lunedì 28 agosto 2017

Isola d'Elba

Isola d'Elba

Una delle mete più belle d'Italia perché troviamo natura selvaggia gastronomia e cultura antica con enorme varietà di paesaggi  e il bellissimo mare trasparente.
Molti paesi sono sui monti circondati da boschi.
L'Isola d'Elba grande 224 km quadrati offre una gran varietà di modi per vivere la vacanza con centinaia di km di costa e altrettanti di spiagge è ideale per chi ama il mare. Utilizzando vela kayak snorkeling che si può spingere fino ad osservare un relitto di una nave affondata nel 1972  oppure un altro relitto del I secolo.
Chi lo desidera può raggiungere con un gommone le calette tra l'Innamorata e Campo d'Aia.
Le spiagge sono  panoramiche e spettacolari selvagge o attrezzate, soleggiate, con graniti di ortoclasio oppure miti e levigate dal mare.
Per chi ama la notte una spiaggia  con bar e vita notturna.

Ottime possibilità di  fare trekking  montain bike ed

escursioni al passo del Somaro.

Cavoli  è una bellissima spiaggia  fine rilassante per godervi il riposo vicino a Marina di Campo il fondale qui è molto basso adatto a chi non sa nuotare bene e ai bambini.
Le spiagge di Lacona sono ideali per le famiglie  e Biodola ideale per snorkeling  e immersioni.
La spiaggia delle Ghiaie formata da ghiaia bianchissima all'interno di una riserva biologica marina. Poi la Padulella e quella di Sansone  con fondali cristallini e sabbia bianchissima.
Baie rocciose e selvagge sono adatte a chi non ama la confusione  Chessi, Patresi, Capo s.Andrea.
Moltissime sono le calette raggiungibili solo dal mare.
La sedia di Napoleone è uno scoglio secondo la leggenda Napoleone si sedeva per guardare la Corsica.
Da non perdere Seccheto e Fetovaia e la spiaggia di ciottoli neri delle Tombe.

Per chi ama la cultura  Napoleone  sbarcò sull'isola  nel 1814 lasciando cimeli da visitare  mobili  stampe opere pittoriche  quindi da vedere la Palazzina dei Mulini il Teatro  dei Vigilanti  e Villa San Martino e perché no anche La cassetta Drouot e il Santuario della Madonna del Monte.

Anche  l'area archeologica di Linguella di Portoferraio  è una zona da non perdere.
Con gli scavi dell'antica villa romana  delle Grotte  a picco sul mare.
Marciana un paese antico dall'aspetto medievale con una fortezza pisana.

La tradizione gastronomica è stata influenzata dal invasioni di tipo orientale e iberiche.
I piatti sono spesso profumati con menta  e nepitella .
Bacche di mirto e  ginepro si ritrovano in piatti di carne e pesce.
Famoso il Gurguglione uno stufato di verdure, e la cecina focaccia a base di farina di ceci.

venerdì 26 maggio 2017

Gubbio

Gubbio

Gubbio gareggia con Assisi per il titolo di cittadina medievale più caratteristica dell'Umbria. Con una serie di viuzze tortuose e di tetti in terracotta, il suo fascino  è aumentato dalle foreste degli Appennini. Fondata dagli umbri nel III secolo  a.C. con il nome di Tota Ikuvina  raggiunse il massimo splendore nel I secolo a.C. come colonia romana.
Quando  nel II secolo divenne  comune indipendente, Gubbio si era sviluppata fino alle pendici del monte Igino.
Dal 1387 al 1508 la città fu governata dai Montefeltro, conti di Urbino. Il duomo  ha un soffitto  con volta a botte i cui archi si piegano misticamente a rappresentare delle mani in preghiera.
Via dei Consoli  conduce a palazzo del Bargello (XIII secolo) con la sua facciata  in pietra che fu tempo sede centrale della polizia.
Sempre qui vi è la fontana dei Matti  così chiamata perché  secondo la tradizione chiunque compia tre giri attorno ad essa diventa pazzo.
Macabre leggende aleggiano attorno alle porte della Morte situate sia in via dei Consoli sia in altre zone della città. Un tempo si riteneva  infatti fossero utilizzate come passaggio per il trasporto delle bare  fuori dalle abitazioni  e che una volta utilizzate venivano sigillate per sempre. Ora invece si pensa avessero solo uno scopo difensivo. Nella parte  inferiore del paese si trova la Chiesa di San Francesco  famosa per i 17 affreschi  deteriorati che rappresentano la vita di Maria  realizzate tra il 1408 e il 1413 da Nelli. Di fronte potete trovare il tiratoio  un portico dove veniva messa ad asciugare la lana. A ovest ci sono i resti dell'anfiteatro di età romana (I secolo a.C.)

