Isola d'Elba
Una delle mete più belle d'Italia perché troviamo natura selvaggia gastronomia e cultura antica con enorme varietà di paesaggi e il bellissimo mare trasparente.
Molti paesi sono sui monti circondati da boschi.
L'Isola d'Elba grande 224 km quadrati offre una gran varietà di modi per vivere la vacanza con centinaia di km di costa e altrettanti di spiagge è ideale per chi ama il mare. Utilizzando vela kayak snorkeling che si può spingere fino ad osservare un relitto di una nave affondata nel 1972 oppure un altro relitto del I secolo.
Chi lo desidera può raggiungere con un gommone le calette tra l'Innamorata e Campo d'Aia.
Le spiagge sono panoramiche e spettacolari selvagge o attrezzate, soleggiate, con graniti di ortoclasio oppure miti e levigate dal mare.
Per chi ama la notte una spiaggia con bar e vita notturna.
Ottime possibilità di fare trekking montain bike ed
escursioni al passo del Somaro.
Cavoli è una bellissima spiaggia fine rilassante per godervi il riposo vicino a Marina di Campo il fondale qui è molto basso adatto a chi non sa nuotare bene e ai bambini.
Le spiagge di Lacona sono ideali per le famiglie e Biodola ideale per snorkeling e immersioni.
La spiaggia delle Ghiaie formata da ghiaia bianchissima all'interno di una riserva biologica marina. Poi la Padulella e quella di Sansone con fondali cristallini e sabbia bianchissima.
Baie rocciose e selvagge sono adatte a chi non ama la confusione Chessi, Patresi, Capo s.Andrea.
Moltissime sono le calette raggiungibili solo dal mare.
La sedia di Napoleone è uno scoglio secondo la leggenda Napoleone si sedeva per guardare la Corsica.
Da non perdere Seccheto e Fetovaia e la spiaggia di ciottoli neri delle Tombe.
Per chi ama la cultura Napoleone sbarcò sull'isola nel 1814 lasciando cimeli da visitare mobili stampe opere pittoriche quindi da vedere la Palazzina dei Mulini il Teatro dei Vigilanti e Villa San Martino e perché no anche La cassetta Drouot e il Santuario della Madonna del Monte.
Anche l'area archeologica di Linguella di Portoferraio è una zona da non perdere.
Con gli scavi dell'antica villa romana delle Grotte a picco sul mare.
Marciana un paese antico dall'aspetto medievale con una fortezza pisana.
La tradizione gastronomica è stata influenzata dal invasioni di tipo orientale e iberiche.
I piatti sono spesso profumati con menta e nepitella .
Bacche di mirto e ginepro si ritrovano in piatti di carne e pesce.
Famoso il Gurguglione uno stufato di verdure, e la cecina focaccia a base di farina di ceci.
lunedì 28 agosto 2017
venerdì 26 maggio 2017
Gubbio
Gubbio
Gubbio gareggia con Assisi per il titolo di cittadina medievale più caratteristica dell'Umbria. Con una serie di viuzze tortuose e di tetti in terracotta, il suo fascino è aumentato dalle foreste degli Appennini. Fondata dagli umbri nel III secolo a.C. con il nome di Tota Ikuvina raggiunse il massimo splendore nel I secolo a.C. come colonia romana.
Quando nel II secolo divenne comune indipendente, Gubbio si era sviluppata fino alle pendici del monte Igino.
Dal 1387 al 1508 la città fu governata dai Montefeltro, conti di Urbino. Il duomo ha un soffitto con volta a botte i cui archi si piegano misticamente a rappresentare delle mani in preghiera.
Via dei Consoli conduce a palazzo del Bargello (XIII secolo) con la sua facciata in pietra che fu tempo sede centrale della polizia.
Sempre qui vi è la fontana dei Matti così chiamata perché secondo la tradizione chiunque compia tre giri attorno ad essa diventa pazzo.
Macabre leggende aleggiano attorno alle porte della Morte situate sia in via dei Consoli sia in altre zone della città. Un tempo si riteneva infatti fossero utilizzate come passaggio per il trasporto delle bare fuori dalle abitazioni e che una volta utilizzate venivano sigillate per sempre. Ora invece si pensa avessero solo uno scopo difensivo. Nella parte inferiore del paese si trova la Chiesa di San Francesco famosa per i 17 affreschi deteriorati che rappresentano la vita di Maria realizzate tra il 1408 e il 1413 da Nelli. Di fronte potete trovare il tiratoio un portico dove veniva messa ad asciugare la lana. A ovest ci sono i resti dell'anfiteatro di età romana (I secolo a.C.)
PALAZZO CONSOLI
L'attrattiva principale è il palazzo civico iniziato nel 1332 da Gattapone. Il salone dell'Arengo ospita il Museo civico noto per le tavole Eugubine sette lastre di bronzo dove è probabilmente incisa in caratteri etruschi e latini la tradusione fonetica di rituali e preghiere in antica lingua umbra e etrusca.
Al piano superiore la pinacoteca raccoglie opere di pittori locali.
PALAZZO DUCALE
Costruito da Francesco Giorgio Martini nel 1470 per la famiglia Montefeltro questo palazzo ricalca le forme di quello di Urbino. Presenta inoltre un cortile rinascimentale.
LA FESTA DEI CERI
la festa dei ceri si festeggia a Gubbio il 15 maggio di ogni anno e consiste nella corsa portando tre ceri con le statue di salt'Ubaldo San Giorgio e Sant'Antonio Abate. Una tradizione che è molto importante sia socialmente che culturalmente per i cittadini di Gubbio.
IL LUPO DI GUBBIO
La storia racconta che un giorno Francesco andò a Gubbio entrando nella città non vide nessuno.
Tutti i cittadini erano chiusi in casa per paura di un lupo molto feroce. Gli abitanti gli chiesero di aiutarli.
Andò nella foresta lo chiamò fratello lupo e gli disse che in nome di Dio non doveva più far male. E da quel giorno il lupo capì che non doveva più comportarsi così e diventò amico di tutti.
Gubbio gareggia con Assisi per il titolo di cittadina medievale più caratteristica dell'Umbria. Con una serie di viuzze tortuose e di tetti in terracotta, il suo fascino è aumentato dalle foreste degli Appennini. Fondata dagli umbri nel III secolo a.C. con il nome di Tota Ikuvina raggiunse il massimo splendore nel I secolo a.C. come colonia romana.
