli stambecchi che furono salvati dall'estinzione ma il re lo faceva perché solo a lui fosse concessa la caccia
il 3 dicembre 1922 il re Vittorio Emanuele firmava il decreto per la salvaguardia del Parco Nazionale del Gran Paradiso ma ben presto ritornò il bracconaggio
nel 1947 Enrico De Nicola istituì l'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso
nel 2014 inizia a far parte della Green List mondiale delle aree protette
Il Gran Paradiso è l'unico massiccio montuoso alto oltre 4000 metri interamente in territorio italiano
sempre ammantato da candidi ghiacciai perenni
il territorio del parco ricade a sud nel bacino idrografico dell'Orco e a nord quello della Dora Baltea
I laghi più grandi e suggestivi si trovano nella zona intorno a colle di Nivolet La regione dei grandi laghi è il cuore del parco
nei valloni i torrenti originano numerose cascate le più spettacolari sono quelle di Lillaz
come abbiamo detto numerosi sono gli stambecchi ma anche camosci aquile reali e molto presente resta la volpe è stato reintrodotto il gipeto
E' molto frequente imbattersi nelle marmotte
molti volatili come piane picchio cince pernici bianche gracchi sparvieri astori allocchi e civette
nei torrenti nuotano la trota fario la trota alloctona il salmerino di fontana
tra i rettili troviamo la vipera comune e tra gli anfibi le salamandre
si possono vedere dei mucchi di aghi di conifere che sono grandi formicai
Per chi vuole visitare il parco ci sono numerosi rifugi e bivacchi
Inoltre il parco organizza numerose attività didattico divulgative con le scuole e offre la possibilità di svolgere attività di campi di avventura si può praticare sci alpino con supporto di guide alpine e trekking
il parco nazionale del Gran Paradiso istituito il 3 dicembre 19922 è il più antico parco nazionale italiano si trova tra il Piemonte e la Valle d'Aosta ed è gestito dall'Ente preposto con sede a Torino
La storia del Gran Paradiso è strettamente intrecciata con la salvaguardia del animale che lo simboleggia lo stambecco
questo ungulato su tutto l'arco alpino è stato oggetto di caccia indiscriminata per secoli per le sue carni pregiate alcune parti del corpo erano considerate medicinali, le sue corna erano considerate un trofeo e si diceva un ossicino avesse potere afrodisiaco
il 21 settembre 1821 il re di Sardegna vietò la caccia agli stambecchi che furono salvati dall'estinzione ma il re lo faceva perché solo a lui fosse concessa la caccia
il 3 dicembre 1922 il re Vittorio Emanuele firmava il decreto per la salvaguardia del Parco Nazionale del Gran Paradiso ma ben presto ritornò il bracconaggio
nel 1947 Enrico De Nicola istituì l'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso
nel 2014 inizia a far parte della Green List mondiale delle aree protette
Il Gran Paradiso è l'unico massiccio montuoso alto oltre 4000 metri interamente in territorio italiano
sempre ammantato da candidi ghiacciai perenni
il territorio del parco ricade a sud nel bacino idrografico dell'Orco e a nord quello della Dora Baltea
I laghi più grandi e suggestivi si trovano nella zona intorno a colle di Nivolet La regione dei grandi laghi è il cuore del parco
nei valloni i torrenti originano numerose cascate le più spettacolari sono quelle di Lillaz
come abbiamo detto numerosi sono gli stambecchi ma anche camosci aquile reali e molto presente resta la volpe è stato reintrodotto il gipeto
E' molto frequente imbattersi nelle marmotte
molti volatili come piane picchio cince pernici bianche gracchi sparvieri astori allocchi e civette
nei torrenti nuotano la trota fario la trota alloctona il salmerino di fontana
tra i rettili troviamo la vipera comune e tra gli anfibi le salamandre
si possono vedere dei mucchi di aghi di conifere che sono grandi formicai
Per chi vuole visitare il parco ci sono numerosi rifugi e bivacchi
Inoltre il parco organizza numerose attività didattico divulgative con le scuole e offre la possibilità di svolgere attività di campi di avventura si può praticare sci alpino con supporto di guide alpine e trekking
Mantova
Mantova
Mantova è un comune italiano di 48 747 abitanti
dal luglio 2008 la città d'arte lombarda insieme a Sabbioneta è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO
Ed è stata eletta capitale italiana della cultura 2016
Il mito della fondazione della citta è legato alla storia della profetessa Manto che la tradizione greca vuole figlia dell'indovino tebano Tiresia a Mantova creò un lago con le sue lacrime secondo la leggenda queste acque avevano la magica proprietà di conferire capacità profetiche a chi le beveva
COSA VEDERE
Cattedrale di San Pietro (Duomo
dedicato a San Pietro l'attuale Duomo in stile romanico con aggiunge gotiche fu costruito tra il 1395 e il 1401 dopo che un incendio secoli prima aveva distrutto un precedente tempio paleocristiano
fu ristrutturato nel 1545 da Giulio Romano che lasciò intatta la facciata ma modificò le forme ispirandosi alle basiliche paleocristiane
l'attuale facciata in marmo di carrara risale1761
il fianco presenta inserti gotici come rosoni cuspidi e pinnacoli all'interno si può ammirare il soffitto a cassettoni che sovrasta le tre navate
Basilica di sant'Andrea
Progettata da Leon Battista Alberti fu edificata a partire dal 1472 conclusa 328 anni dopo con la costruzione della cupola su disegni di Filippo Juvarra
Nella cripta è custodita all'interno dei sacri Vasi la reliquia del preziosissimo sangue di Cristo portato a Mantova da un centurione romano
Basilica Palatina di Santa Barbara
la chiesa della corte dei Gonzaga fu voluta dal duca Guglielmo che incaricò del progetto l'architetto
Giovan Battista Bertani
Parte integrante del palazzo Ducale la edificazione della chiesa fu conclusa nel 1572
Rotonda di San Lorenzo
la chiesa più antica della città costruita nel XI secolo durante la dominazione dei Canossa
A pianta centrale rotonda la rotonda di San Lorenzo è posta ad un livello più basso di Piazza delle Erbe e conserva al suo interno un matroneo e tracce di affreschi di scuola bizantina
Sinagoga Norsa Torrazzo
fu trasferita e fedelmente ricostruita nella sua attuale ubicazione quando fu decisa la demolizione del quartiere ebraico tra il 1899 e 1902
Casa del Mantegna
dimora del pittore Andra Mantegna sorse su un terreno donato dal marchese Gonzaga che lo nominò pittore di corte nel 1457
casa di rigoletto
Giuseppe Verdi ne musicò la storia e i mantovani gli diedero la residenza
torre dell'orologio
la torre a pianta rettangolare fu eretta ne 1472 su progetto di Luca Fancelli e l'orologio ha un funzionamento meccanico progettato da Bartolomeo Manfredi
Mantova è un comune italiano di 48 747 abitanti
dal luglio 2008 la città d'arte lombarda insieme a Sabbioneta è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO
Ed è stata eletta capitale italiana della cultura 2016
Il mito della fondazione della citta è legato alla storia della profetessa Manto che la tradizione greca vuole figlia dell'indovino tebano Tiresia a Mantova creò un lago con le sue lacrime secondo la leggenda queste acque avevano la magica proprietà di conferire capacità profetiche a chi le beveva
COSA VEDERE
Cattedrale di San Pietro (Duomo
dedicato a San Pietro l'attuale Duomo in stile romanico con aggiunge gotiche fu costruito tra il 1395 e il 1401 dopo che un incendio secoli prima aveva distrutto un precedente tempio paleocristiano
fu ristrutturato nel 1545 da Giulio Romano che lasciò intatta la facciata ma modificò le forme ispirandosi alle basiliche paleocristiane
l'attuale facciata in marmo di carrara risale1761
il fianco presenta inserti gotici come rosoni cuspidi e pinnacoli all'interno si può ammirare il soffitto a cassettoni che sovrasta le tre navate
Basilica di sant'Andrea
Progettata da Leon Battista Alberti fu edificata a partire dal 1472 conclusa 328 anni dopo con la costruzione della cupola su disegni di Filippo Juvarra
Nella cripta è custodita all'interno dei sacri Vasi la reliquia del preziosissimo sangue di Cristo portato a Mantova da un centurione romano
Basilica Palatina di Santa Barbara
la chiesa della corte dei Gonzaga fu voluta dal duca Guglielmo che incaricò del progetto l'architetto
Giovan Battista Bertani
Parte integrante del palazzo Ducale la edificazione della chiesa fu conclusa nel 1572
Rotonda di San Lorenzo
la chiesa più antica della città costruita nel XI secolo durante la dominazione dei Canossa