PALAZZO CONSOLI

L'attrattiva principale è il palazzo civico iniziato nel 1332 da Gattapone. Il salone dell'Arengo  ospita il Museo civico noto per le tavole Eugubine sette lastre di bronzo  dove è probabilmente incisa in caratteri etruschi e latini la tradusione fonetica di rituali e preghiere in antica lingua umbra e etrusca.
Al piano superiore la pinacoteca raccoglie opere di pittori locali.

PALAZZO DUCALE

 Costruito da Francesco Giorgio  Martini  nel 1470  per la famiglia Montefeltro  questo palazzo ricalca le forme di quello di Urbino. Presenta inoltre un cortile rinascimentale.

LA FESTA DEI CERI

la festa dei ceri si festeggia a Gubbio il 15 maggio di ogni anno e consiste nella corsa portando tre ceri con le statue di salt'Ubaldo  San Giorgio e Sant'Antonio Abate. Una tradizione che è molto importante sia socialmente che culturalmente per i cittadini di Gubbio.

IL LUPO DI GUBBIO

 La storia racconta che un giorno Francesco andò a Gubbio entrando nella città non vide nessuno.
Tutti i cittadini erano chiusi in casa per paura di un lupo molto feroce. Gli abitanti gli chiesero di aiutarli.
Andò nella foresta  lo chiamò fratello lupo e gli disse che in nome di Dio non doveva più far male. E da quel giorno il lupo capì che non doveva più comportarsi così e diventò amico di tutti.




lunedì 27 marzo 2017

Palermo

Palermo

Adagiata ai piedi del Monte Pellegrino in fondo a un golfo con il monte Alfano  a est Palermo giace in un anfiteatro naturale chiamato Conca d'Oro. Alle spalle del porto di Cala il paesaggio è incantevole e la città dell'atmosfera in parte orientale in parte europea non è uguale splendidi viali edifici e  in diversi stili architettonici dall'arabo al Barocco all'Art Nouveau fanno di questa città un'interessante meta turistica.

San Giovanni degli Eremiti questa chiesa normanna sconsacrata che riflette la tradizione architettonica islamica con cupole a bulbo archi ogivali e finestre filigranate viene costruita sul terreno di una moschea. Dietro la chiesa la moschea un chiostro in rovine di un monastero del XIII secolo racchiude un grazioso giardino.


Palazzo Reale detto anche Palazzo dei Normanni questo difficile stato il centro del potere sin dai giorni del dominio bizantino, ora è sede della Regione Sicilia. Il nucleo dell'edificio attuale fu costruito dagli arabi ma dopo la conquista normanna della città allargato abbellito. Visitate i lussuosi appartamenti reali in particolare la sala di Ruggero splendida Cappella Palatina. Costruita da Ruggero II questa incredibile cappella fonde elementi di stili diversi il bizantino l'islamico e normanno. È ricca di mosaici intarsi marmorei con oro pietre vetro. Adiacente il palazzo El eccentrica Porta Nuova

Gesù nel quartiere Albergheria devastato dalle bombe vicino al animato mercato di piazza Ballarò sorge questa importante chiesa barocca 1500- 1633. Conosciuta anche come la Chiesa e la Casa Professa, ha un interno che costituisce un'eccellente esempio dell'abilità degli artigiani siciliani nella lavorazione del marmo. Nell'antica chiesa gesuita della Sicilia viene restaurata dopo i danni della seconda guerra mondiale.