Quando nel II secolo divenne comune indipendente, Gubbio si era sviluppata fino alle pendici del monte Igino.
Dal 1387 al 1508 la città fu governata dai Montefeltro, conti di Urbino. Il duomo ha un soffitto con volta a botte i cui archi si piegano misticamente a rappresentare delle mani in preghiera.
Via dei Consoli conduce a palazzo del Bargello (XIII secolo) con la sua facciata in pietra che fu tempo sede centrale della polizia.
Sempre qui vi è la fontana dei Matti così chiamata perché secondo la tradizione chiunque compia tre giri attorno ad essa diventa pazzo.
Macabre leggende aleggiano attorno alle porte della Morte situate sia in via dei Consoli sia in altre zone della città. Un tempo si riteneva infatti fossero utilizzate come passaggio per il trasporto delle bare fuori dalle abitazioni e che una volta utilizzate venivano sigillate per sempre. Ora invece si pensa avessero solo uno scopo difensivo. Nella parte inferiore del paese si trova la Chiesa di San Francesco famosa per i 17 affreschi deteriorati che rappresentano la vita di Maria realizzate tra il 1408 e il 1413 da Nelli. Di fronte potete trovare il tiratoio un portico dove veniva messa ad asciugare la lana. A ovest ci sono i resti dell'anfiteatro di età romana (I secolo a.C.)
PALAZZO CONSOLI
L'attrattiva principale è il palazzo civico iniziato nel 1332 da Gattapone. Il salone dell'Arengo ospita il Museo civico noto per le tavole Eugubine sette lastre di bronzo dove è probabilmente incisa in caratteri etruschi e latini la tradusione fonetica di rituali e preghiere in antica lingua umbra e etrusca.
Al piano superiore la pinacoteca raccoglie opere di pittori locali.
PALAZZO DUCALE
Costruito da Francesco Giorgio Martini nel 1470 per la famiglia Montefeltro questo palazzo ricalca le forme di quello di Urbino. Presenta inoltre un cortile rinascimentale.
LA FESTA DEI CERI
la festa dei ceri si festeggia a Gubbio il 15 maggio di ogni anno e consiste nella corsa portando tre ceri con le statue di salt'Ubaldo San Giorgio e Sant'Antonio Abate. Una tradizione che è molto importante sia socialmente che culturalmente per i cittadini di Gubbio.
IL LUPO DI GUBBIO
La storia racconta che un giorno Francesco andò a Gubbio entrando nella città non vide nessuno.
Tutti i cittadini erano chiusi in casa per paura di un lupo molto feroce. Gli abitanti gli chiesero di aiutarli.
Andò nella foresta lo chiamò fratello lupo e gli disse che in nome di Dio non doveva più far male. E da quel giorno il lupo capì che non doveva più comportarsi così e diventò amico di tutti.
lunedì 27 marzo 2017
Palermo
Palermo
Adagiata ai piedi del Monte Pellegrino in fondo a un golfo con il monte Alfano a est Palermo giace in un anfiteatro naturale chiamato Conca d'Oro. Alle spalle del porto di Cala il paesaggio è incantevole e la città dell'atmosfera in parte orientale in parte europea non è uguale splendidi viali edifici e in diversi stili architettonici dall'arabo al Barocco all'Art Nouveau fanno di questa città un'interessante meta turistica.
San Giovanni degli Eremiti questa chiesa normanna sconsacrata che riflette la tradizione architettonica islamica con cupole a bulbo archi ogivali e finestre filigranate viene costruita sul terreno di una moschea. Dietro la chiesa la moschea un chiostro in rovine di un monastero del XIII secolo racchiude un grazioso giardino.
Palazzo Reale detto anche Palazzo dei Normanni questo difficile stato il centro del potere sin dai giorni del dominio bizantino, ora è sede della Regione Sicilia. Il nucleo dell'edificio attuale fu costruito dagli arabi ma dopo la conquista normanna della città allargato abbellito. Visitate i lussuosi appartamenti reali in particolare la sala di Ruggero splendida Cappella Palatina. Costruita da Ruggero II questa incredibile cappella fonde elementi di stili diversi il bizantino l'islamico e normanno. È ricca di mosaici intarsi marmorei con oro pietre vetro. Adiacente il palazzo El eccentrica Porta Nuova
Gesù nel quartiere Albergheria devastato dalle bombe vicino al animato mercato di piazza Ballarò sorge questa importante chiesa barocca 1500- 1633. Conosciuta anche come la Chiesa e la Casa Professa, ha un interno che costituisce un'eccellente esempio dell'abilità degli artigiani siciliani nella lavorazione del marmo. Nell'antica chiesa gesuita della Sicilia viene restaurata dopo i danni della seconda guerra mondiale.
Duomo fondato nel 1194 dall' arcivescovo di Palermo e l'uomo presenta diversi stili architettonici. L'esterno mostra lo sviluppo dello stile gotico dal XIII al XIV secolo il porticino Sud 1453 è un capolavoro dello stile catalano, mentre all'estremità dell'abside si ammira una decorazione policroma a intarsio. La cupola del XVIII secolo modificato nel corso dei secoli l'interno conserva le tombe dei re di Sicilia. all'interno di un recinto presso il portico sud si trovano i resti dell'imperatore Federico II della moglie Costanza d'Aragona della madre Costanza, figlia di Ruggero II q E del padre Enrico VI. Il tesoro conserva il diadema imperiale di Costanza d'Aragona delXII secolo, rimosso dalla sua tomba nel XVIII secolo.
Santa Caterina iniziata nel 1566 questa chiesa unica nel suo genere presenta al suo interno molte decorazioni risalenti al XVII e XVIII secolo. Felice esempio di barocco palermitano e ricca di colori sculture e intarsi marmorei. Gli affreschi del soffitto XVIII secolo sono di Filippo Randazzo nella navata e di Vito D'Anna nella cupola. La chiesa c'è anche Giada da piazza Pretoria dominata dalla fontana Pretorio in stile manierista e resta nel 1544
La Martorana chiamata anche Santa Maria dell'Ammiraglio questa chiesa fu eretta attorno al 1140 da Giorgio di Antiochia ammiraglio di Ruggero II e cristiano greco ortodosso. Il disegno si rifà alle tradizioni normanne e islamiche, mentre i mosaici sono gli artigiani i greci. Nella navata orientale il re Ruggero riceve da Cristo il diadema imperiale, mentre in quella occidentale è ritratto Giorgio di Antiochia. Nel vicino convento fondato da Eloisa Martorana nel 1193 si raduno al Parlamento siciliano 1995 e decise alla vigilia dei Vespri siciliani di cedere la corona Federico d'Aragona. La chiesa fu donata al convento nel 1433.