A pianta centrale rotonda la rotonda di San Lorenzo è posta ad un livello più basso di Piazza delle Erbe e conserva al suo interno un matroneo e tracce di affreschi di scuola bizantina
Sinagoga Norsa Torrazzo
fu trasferita e fedelmente ricostruita nella sua attuale ubicazione quando fu decisa la demolizione del quartiere ebraico tra il 1899 e 1902
Casa del Mantegna
dimora del pittore Andra Mantegna sorse su un terreno donato dal marchese Gonzaga che lo nominò pittore di corte nel 1457
casa di rigoletto
Giuseppe Verdi ne musicò la storia e i mantovani gli diedero la residenza
torre dell'orologio
la torre a pianta rettangolare fu eretta ne 1472 su progetto di Luca Fancelli e l'orologio ha un funzionamento meccanico progettato da Bartolomeo Manfredi
lunedì 11 aprile 2016
Certosa Pavia
certosa Pavia
La certosa, 8 km a nord di Pavia è il sommo esempio di architettura rinascimentale in Lombardia un monastero certosino finemente decorato costruito in oltre 200 anni
Fu concepito come monumento a Gian Galeazzo Visconti il signore milanese che fondò il complesso nel 1397 e che fino alla morte prematura ambiva a diventare re d'Italia
Lo splendido reliquario fu creato ne XV secolo dall'abile Giovanni Antonio Amadeo che usò nuove tecniche per rilievi e decorazioni multicolori
all'interno gran parte gotico
altare di pietra dura
molti altari del XVII secolo nelle cappelle presentano ricche lavorazioni in pietra dura
affreschi del Bergognone
il pregevole ritratto di Cristo è uno degli affreschi del Bergognone che si trovano nel transetto e nelle cappelle insieme al dipinto di sant'Ambrogio sull'altare
tomba di Ludovico il Moro e Beatrice d'Este
realistico ritratto in marmo di Ludovico e della sua sposa bambina iniziato da Cristoforo Solari nel 1497 circa 11 anni prima della morte di Ludovico
chiostro maggiore
si raggiunge dal chiostro minore è interrotto su tre lati dalle celle a due piani dei monaci ognuna con un piccolo giardino retrostante
uno sportello permetteva la distribuzione del cibo senza ulteriori comunicazioni
pala d'altare del Perugino
I sei pannelli della pala d'altare furono dipinti nel 1499 ma ora uno solo rappresentante Dio Padre è originale è affiancato da due dipinti di Bergognone
facciata rinascimentale
la parte inferiore è del XV secolo ed è decorata con statue e intagli di imperatori romani santi apostoli e profeti
la parte superiore risale al 1500
le stupende arcate del chiostro minore con gli ornamenti in terracotta racchiudono un piccolo giardino
La certosa, 8 km a nord di Pavia è il sommo esempio di architettura rinascimentale in Lombardia un monastero certosino finemente decorato costruito in oltre 200 anni
Fu concepito come monumento a Gian Galeazzo Visconti il signore milanese che fondò il complesso nel 1397 e che fino alla morte prematura ambiva a diventare re d'Italia
Lo splendido reliquario fu creato ne XV secolo dall'abile Giovanni Antonio Amadeo che usò nuove tecniche per rilievi e decorazioni multicolori
all'interno gran parte gotico
altare di pietra dura
molti altari del XVII secolo nelle cappelle presentano ricche lavorazioni in pietra dura
affreschi del Bergognone
il pregevole ritratto di Cristo è uno degli affreschi del Bergognone che si trovano nel transetto e nelle cappelle insieme al dipinto di sant'Ambrogio sull'altare
tomba di Ludovico il Moro e Beatrice d'Este
realistico ritratto in marmo di Ludovico e della sua sposa bambina iniziato da Cristoforo Solari nel 1497 circa 11 anni prima della morte di Ludovico
chiostro maggiore
si raggiunge dal chiostro minore è interrotto su tre lati dalle celle a due piani dei monaci ognuna con un piccolo giardino retrostante
uno sportello permetteva la distribuzione del cibo senza ulteriori comunicazioni
pala d'altare del Perugino
I sei pannelli della pala d'altare furono dipinti nel 1499 ma ora uno solo rappresentante Dio Padre è originale è affiancato da due dipinti di Bergognone
facciata rinascimentale
la parte inferiore è del XV secolo ed è decorata con statue e intagli di imperatori romani santi apostoli e profeti
la parte superiore risale al 1500
le stupende arcate del chiostro minore con gli ornamenti in terracotta racchiudono un piccolo giardino
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