Duomo fondato nel 1194 dall' arcivescovo di Palermo e l'uomo presenta diversi stili architettonici. L'esterno mostra lo sviluppo dello stile gotico dal XIII al XIV secolo il porticino Sud 1453 è un capolavoro dello stile catalano, mentre all'estremità dell'abside si ammira una decorazione policroma a intarsio. La cupola del XVIII secolo modificato nel corso dei secoli l'interno conserva le tombe dei re di Sicilia. all'interno di un recinto presso il portico sud si trovano i resti dell'imperatore Federico II della moglie Costanza d'Aragona della madre Costanza, figlia di Ruggero II q E del padre Enrico VI. Il tesoro conserva il diadema imperiale di Costanza d'Aragona delXII secolo, rimosso dalla sua tomba nel XVIII secolo.

Santa Caterina iniziata nel 1566 questa chiesa unica nel suo genere presenta al suo interno molte decorazioni risalenti al XVII e XVIII secolo. Felice esempio di barocco palermitano e ricca di colori sculture e intarsi marmorei. Gli affreschi del soffitto XVIII secolo sono di Filippo Randazzo nella navata e di Vito D'Anna nella cupola. La chiesa c'è anche Giada da piazza Pretoria dominata dalla fontana Pretorio in stile manierista e resta nel 1544

La Martorana chiamata anche Santa Maria dell'Ammiraglio questa chiesa fu eretta attorno al 1140 da Giorgio di Antiochia ammiraglio di Ruggero II e cristiano greco ortodosso. Il disegno si rifà alle tradizioni normanne e islamiche, mentre i mosaici sono gli artigiani i greci. Nella navata orientale il re Ruggero riceve da Cristo il diadema imperiale, mentre in quella occidentale è ritratto Giorgio di Antiochia. Nel vicino convento fondato da Eloisa Martorana nel 1193 si raduno al Parlamento siciliano 1995 e decise alla vigilia dei Vespri siciliani di cedere la corona Federico d'Aragona. La chiesa fu donata al convento nel 1433.
Monreale decorata con la splendida vista sulla Conca d'Oro la Cattedrale di Monreale è una delle più grandi opere Normanni in Sicilia fondata nel 1172 del re normanno Guglielmo II fu donata monastero dell'ordine Benedettino. All'interno della cattedrale di splendidi mosaici o opera di artisti siciliani e Bizantini ispirazione di un re che voleva rivaleggiare con l'arcivescovo di Palermo. La cattedrale fufu adibita anche a tomba reale.