Monreale decorata con la splendida vista sulla Conca d'Oro la Cattedrale di Monreale è una delle più grandi opere Normanni in Sicilia fondata nel 1172 del re normanno Guglielmo II fu donata monastero dell'ordine Benedettino. All'interno della cattedrale di splendidi mosaici o opera di artisti siciliani e Bizantini ispirazione di un re che voleva rivaleggiare con l'arcivescovo di Palermo. La cattedrale fufu adibita anche a tomba reale.
Adagiata ai piedi del Monte Pellegrino in fondo a un golfo con il monte Alfano a est Palermo giace in un anfiteatro naturale chiamato Conca d'Oro. Alle spalle del porto di Cala il paesaggio è incantevole e la città dell'atmosfera in parte orientale in parte europea non è uguale splendidi viali edifici e in diversi stili architettonici dall'arabo al Barocco all'Art Nouveau fanno di questa città un'interessante meta turistica.
San Giovanni degli Eremiti questa chiesa normanna sconsacrata che riflette la tradizione architettonica islamica con cupole a bulbo archi ogivali e finestre filigranate viene costruita sul terreno di una moschea. Dietro la chiesa la moschea un chiostro in rovine di un monastero del XIII secolo racchiude un grazioso giardino.
Palazzo Reale detto anche Palazzo dei Normanni questo difficile stato il centro del potere sin dai giorni del dominio bizantino, ora è sede della Regione Sicilia. Il nucleo dell'edificio attuale fu costruito dagli arabi ma dopo la conquista normanna della città allargato abbellito. Visitate i lussuosi appartamenti reali in particolare la sala di Ruggero splendida Cappella Palatina. Costruita da Ruggero II questa incredibile cappella fonde elementi di stili diversi il bizantino l'islamico e normanno. È ricca di mosaici intarsi marmorei con oro pietre vetro. Adiacente il palazzo El eccentrica Porta Nuova
Gesù nel quartiere Albergheria devastato dalle bombe vicino al animato mercato di piazza Ballarò sorge questa importante chiesa barocca 1500- 1633. Conosciuta anche come la Chiesa e la Casa Professa, ha un interno che costituisce un'eccellente esempio dell'abilità degli artigiani siciliani nella lavorazione del marmo. Nell'antica chiesa gesuita della Sicilia viene restaurata dopo i danni della seconda guerra mondiale.
Duomo fondato nel 1194 dall' arcivescovo di Palermo e l'uomo presenta diversi stili architettonici. L'esterno mostra lo sviluppo dello stile gotico dal XIII al XIV secolo il porticino Sud 1453 è un capolavoro dello stile catalano, mentre all'estremità dell'abside si ammira una decorazione policroma a intarsio. La cupola del XVIII secolo modificato nel corso dei secoli l'interno conserva le tombe dei re di Sicilia. all'interno di un recinto presso il portico sud si trovano i resti dell'imperatore Federico II della moglie Costanza d'Aragona della madre Costanza, figlia di Ruggero II q E del padre Enrico VI. Il tesoro conserva il diadema imperiale di Costanza d'Aragona delXII secolo, rimosso dalla sua tomba nel XVIII secolo.
Santa Caterina iniziata nel 1566 questa chiesa unica nel suo genere presenta al suo interno molte decorazioni risalenti al XVII e XVIII secolo. Felice esempio di barocco palermitano e ricca di colori sculture e intarsi marmorei. Gli affreschi del soffitto XVIII secolo sono di Filippo Randazzo nella navata e di Vito D'Anna nella cupola. La chiesa c'è anche Giada da piazza Pretoria dominata dalla fontana Pretorio in stile manierista e resta nel 1544
La Martorana chiamata anche Santa Maria dell'Ammiraglio questa chiesa fu eretta attorno al 1140 da Giorgio di Antiochia ammiraglio di Ruggero II e cristiano greco ortodosso. Il disegno si rifà alle tradizioni normanne e islamiche, mentre i mosaici sono gli artigiani i greci. Nella navata orientale il re Ruggero riceve da Cristo il diadema imperiale, mentre in quella occidentale è ritratto Giorgio di Antiochia. Nel vicino convento fondato da Eloisa Martorana nel 1193 si raduno al Parlamento siciliano 1995 e decise alla vigilia dei Vespri siciliani di cedere la corona Federico d'Aragona. La chiesa fu donata al convento nel 1433.
Monreale decorata con la splendida vista sulla Conca d'Oro la Cattedrale di Monreale è una delle più grandi opere Normanni in Sicilia fondata nel 1172 del re normanno Guglielmo II fu donata monastero dell'ordine Benedettino. All'interno della cattedrale di splendidi mosaici o opera di artisti siciliani e Bizantini ispirazione di un re che voleva rivaleggiare con l'arcivescovo di Palermo. La cattedrale fufu adibita anche a tomba reale.
Sicilia
Sicilia
Crocevia del mediterraneo situata tra l'Europa e l'Africa è contraddistinta da caratteristiche molto peculiari, Sicilia ha assistito al fiorire di moltissime civiltà del mondo antico. IVA riconquistato rilasciavano di volta in volta su questa terra non ricorre retaggio culturale che, con il passare dei secoli, ha dato vita ad un'intrigante miscela di lingue, di abitudini, di tradizioni culinarie, artistiche, e soprattutto architettoniche.
Zoom e che durante il sesto e quinto secolo avanti Cristo le città greche della Sicilia non fossero molto differenti da te nei. Le loro rovine sono infatti tra le più spettacolari del mondo greco antico. Io domani giunsero sull'isola nel III secolo avanti Cristo e furono poi seguiti dai vandali degli Ostrogoti dai Bizantini. Non sono rimaste molte testimonianze tangibili nell'epoca della conquista araba anche se la boccera di Palermo è più un souk che un mercato.
Epoca normanna iniziata nel 1060 vide il raggiungimento di brillanti successi artistici come l'edificazione della Cattedrale di Monreale e Cefalù, mentre l'eclettismo dell'architettura di quel periodo è esemplificata al meglio della chiesa dei Santi Pietro e Paolo fuori Taormina.