Sicilia

Sicilia

Crocevia del mediterraneo situata tra l'Europa e l'Africa è contraddistinta da caratteristiche molto peculiari, Sicilia ha assistito al fiorire di moltissime civiltà del mondo antico. IVA riconquistato rilasciavano di volta in volta su questa terra non ricorre retaggio culturale che, con il passare dei secoli, ha dato vita ad un'intrigante miscela di lingue, di abitudini, di tradizioni culinarie, artistiche, e soprattutto architettoniche.
Zoom e che durante il sesto e quinto secolo avanti Cristo le città greche della Sicilia non fossero molto differenti da te nei. Le loro rovine sono infatti tra le più spettacolari del mondo greco antico. Io domani giunsero sull'isola nel III secolo avanti Cristo e furono poi seguiti dai vandali degli Ostrogoti dai Bizantini. Non sono rimaste molte testimonianze tangibili nell'epoca della conquista araba anche se la boccera di Palermo è più un souk che un mercato.
Epoca normanna iniziata nel 1060 vide il raggiungimento di brillanti successi artistici come l'edificazione della Cattedrale di Monreale e Cefalù, mentre l'eclettismo dell'architettura di quel periodo è esemplificata al meglio della chiesa dei Santi Pietro e Paolo fuori Taormina.
Il barocco siciliano del XVII XVIII secolo del tutto particolare. I palazzi e le chiese di Palermo quasi riflettendo il complesso rituale di cofrte dei viceré spagnoli mostrano un'eleganza una ricchezza stravagante.
A Noto Ragusa Modica Siracusa e Catania gli edifici sono strumento espressivo dell'amore siciliano per la decorazione, essa stessa è un retaggio della presenza islamica sull'isola. Lo stile è un'espressione della natura dei siciliani, con sfarzo è magnifico e talora
Estremo. Le tracce del passato in Sicilia sono visibili ovunque. Il fatto che si tratti di un'isola reso più solido e lascito dei vari conquistatori. Si dice che oggi ci sia meno San Vitaliano nelle vene siciliane di quello che dice greco arabo-normanno spagnolo francese. La risultante mescolanza ha dato origine una terra del tutto particolare di venuta oggi anche un importante centro turistico
L'estesa la fascia costiera della Sicilia ricca di spiagge stupende soprattutto a Taormina è lungo il Golfo di Castellammare perso Capo San Vito zona che rientra nell'ambito di un enorme Riviera naturale. Il paesaggio dell'Interno e varie caratterizzato da città collinari pianure costellate da catene montuose ricchi di flora e fauna. Il Monte Etna è un vulcano attivo e qui fiumi di lava nel corso dei secoli hanno reso il terreno estremamente fertile consentendo la crescita di noci alberi di agrumi e vigne

mercoledì 11 gennaio 2017

Napoli - una città spettacolare

Napoli - una città spettacolare

Napoli capoluogo della Campania è una delle poche città europee dell'antichità che non è mai completamente scomparsa. Fondata dai greci  è stata arricchita e ampliata dai romani. Nei secoli successivi è stata preda ambita di invasori stranieri imperialisti.

Napoli la terza metropoli italiana dopo Milano e Roma e il più grande centro urbano del mezzogiorno  è oggi una città caotica ma spettacolare.
Affacciata sul celebre golfo omonimo  si estende nella fertile piana campana e occupa alture e conche derivanti da antichi crateri vulcanici.
Con il Vesuvio a lato e le isole di Capri  Ischia e Procida di fronte offre incantevoli panorami.
Pompei e Ercolano all'ombra del vulcano che le ha distrutte contengono le più eloquenti rovine dell'era romana in Italia. Per secoli  Napoli ha dominato il sud Italia.
La storia antica della Campania è collegata agli etruschi e ai greci dei quali  si trovano grandiose rovine a Paestum. Durante il dominio romano Napoli godette di un periodo di grande prosperità di cui sono rimaste testimonianze archeologiche a Benevento e a Santa Maria Capua Vetere.
I dintorni di Napoli con le ricche pianure ben coltivate sono offuscati dalla straordinaria bellezza della Costiera Amalfitana e dalla costa del Cilento. Nell'interno montagnoso  remoto o poco visitato si trovano piccole città fondate dai greci e ampliate dai romani spesso abbandonate durante le epidemie di malaria e attacchi saraceni.

Il compatto centro di Napoli ricco di palazzi chiese conventi e monasteri si stringe intorno a poche vie. Da piazza del Plebiscito  via Toledo detta anche via Roma si snoda a nord verso piazza Dante.
A este la stretta via del Tribunale e via San Biagio dei Librai penetrano  il rumoroso centro storico della città Spaccanapoli.
Il rione di Santa Lucia è situato a sud del Palazzo Reale mentre a ovest si trovano il porto di Mergellina e il quartiere del Vomero che guarda la città

Visitando i nord est di Napoli si trova parte del patrimonio artistico cittadino compreso il Museo archeologico nazionale con i suoi tesori romani provenienti da Pompei e Ercolano. i palazzi mostrano una grande varietà di stili del gotico-francese del duomo rinascimentale-fiorentino di Porta Capuana.