Il barocco siciliano del XVII XVIII secolo del tutto particolare. I palazzi e le chiese di Palermo quasi riflettendo il complesso rituale di cofrte dei viceré spagnoli mostrano un'eleganza una ricchezza stravagante.
A Noto Ragusa Modica Siracusa e Catania gli edifici sono strumento espressivo dell'amore siciliano per la decorazione, essa stessa è un retaggio della presenza islamica sull'isola. Lo stile è un'espressione della natura dei siciliani, con sfarzo è magnifico e talora
Estremo. Le tracce del passato in Sicilia sono visibili ovunque. Il fatto che si tratti di un'isola reso più solido e lascito dei vari conquistatori. Si dice che oggi ci sia meno San Vitaliano nelle vene siciliane di quello che dice greco arabo-normanno spagnolo francese. La risultante mescolanza ha dato origine una terra del tutto particolare di venuta oggi anche un importante centro turistico
L'estesa la fascia costiera della Sicilia ricca di spiagge stupende soprattutto a Taormina è lungo il Golfo di Castellammare perso Capo San Vito zona che rientra nell'ambito di un enorme Riviera naturale. Il paesaggio dell'Interno e varie caratterizzato da città collinari pianure costellate da catene montuose ricchi di flora e fauna. Il Monte Etna è un vulcano attivo e qui fiumi di lava nel corso dei secoli hanno reso il terreno estremamente fertile consentendo la crescita di noci alberi di agrumi e vigne
Crocevia del mediterraneo situata tra l'Europa e l'Africa è contraddistinta da caratteristiche molto peculiari, Sicilia ha assistito al fiorire di moltissime civiltà del mondo antico. IVA riconquistato rilasciavano di volta in volta su questa terra non ricorre retaggio culturale che, con il passare dei secoli, ha dato vita ad un'intrigante miscela di lingue, di abitudini, di tradizioni culinarie, artistiche, e soprattutto architettoniche.
Zoom e che durante il sesto e quinto secolo avanti Cristo le città greche della Sicilia non fossero molto differenti da te nei. Le loro rovine sono infatti tra le più spettacolari del mondo greco antico. Io domani giunsero sull'isola nel III secolo avanti Cristo e furono poi seguiti dai vandali degli Ostrogoti dai Bizantini. Non sono rimaste molte testimonianze tangibili nell'epoca della conquista araba anche se la boccera di Palermo è più un souk che un mercato.
Epoca normanna iniziata nel 1060 vide il raggiungimento di brillanti successi artistici come l'edificazione della Cattedrale di Monreale e Cefalù, mentre l'eclettismo dell'architettura di quel periodo è esemplificata al meglio della chiesa dei Santi Pietro e Paolo fuori Taormina.
Il barocco siciliano del XVII XVIII secolo del tutto particolare. I palazzi e le chiese di Palermo quasi riflettendo il complesso rituale di cofrte dei viceré spagnoli mostrano un'eleganza una ricchezza stravagante.
A Noto Ragusa Modica Siracusa e Catania gli edifici sono strumento espressivo dell'amore siciliano per la decorazione, essa stessa è un retaggio della presenza islamica sull'isola. Lo stile è un'espressione della natura dei siciliani, con sfarzo è magnifico e talora
Estremo. Le tracce del passato in Sicilia sono visibili ovunque. Il fatto che si tratti di un'isola reso più solido e lascito dei vari conquistatori. Si dice che oggi ci sia meno San Vitaliano nelle vene siciliane di quello che dice greco arabo-normanno spagnolo francese. La risultante mescolanza ha dato origine una terra del tutto particolare di venuta oggi anche un importante centro turistico
L'estesa la fascia costiera della Sicilia ricca di spiagge stupende soprattutto a Taormina è lungo il Golfo di Castellammare perso Capo San Vito zona che rientra nell'ambito di un enorme Riviera naturale. Il paesaggio dell'Interno e varie caratterizzato da città collinari pianure costellate da catene montuose ricchi di flora e fauna. Il Monte Etna è un vulcano attivo e qui fiumi di lava nel corso dei secoli hanno reso il terreno estremamente fertile consentendo la crescita di noci alberi di agrumi e vigne
mercoledì 11 gennaio 2017
Napoli - una città spettacolare
Napoli - una città spettacolare
Napoli capoluogo della Campania è una delle poche città europee dell'antichità che non è mai completamente scomparsa. Fondata dai greci è stata arricchita e ampliata dai romani. Nei secoli successivi è stata preda ambita di invasori stranieri imperialisti.
Napoli la terza metropoli italiana dopo Milano e Roma e il più grande centro urbano del mezzogiorno è oggi una città caotica ma spettacolare.
Affacciata sul celebre golfo omonimo si estende nella fertile piana campana e occupa alture e conche derivanti da antichi crateri vulcanici.
Con il Vesuvio a lato e le isole di Capri Ischia e Procida di fronte offre incantevoli panorami.
Pompei e Ercolano all'ombra del vulcano che le ha distrutte contengono le più eloquenti rovine dell'era romana in Italia. Per secoli Napoli ha dominato il sud Italia.
La storia antica della Campania è collegata agli etruschi e ai greci dei quali si trovano grandiose rovine a Paestum. Durante il dominio romano Napoli godette di un periodo di grande prosperità di cui sono rimaste testimonianze archeologiche a Benevento e a Santa Maria Capua Vetere.
I dintorni di Napoli con le ricche pianure ben coltivate sono offuscati dalla straordinaria bellezza della Costiera Amalfitana e dalla costa del Cilento. Nell'interno montagnoso remoto o poco visitato si trovano piccole città fondate dai greci e ampliate dai romani spesso abbandonate durante le epidemie di malaria e attacchi saraceni.
Il compatto centro di Napoli ricco di palazzi chiese conventi e monasteri si stringe intorno a poche vie. Da piazza del Plebiscito via Toledo detta anche via Roma si snoda a nord verso piazza Dante.
A este la stretta via del Tribunale e via San Biagio dei Librai penetrano il rumoroso centro storico della città Spaccanapoli.