SAN GIOVANNI A CARBONARA
In seguito a danni subiti nel 1943 la chiesa di San Giovanni a Carbonara è rimasta per molto tempo chiuso in uno stato di completo abbandono.
Restaurata con successo è stata riaperta. All'interno vi sono gloriosi monumenti medievali  e rinascimentali come la tomba di Ladislao, di Marco e Andrea di Firenze dietro l'altare maggiore.
Costruita per ospitare il corpo del re Ladislao di Napoli  che ampliò la chiesa.
la tomba è una composizione di statue e archi su tre piani sormontati da una figura equestre.

PORTA CAPUANA E CASTEL CAPUANO
Tra le torri aragonesi affacciata su un vivace mercato si trova una rara opera meridionale in stile fiorentino-rinascimentale.
Creata da Giuliano da Maiano Porta Capuana è uno dei migliori esempi di porta rinascimentale.
Il vicino Castel Cpaunao  inizianto dal re Guglielmo I  e completato da Federico II fu usato come palazzo reale fino al 1540  quando divenne sede del tribunale ora palazzo di Giustizia.

DUOMO
Costruito tra il 1294 e il 1323  il duomo di San Gennaro si trova dietro una facciata del XIX secolo. La navata presenta antiche colonne  e un insieme di monumenti ai sovrani del passato  oltre ai dipinti  del Lanfranco e di Domenichino.
Il duomo contiene le spoglie del santo patrono di Napoli martirizzato nel 305 d.C. La cappella di San Gennaro riccamente decorata custodisce il busto reliquiario del santo e le ampolle con il suo snague che si scioglie tre volte all'anno. Secondo la tradizione  se i miracolo non si compie è presagio di sfortuna per la citta.
la cappella Carafa capolavoro rinascimentale costruita tra il 1497 e il 1506 contiene la tomba del santo.

MONTE DELLA MISERICORDIA
 La chiesa ottagonale del XVII secolo appartenente a questo ente di carità contiene le sette opere di Misericordia del Caravaggio. Nella galleria d'arte si trova un'importante collezione di dipinti tra i quali opere di Luca Giordano e Mattia Preti.

CAPPELLA DI SAN SEVERO
Piccola cappella del XVI secolo è il sepolcro dei principi di Sansevero. Il simbolismo cristiano e quello massone conferiscono  un carattere particolare alla cappella che contiene notevoli sculture.

SAN LORENZO MAGGIORE
Chiesa in gran parte francescana del XIC secolo fu costruita durante il regno di Roberto il Saggio d'Angiò. Si dice che Giovanni Boccaccio abbia creato i personaggio di Fiammetta ispirandosi a Maria figlia del re Roberto  che vide qui nella notte di Pasqua del 1334.
E' uno dei pochi edifici gotici a Napoli. La navata e l'abside con il deambulatorio conservano la magnificenza del tempo.

SAN GREGORIO ARMENO
Le suore benedettine sono ancora presenti in questa chiesa. Il convento annesso si guadagnò la fama di lussuoso in quanto le suore appartenenti a famiglie nobili continuano a condurre anche qui una vita agiata. L'interno barocco contiene affreschi di Luca Giordano.

MUSEO FILANGIERI
Il rinascimentale palazzo Cuomo ospita il Museo Filangieri. Fondata nel 1881 la collezione originale del museo raccolta la principe Gaetano Filangieri fu distrutta durante la seconda Guerra mondiale.
La nuova collezione contiene  oggetti vari  ed interessanti come porcellane ricami manoscritti armi italiano ricami e porcellane .

martedì 8 novembre 2016

Cagliari - Sardegna

Cagliari - Sardegna

Isola al centro del mediterraneo luogo di scambi e commerci che hanno attraversato il tempo. La Sardegna conserva tratti peculiari  e tradizionali mescolate a culture lontane. Cagliari il capoluogo  è l'esempio  perfetto tra identità a contaminazione.