Il rione di Santa Lucia è situato a sud del Palazzo Reale mentre a ovest si trovano il porto di Mergellina e il quartiere del Vomero che guarda la città
Visitando i nord est di Napoli si trova parte del patrimonio artistico cittadino compreso il Museo archeologico nazionale con i suoi tesori romani provenienti da Pompei e Ercolano. i palazzi mostrano una grande varietà di stili del gotico-francese del duomo rinascimentale-fiorentino di Porta Capuana.
SAN GIOVANNI A CARBONARA
In seguito a danni subiti nel 1943 la chiesa di San Giovanni a Carbonara è rimasta per molto tempo chiuso in uno stato di completo abbandono.
Restaurata con successo è stata riaperta. All'interno vi sono gloriosi monumenti medievali e rinascimentali come la tomba di Ladislao, di Marco e Andrea di Firenze dietro l'altare maggiore.
Costruita per ospitare il corpo del re Ladislao di Napoli che ampliò la chiesa.
la tomba è una composizione di statue e archi su tre piani sormontati da una figura equestre.
PORTA CAPUANA E CASTEL CAPUANO
Tra le torri aragonesi affacciata su un vivace mercato si trova una rara opera meridionale in stile fiorentino-rinascimentale.
Creata da Giuliano da Maiano Porta Capuana è uno dei migliori esempi di porta rinascimentale.
Il vicino Castel Cpaunao inizianto dal re Guglielmo I e completato da Federico II fu usato come palazzo reale fino al 1540 quando divenne sede del tribunale ora palazzo di Giustizia.
DUOMO
Costruito tra il 1294 e il 1323 il duomo di San Gennaro si trova dietro una facciata del XIX secolo. La navata presenta antiche colonne e un insieme di monumenti ai sovrani del passato oltre ai dipinti del Lanfranco e di Domenichino.
Il duomo contiene le spoglie del santo patrono di Napoli martirizzato nel 305 d.C. La cappella di San Gennaro riccamente decorata custodisce il busto reliquiario del santo e le ampolle con il suo snague che si scioglie tre volte all'anno. Secondo la tradizione se i miracolo non si compie è presagio di sfortuna per la citta.
la cappella Carafa capolavoro rinascimentale costruita tra il 1497 e il 1506 contiene la tomba del santo.
MONTE DELLA MISERICORDIA
La chiesa ottagonale del XVII secolo appartenente a questo ente di carità contiene le sette opere di Misericordia del Caravaggio. Nella galleria d'arte si trova un'importante collezione di dipinti tra i quali opere di Luca Giordano e Mattia Preti.
CAPPELLA DI SAN SEVERO
Piccola cappella del XVI secolo è il sepolcro dei principi di Sansevero. Il simbolismo cristiano e quello massone conferiscono un carattere particolare alla cappella che contiene notevoli sculture.
SAN LORENZO MAGGIORE
Chiesa in gran parte francescana del XIC secolo fu costruita durante il regno di Roberto il Saggio d'Angiò. Si dice che Giovanni Boccaccio abbia creato i personaggio di Fiammetta ispirandosi a Maria figlia del re Roberto che vide qui nella notte di Pasqua del 1334.
E' uno dei pochi edifici gotici a Napoli. La navata e l'abside con il deambulatorio conservano la magnificenza del tempo.
SAN GREGORIO ARMENO
Le suore benedettine sono ancora presenti in questa chiesa. Il convento annesso si guadagnò la fama di lussuoso in quanto le suore appartenenti a famiglie nobili continuano a condurre anche qui una vita agiata. L'interno barocco contiene affreschi di Luca Giordano.
MUSEO FILANGIERI
Il rinascimentale palazzo Cuomo ospita il Museo Filangieri. Fondata nel 1881 la collezione originale del museo raccolta la principe Gaetano Filangieri fu distrutta durante la seconda Guerra mondiale.
La nuova collezione contiene oggetti vari ed interessanti come porcellane ricami manoscritti armi italiano ricami e porcellane .
Napoli capoluogo della Campania è una delle poche città europee dell'antichità che non è mai completamente scomparsa. Fondata dai greci è stata arricchita e ampliata dai romani. Nei secoli successivi è stata preda ambita di invasori stranieri imperialisti.
Napoli la terza metropoli italiana dopo Milano e Roma e il più grande centro urbano del mezzogiorno è oggi una città caotica ma spettacolare.
Affacciata sul celebre golfo omonimo si estende nella fertile piana campana e occupa alture e conche derivanti da antichi crateri vulcanici.
Con il Vesuvio a lato e le isole di Capri Ischia e Procida di fronte offre incantevoli panorami.
Pompei e Ercolano all'ombra del vulcano che le ha distrutte contengono le più eloquenti rovine dell'era romana in Italia. Per secoli Napoli ha dominato il sud Italia.
La storia antica della Campania è collegata agli etruschi e ai greci dei quali si trovano grandiose rovine a Paestum. Durante il dominio romano Napoli godette di un periodo di grande prosperità di cui sono rimaste testimonianze archeologiche a Benevento e a Santa Maria Capua Vetere.
I dintorni di Napoli con le ricche pianure ben coltivate sono offuscati dalla straordinaria bellezza della Costiera Amalfitana e dalla costa del Cilento. Nell'interno montagnoso remoto o poco visitato si trovano piccole città fondate dai greci e ampliate dai romani spesso abbandonate durante le epidemie di malaria e attacchi saraceni.
Il compatto centro di Napoli ricco di palazzi chiese conventi e monasteri si stringe intorno a poche vie. Da piazza del Plebiscito via Toledo detta anche via Roma si snoda a nord verso piazza Dante.
A este la stretta via del Tribunale e via San Biagio dei Librai penetrano il rumoroso centro storico della città Spaccanapoli.
Il rione di Santa Lucia è situato a sud del Palazzo Reale mentre a ovest si trovano il porto di Mergellina e il quartiere del Vomero che guarda la città
Visitando i nord est di Napoli si trova parte del patrimonio artistico cittadino compreso il Museo archeologico nazionale con i suoi tesori romani provenienti da Pompei e Ercolano. i palazzi mostrano una grande varietà di stili del gotico-francese del duomo rinascimentale-fiorentino di Porta Capuana.
SAN GIOVANNI A CARBONARA
In seguito a danni subiti nel 1943 la chiesa di San Giovanni a Carbonara è rimasta per molto tempo chiuso in uno stato di completo abbandono.
Restaurata con successo è stata riaperta. All'interno vi sono gloriosi monumenti medievali e rinascimentali come la tomba di Ladislao, di Marco e Andrea di Firenze dietro l'altare maggiore.