La grande piazza Matteotti che si affaccia sul porto accoglie i visitatori che raggiungono la città per mare in treno o in bus. Ospita il palazzo liberty  Bacaredda  sede del Comune  ed il punto di partenza della lunga passeggiata  sotto i portici di via Roma dove si affacciano vetrine librerie  bar con tavolini all'aperto.
Siamo nel quartiere Marina qui da secoli si estendeva la citta romana Karel. I resti della Cagliari antica sono ben visibili sotto la chiesa di sant'Eulalia nella via omonima  bell'esempio di archeologia urbana aperto al pubblico.
Il quartiere è ricchissimo di chiese medievali rinascimentali e barocche. Sant'Antonio, Santo Sepolcro, Sant'Agostino, Sant'Eulalia.
Di Santa Lucia demolita dai bombardamenti del 1943 ci sono oggi solo tracce di mura  e fondamenta.
Se fino a qualche decennio fa la zona popolare abitata da pescatori e mercanti oggi il quartiere  è stato  riqualificato e reso in parte pedonale. Locali  ristoranti  bar circoli privati negozi di artigianato  e abbigliamento  fanno bella mostra di sé  tra via Dettori, piazza Savona e via Cavour e le altre stradine della Marina.
E' il quartiere adatto anche per chi predilige sapori etnici.
Per i curiosi  ci sono i piatti sardi rivisitati in chiave contemporanea.
Tappa culturale all'ex Art storico liceo di piazza Dettori  che oggi accoglie associazioni e compagnie teatrali. Quasi ogni  giorno ci sono laboratori  mostre spettacoli.
Da qui è un passo i quartiere di Stampace  che ospita la chiesetta di Sant'Efisio. Dalla città  bassa che si affaccia sul mare si sale verso il Castello. E' il quartiere costruito dai Pisano in età medievale, arroccato  su una collina alta 100 metri. Si può salire attraversando la scalinata del Bastione di Saint-Remy progettato a fine Otttocento  la storia ha lasciato tracce preziose le due grandi torri di avvistamento dell'Elefante e di San Pancrazio da cui si gode una splendida vista sul Golfo degli Angeli.
In via Lamarmora ci sono  botteghe di ceramisti  antiquari e artigiani. Proprio sotto le architetture medievali  di Castello si apre lo splendido giardino  sotto le mura  impreziosito da sculture e pietre sono del dell'artista Pinuccio Sciola e il quariere-giardino di Villanova

Il mare

Non può mancare una passeggiata al mare  da Marina Piccola porticciolo turistico  sovrastato dalla sella del diavolo  fino al litorale di Quartu sant'Elena  si stendono  i nove chilometri dl Poetto di Cagliari detta anche spiaggia dei Centomila. Un arenile bianco un tempo molto più esteso  di come appare ora. Con acque cristalline dalle temperature sempre miti  che attirano  cittadini e turisti in tutte le stagioni. La spiaggia è usata dai primi del Novecento e il suo lungomare oggi dopo un importante intervento di riqualificazione ospita piste ciclabili  zone per lo sport  giardini aree di sosta chioschi all'aperto in legno che danno ristoro ai bagnanti.
Per chi cerca il silenzio  è d'obbligo  un aperitivo serale quando la spiaggia si è svuotata e il popolo della notte non si è ancora riversato sul litorale.
Tranquillità e relax anche nell'altra spiaggia cagliaritana  Calamosca riparata dal promontorio omomino.
Imperdibile una passeggiata al parco naturalistico  regionale Molentargius - Le Saline. I sentieri ricavati tra vecchi canali e vasche del sale mostrano un ecosistema nel Mediterraneo  inserito tra le zone protette  dalla convenzione di Ramsar: Il sito si estende per 1600 ettari la sua unicità è la presenza di bacini  di acqua dolce e salata  e soprattutto la grande varietà di uccelli acquatici. Qui nidificano e sostano  gli splendidi fenicotteri rosa che nelle sere d'estate offrono uno spettacolo unico sorvolando la città.