Costruita per ospitare il corpo del re Ladislao di Napoli che ampliò la chiesa.
la tomba è una composizione di statue e archi su tre piani sormontati da una figura equestre.
PORTA CAPUANA E CASTEL CAPUANO
Tra le torri aragonesi affacciata su un vivace mercato si trova una rara opera meridionale in stile fiorentino-rinascimentale.
Creata da Giuliano da Maiano Porta Capuana è uno dei migliori esempi di porta rinascimentale.
Il vicino Castel Cpaunao inizianto dal re Guglielmo I e completato da Federico II fu usato come palazzo reale fino al 1540 quando divenne sede del tribunale ora palazzo di Giustizia.
DUOMO
Costruito tra il 1294 e il 1323 il duomo di San Gennaro si trova dietro una facciata del XIX secolo. La navata presenta antiche colonne e un insieme di monumenti ai sovrani del passato oltre ai dipinti del Lanfranco e di Domenichino.
Il duomo contiene le spoglie del santo patrono di Napoli martirizzato nel 305 d.C. La cappella di San Gennaro riccamente decorata custodisce il busto reliquiario del santo e le ampolle con il suo snague che si scioglie tre volte all'anno. Secondo la tradizione se i miracolo non si compie è presagio di sfortuna per la citta.
la cappella Carafa capolavoro rinascimentale costruita tra il 1497 e il 1506 contiene la tomba del santo.
MONTE DELLA MISERICORDIA
La chiesa ottagonale del XVII secolo appartenente a questo ente di carità contiene le sette opere di Misericordia del Caravaggio. Nella galleria d'arte si trova un'importante collezione di dipinti tra i quali opere di Luca Giordano e Mattia Preti.
CAPPELLA DI SAN SEVERO
Piccola cappella del XVI secolo è il sepolcro dei principi di Sansevero. Il simbolismo cristiano e quello massone conferiscono un carattere particolare alla cappella che contiene notevoli sculture.
SAN LORENZO MAGGIORE
Chiesa in gran parte francescana del XIC secolo fu costruita durante il regno di Roberto il Saggio d'Angiò. Si dice che Giovanni Boccaccio abbia creato i personaggio di Fiammetta ispirandosi a Maria figlia del re Roberto che vide qui nella notte di Pasqua del 1334.
E' uno dei pochi edifici gotici a Napoli. La navata e l'abside con il deambulatorio conservano la magnificenza del tempo.
SAN GREGORIO ARMENO
Le suore benedettine sono ancora presenti in questa chiesa. Il convento annesso si guadagnò la fama di lussuoso in quanto le suore appartenenti a famiglie nobili continuano a condurre anche qui una vita agiata. L'interno barocco contiene affreschi di Luca Giordano.
MUSEO FILANGIERI
Il rinascimentale palazzo Cuomo ospita il Museo Filangieri. Fondata nel 1881 la collezione originale del museo raccolta la principe Gaetano Filangieri fu distrutta durante la seconda Guerra mondiale.
La nuova collezione contiene oggetti vari ed interessanti come porcellane ricami manoscritti armi italiano ricami e porcellane .
martedì 8 novembre 2016
Cagliari - Sardegna
Cagliari - Sardegna
Siamo nel quartiere Marina qui da secoli si estendeva la citta romana Karel. I resti della Cagliari antica sono ben visibili sotto la chiesa di sant'Eulalia nella via omonima bell'esempio di archeologia urbana aperto al pubblico.
Il quartiere è ricchissimo di chiese medievali rinascimentali e barocche. Sant'Antonio, Santo Sepolcro, Sant'Agostino, Sant'Eulalia.
Di Santa Lucia demolita dai bombardamenti del 1943 ci sono oggi solo tracce di mura e fondamenta.
Se fino a qualche decennio fa la zona popolare abitata da pescatori e mercanti oggi il quartiere è stato riqualificato e reso in parte pedonale. Locali ristoranti bar circoli privati negozi di artigianato e abbigliamento fanno bella mostra di sé tra via Dettori, piazza Savona e via Cavour e le altre stradine della Marina.
E' il quartiere adatto anche per chi predilige sapori etnici.
Per i curiosi ci sono i piatti sardi rivisitati in chiave contemporanea.
Tappa culturale all'ex Art storico liceo di piazza Dettori che oggi accoglie associazioni e compagnie teatrali. Quasi ogni giorno ci sono laboratori mostre spettacoli.
Da qui è un passo i quartiere di Stampace che ospita la chiesetta di Sant'Efisio. Dalla città bassa che si affaccia sul mare si sale verso il Castello. E' il quartiere costruito dai Pisano in età medievale, arroccato su una collina alta 100 metri. Si può salire attraversando la scalinata del Bastione di Saint-Remy progettato a fine Otttocento la storia ha lasciato tracce preziose le due grandi torri di avvistamento dell'Elefante e di San Pancrazio da cui si gode una splendida vista sul Golfo degli Angeli.
In via Lamarmora ci sono botteghe di ceramisti antiquari e artigiani. Proprio sotto le architetture medievali di Castello si apre lo splendido giardino sotto le mura impreziosito da sculture e pietre sono del dell'artista Pinuccio Sciola e il quariere-giardino di Villanova
Il mare
Non può mancare una passeggiata al mare da Marina Piccola porticciolo turistico sovrastato dalla sella del diavolo fino al litorale di Quartu sant'Elena si stendono i nove chilometri dl Poetto di Cagliari detta anche spiaggia dei Centomila. Un arenile bianco un tempo molto più esteso di come appare ora. Con acque cristalline dalle temperature sempre miti che attirano cittadini e turisti in tutte le stagioni. La spiaggia è usata dai primi del Novecento e il suo lungomare oggi dopo un importante intervento di riqualificazione ospita piste ciclabili zone per lo sport giardini aree di sosta chioschi all'aperto in legno che danno ristoro ai bagnanti.
Per chi cerca il silenzio è d'obbligo un aperitivo serale quando la spiaggia si è svuotata e il popolo della notte non si è ancora riversato sul litorale.
Tranquillità e relax anche nell'altra spiaggia cagliaritana Calamosca riparata dal promontorio omomino.
Imperdibile una passeggiata al parco naturalistico regionale Molentargius - Le Saline. I sentieri ricavati tra vecchi canali e vasche del sale mostrano un ecosistema nel Mediterraneo inserito tra le zone protette dalla convenzione di Ramsar: Il sito si estende per 1600 ettari la sua unicità è la presenza di bacini di acqua dolce e salata e soprattutto la grande varietà di uccelli acquatici. Qui nidificano e sostano gli splendidi fenicotteri rosa che nelle sere d'estate offrono uno spettacolo unico sorvolando la città.
Isola al centro del mediterraneo luogo di scambi e commerci che hanno attraversato il tempo. La Sardegna conserva tratti peculiari e tradizionali mescolate a culture lontane. Cagliari il capoluogo è l'esempio perfetto tra identità a contaminazione.
La grande piazza Matteotti che si affaccia sul porto accoglie i visitatori che raggiungono la città per mare in treno o in bus. Ospita il palazzo liberty Bacaredda sede del Comune ed il punto di partenza della lunga passeggiata sotto i portici di via Roma dove si affacciano vetrine librerie bar con tavolini all'aperto.Siamo nel quartiere Marina qui da secoli si estendeva la citta romana Karel. I resti della Cagliari antica sono ben visibili sotto la chiesa di sant'Eulalia nella via omonima bell'esempio di archeologia urbana aperto al pubblico.
Il quartiere è ricchissimo di chiese medievali rinascimentali e barocche. Sant'Antonio, Santo Sepolcro, Sant'Agostino, Sant'Eulalia.
Di Santa Lucia demolita dai bombardamenti del 1943 ci sono oggi solo tracce di mura e fondamenta.
Se fino a qualche decennio fa la zona popolare abitata da pescatori e mercanti oggi il quartiere è stato riqualificato e reso in parte pedonale. Locali ristoranti bar circoli privati negozi di artigianato e abbigliamento fanno bella mostra di sé tra via Dettori, piazza Savona e via Cavour e le altre stradine della Marina.
E' il quartiere adatto anche per chi predilige sapori etnici.
Per i curiosi ci sono i piatti sardi rivisitati in chiave contemporanea.
Tappa culturale all'ex Art storico liceo di piazza Dettori che oggi accoglie associazioni e compagnie teatrali. Quasi ogni giorno ci sono laboratori mostre spettacoli.
Da qui è un passo i quartiere di Stampace che ospita la chiesetta di Sant'Efisio. Dalla città bassa che si affaccia sul mare si sale verso il Castello. E' il quartiere costruito dai Pisano in età medievale, arroccato su una collina alta 100 metri. Si può salire attraversando la scalinata del Bastione di Saint-Remy progettato a fine Otttocento la storia ha lasciato tracce preziose le due grandi torri di avvistamento dell'Elefante e di San Pancrazio da cui si gode una splendida vista sul Golfo degli Angeli.
In via Lamarmora ci sono botteghe di ceramisti antiquari e artigiani. Proprio sotto le architetture medievali di Castello si apre lo splendido giardino sotto le mura impreziosito da sculture e pietre sono del dell'artista Pinuccio Sciola e il quariere-giardino di Villanova
Il mare
Non può mancare una passeggiata al mare da Marina Piccola porticciolo turistico sovrastato dalla sella del diavolo fino al litorale di Quartu sant'Elena si stendono i nove chilometri dl Poetto di Cagliari detta anche spiaggia dei Centomila. Un arenile bianco un tempo molto più esteso di come appare ora. Con acque cristalline dalle temperature sempre miti che attirano cittadini e turisti in tutte le stagioni. La spiaggia è usata dai primi del Novecento e il suo lungomare oggi dopo un importante intervento di riqualificazione ospita piste ciclabili zone per lo sport giardini aree di sosta chioschi all'aperto in legno che danno ristoro ai bagnanti.
Per chi cerca il silenzio è d'obbligo un aperitivo serale quando la spiaggia si è svuotata e il popolo della notte non si è ancora riversato sul litorale.
Tranquillità e relax anche nell'altra spiaggia cagliaritana Calamosca riparata dal promontorio omomino.
Imperdibile una passeggiata al parco naturalistico regionale Molentargius - Le Saline. I sentieri ricavati tra vecchi canali e vasche del sale mostrano un ecosistema nel Mediterraneo inserito tra le zone protette dalla convenzione di Ramsar: Il sito si estende per 1600 ettari la sua unicità è la presenza di bacini di acqua dolce e salata e soprattutto la grande varietà di uccelli acquatici. Qui nidificano e sostano gli splendidi fenicotteri rosa che nelle sere d'estate offrono uno spettacolo unico sorvolando la città.
sabato 9 luglio 2016
riviera ligure - di Ponente
riviera ligure - di ponente
Una vacanza on the road con passeggiate in spiaggia o percorsi nell'entroterra dove possiamo incontrare i borghi più belli d'Italia. La provincia di Imperia offre tutto questo e qualcosa di più.
E' in fatti una meta perfetta per chi ama lo svago il relax e un po' di sana avventura farcita con Street food locale.
La pista ciclopedonale che collega San Lorenzo al Mare a Ospedaletti è un valido punto di partenza per gli sportivi. Se invece preferite l'auto vi suggeriamo di prendere l'uscita Ventimiglia dell'A10 e risalire la costa fino ad Imperia concedendovi qua e là qualche deviazione nell'entroterra.
Partendo dal confine con la Francia la prima tappa è quella dei Balzi Rossi un complesso di grotte con diversi reperti dell'età paleolitica conservati all'interno del museo Preistorico che fanno da cornice ad una spiaggetta esclusiva. Proseguendo lungo la costa si arriva a Bordighera vivace cittadina costiera meta d'elezione di pittori francesi tra il XIX e il XX secolo. Il suo nome è associato a quello di Claude Monet che la ritrasse in molti suoi dipinti. Passeggiando lungo la via Romana si trovano alcuni particolari immortalati nelle tele del pittore: Nell'entroterra sopravvivono piccoli villaggi come Vallebona e Soldano meta di buongustai alla ricerca dei sapori tipici della tradizione.
Prima di raggiungere san Remo è d'obbligo una pausa al sole nella spiaggia sassosa di Ospitaletti che si presenta come un lungo susseguirsi di insenature in cui si alternano tratti di spiaggia libera e aree attrezzate. Da questa località potete scegliere se proseguire in auto oppure optare per la bicicletta lungo il percorso ciclabile realizzato riqualificando il tracciato costiero della ferrovia Genova-Ventimiglia in tutto 24 km divisi in 5 tappe che collegano Ospitaletti a San Lorenzo.