sabato 9 luglio 2016

riviera ligure - di Ponente

riviera ligure - di ponente

Una vacanza on the road con passeggiate in spiaggia o percorsi nell'entroterra  dove possiamo incontrare i borghi più belli d'Italia. La provincia di Imperia  offre tutto questo e qualcosa di più.
E' in fatti una meta perfetta per chi ama lo svago  il relax e un po' di sana avventura farcita con Street food locale.
La pista ciclopedonale che collega San Lorenzo al Mare a Ospedaletti è un valido punto di partenza per gli sportivi. Se invece preferite l'auto vi suggeriamo di prendere l'uscita Ventimiglia dell'A10  e risalire la costa fino ad Imperia  concedendovi qua e là  qualche deviazione nell'entroterra.

Partendo dal confine con la Francia la prima tappa è quella dei Balzi Rossi un complesso di grotte con diversi reperti dell'età paleolitica conservati all'interno del museo Preistorico che fanno da cornice ad una spiaggetta esclusiva. Proseguendo lungo la costa si arriva a Bordighera vivace cittadina costiera meta d'elezione di pittori francesi  tra il XIX e il XX secolo. Il suo nome è associato a quello di Claude Monet che la ritrasse in molti suoi dipinti. Passeggiando  lungo la via Romana si trovano alcuni particolari immortalati nelle tele del pittore: Nell'entroterra  sopravvivono piccoli villaggi come Vallebona  e Soldano meta di buongustai alla ricerca dei sapori tipici della tradizione.
Prima di raggiungere san Remo  è d'obbligo  una pausa al sole nella spiaggia sassosa di Ospitaletti che si presenta come un lungo susseguirsi di insenature in cui  si alternano  tratti di spiaggia libera e aree attrezzate. Da questa località  potete scegliere se proseguire in auto oppure optare per la bicicletta lungo il percorso ciclabile  realizzato riqualificando il tracciato costiero della ferrovia Genova-Ventimiglia  in tutto 24 km divisi in 5 tappe che collegano Ospitaletti a San Lorenzo.
Nota come la città dei fiori Sanremo  è anche patria dei gamberi rossi una varietà molto saporita pescata solo nel Mar Ligure. Prima di lasciare il paese da non perdere la visita di Bussana vecchia. Semidistrutta durante il terremoto nel 1887 è stata ricostruita e trasformata in un borgo di artisti  con botteghe artigiane e piccoli laboratori.
Un'altra località  molto apprezzata per la sua spiaggia sabbiosa  e il lungo mare ricco di bei locali è Arma di Taggia  meta che offre relax ed escursioni  naturalistiche. Come quella dell'oasi faunistica situata alla foce del torrente Argentina  oppure quella più impegnativa  nota come "il cammino del ghiaccio  che da Taggia conduce alle niviere costruzioni in pietra  usate nel novecento  come serbatoio di raccolta della neve  invernale per la produzione estiva di sorbetti e gelati. Sempre lungo la Valle Argentina  si incontra  Montaldo ligure dove si consiglia di assaggiare la frandura ricetta a base di patate protagonista dell'omonima festa di ferragosto.
Avvicinandoci a Imperia Pompeiana emerge come una terrazza sul mare con le sue borgate disposte lungo la strada che risale la collina. In questa zona  si coltiva una delicata varietà di carciofi ideale da gustare crudo condito con un filo di olio  extravergine di olive taggiasche.
Prima di raggiungere Imperia nella Cal Primo spicca Valloria  trasformata da alcuni anni in una pinacoteca a cielo aperto con le sue oltre 100 porte dipinte da pittori di fama internazionale. Da non perdere  in estate le tradizionali feste in cui è possibile  gustare le specialità del posto  come la trippa alla Vallorese lo Zemin (zuppa di legumi) e il tajain de buaschi (tipo di pasta). Ultima tappa  è la Calle Arroscia nota per  la sua cucina bianca povera di colori ma ricca di sapori e specialità tipiche come il Brusso di pecora Brigasca  un formaggio morbido, le deliziose raviore di Montegrosso  fagottini ripieni di erbe crude con olio extravergine di oliva  e i bastardui tipiche lasagne impastate con erbe e condite con porri e noci.
Arrivati a Oneglia e a Imperia non lasciatevi sfuggire l'occasione di  gustare le delizie dello Street food imperiese dalla gustosa piscalandrea una sorta di pizza condita con cipolle acciughe aglio e olive alla farinata onigliese a fase di farina di ceci  insaporita con cipollotti freschi. L'anima più caratteristica della città è il mercato  del pesce situato nel porto di Oneglia un luogo ricco di  storia dove ogni giorno arriva il pesce freschissimo dai pescherecci.

La riviera dei fiori

Il tratto di costa che collega Andora- Capo Mele al confine con la Francia  dopo Ventimiglia è noto come la riviera dei fiori  e Sanremo è la sua "capitale" famosa in tutto il mondo come la città dei fiori, vanta parchi giardini fioriti  in ogni stagione. IL  Parco di Villa Ormond con le sue palme i cedri  e altre piante esotiche è una vera oasi in cui la calura estiva non dà tregua.
A pochi chilometri  dal confine con la Francia  i giardini di Hanbury sono un trionfo di colori  ed essenze dove l'incontro della macchia mediterranea con rare specie esotiche dà origine  a una raccolta di oltre 7000 piante. Da non perdere sono i roseti del Giardino Giapponese. la Foresta Australiana  gli Eucalyptus  le Agavi e gli Ulivi secolari. Il periodo migliore per visitarli è la primavera  oppure a settembre dopo le piogge. Tuttavia anche in piena estate la visita può essere molto istruttiva  privilegiando  il rispetto dei cicli vitali e riproduttivi delle piante all'aspetto estetico  non deve stupire che porzioni di terreno non vengano sfalciate  né che i frutti  restino a maturare sugli alberi.
Sempre nell'entroterra  di Ventimiglia ad Airole in Val Toja si celebra ogni anno dopo Ferragosto  la Festa della Lavanda  in cui è possibile assistere alla distillazione dell'essenza  con gli antichi alambicchi. Non lontano da Bordighera meritano  una visita Villa Mariani e il Giardino esotico Pallanca un orto botanico per piante grasse.

Prodotti tipici

Il clima eccezionalmente mite ha trasformato questo angolo della Liguria in un bellissimo giardino  e in un orto ricco di sapori e profumi unici.
Il prodotto più rappresentativo  delle regione è il basilico  con cui viene prodotto il pesto alla genovese.
In origine la sua produzione era circoscritta al quartiere di Prà situato tra Pegli e Voltri mentre oggi si può trovare su tutto il territorio.
un'altra perla è l'oliva  taggiasca  di frutti ovoidali nero violacei  di piccole dimensioni e dal profumo e sapore molto intensi. E' coltivata  soprattutto nel territorio  della provincia di Imperia  e dalla sua spremitura  si ottiene l'olio extravergine di oliva  taggiasca. Armonico  e delicato è capace di esaltare al meglio la tipicità  della cucina ligure. E' infatti ottimo  in salse  e condimenti per esaltare il pesce azzurro e i gamberi rossi  di Sanremo. Sui terrazzamenti a secco della provincia di Impera  si producono tre varietà di fagioli  quelli di Pigna, di Badalucco e di Conio. Nel ponente  a Valleggia  e a Civezza si coltivano le albicocche.
Quella  di Valleggia caratterizzata dalle minute puntinature di colore rosso mattone  cresce tra Varazze e Albenga   mentre quella di Civezza è tigrata. Tra Varazze e Finale  ligure cresce il Chinotto  un sempreverde che fa frutti aromatici.
Infine la Piana di Albenga è la patria del carciofo spinoso violetto da mangiare crudo.

riviera ligure - di ponente