Nota come la città dei fiori Sanremo è anche patria dei gamberi rossi una varietà molto saporita pescata solo nel Mar Ligure. Prima di lasciare il paese da non perdere la visita di Bussana vecchia. Semidistrutta durante il terremoto nel 1887 è stata ricostruita e trasformata in un borgo di artisti con botteghe artigiane e piccoli laboratori.
Un'altra località molto apprezzata per la sua spiaggia sabbiosa e il lungo mare ricco di bei locali è Arma di Taggia meta che offre relax ed escursioni naturalistiche. Come quella dell'oasi faunistica situata alla foce del torrente Argentina oppure quella più impegnativa nota come "il cammino del ghiaccio che da Taggia conduce alle niviere costruzioni in pietra usate nel novecento come serbatoio di raccolta della neve invernale per la produzione estiva di sorbetti e gelati. Sempre lungo la Valle Argentina si incontra Montaldo ligure dove si consiglia di assaggiare la frandura ricetta a base di patate protagonista dell'omonima festa di ferragosto.
Avvicinandoci a Imperia Pompeiana emerge come una terrazza sul mare con le sue borgate disposte lungo la strada che risale la collina. In questa zona si coltiva una delicata varietà di carciofi ideale da gustare crudo condito con un filo di olio extravergine di olive taggiasche.
Prima di raggiungere Imperia nella Cal Primo spicca Valloria trasformata da alcuni anni in una pinacoteca a cielo aperto con le sue oltre 100 porte dipinte da pittori di fama internazionale. Da non perdere in estate le tradizionali feste in cui è possibile gustare le specialità del posto come la trippa alla Vallorese lo Zemin (zuppa di legumi) e il tajain de buaschi (tipo di pasta). Ultima tappa è la Calle Arroscia nota per la sua cucina bianca povera di colori ma ricca di sapori e specialità tipiche come il Brusso di pecora Brigasca un formaggio morbido, le deliziose raviore di Montegrosso fagottini ripieni di erbe crude con olio extravergine di oliva e i bastardui tipiche lasagne impastate con erbe e condite con porri e noci.
Arrivati a Oneglia e a Imperia non lasciatevi sfuggire l'occasione di gustare le delizie dello Street food imperiese dalla gustosa piscalandrea una sorta di pizza condita con cipolle acciughe aglio e olive alla farinata onigliese a fase di farina di ceci insaporita con cipollotti freschi. L'anima più caratteristica della città è il mercato del pesce situato nel porto di Oneglia un luogo ricco di storia dove ogni giorno arriva il pesce freschissimo dai pescherecci.
A pochi chilometri dal confine con la Francia i giardini di Hanbury sono un trionfo di colori ed essenze dove l'incontro della macchia mediterranea con rare specie esotiche dà origine a una raccolta di oltre 7000 piante. Da non perdere sono i roseti del Giardino Giapponese. la Foresta Australiana gli Eucalyptus le Agavi e gli Ulivi secolari. Il periodo migliore per visitarli è la primavera oppure a settembre dopo le piogge. Tuttavia anche in piena estate la visita può essere molto istruttiva privilegiando il rispetto dei cicli vitali e riproduttivi delle piante all'aspetto estetico non deve stupire che porzioni di terreno non vengano sfalciate né che i frutti restino a maturare sugli alberi.
Sempre nell'entroterra di Ventimiglia ad Airole in Val Toja si celebra ogni anno dopo Ferragosto la Festa della Lavanda in cui è possibile assistere alla distillazione dell'essenza con gli antichi alambicchi. Non lontano da Bordighera meritano una visita Villa Mariani e il Giardino esotico Pallanca un orto botanico per piante grasse.
Il prodotto più rappresentativo delle regione è il basilico con cui viene prodotto il pesto alla genovese.
In origine la sua produzione era circoscritta al quartiere di Prà situato tra Pegli e Voltri mentre oggi si può trovare su tutto il territorio.
un'altra perla è l'oliva taggiasca di frutti ovoidali nero violacei di piccole dimensioni e dal profumo e sapore molto intensi. E' coltivata soprattutto nel territorio della provincia di Imperia e dalla sua spremitura si ottiene l'olio extravergine di oliva taggiasca. Armonico e delicato è capace di esaltare al meglio la tipicità della cucina ligure. E' infatti ottimo in salse e condimenti per esaltare il pesce azzurro e i gamberi rossi di Sanremo. Sui terrazzamenti a secco della provincia di Impera si producono tre varietà di fagioli quelli di Pigna, di Badalucco e di Conio. Nel ponente a Valleggia e a Civezza si coltivano le albicocche.
Quella di Valleggia caratterizzata dalle minute puntinature di colore rosso mattone cresce tra Varazze e Albenga mentre quella di Civezza è tigrata. Tra Varazze e Finale ligure cresce il Chinotto un sempreverde che fa frutti aromatici.
Infine la Piana di Albenga è la patria del carciofo spinoso violetto da mangiare crudo.
riviera ligure - di ponente
Una vacanza on the road con passeggiate in spiaggia o percorsi nell'entroterra dove possiamo incontrare i borghi più belli d'Italia. La provincia di Imperia offre tutto questo e qualcosa di più.
E' in fatti una meta perfetta per chi ama lo svago il relax e un po' di sana avventura farcita con Street food locale.
La pista ciclopedonale che collega San Lorenzo al Mare a Ospedaletti è un valido punto di partenza per gli sportivi. Se invece preferite l'auto vi suggeriamo di prendere l'uscita Ventimiglia dell'A10 e risalire la costa fino ad Imperia concedendovi qua e là qualche deviazione nell'entroterra.
Partendo dal confine con la Francia la prima tappa è quella dei Balzi Rossi un complesso di grotte con diversi reperti dell'età paleolitica conservati all'interno del museo Preistorico che fanno da cornice ad una spiaggetta esclusiva. Proseguendo lungo la costa si arriva a Bordighera vivace cittadina costiera meta d'elezione di pittori francesi tra il XIX e il XX secolo. Il suo nome è associato a quello di Claude Monet che la ritrasse in molti suoi dipinti. Passeggiando lungo la via Romana si trovano alcuni particolari immortalati nelle tele del pittore: Nell'entroterra sopravvivono piccoli villaggi come Vallebona e Soldano meta di buongustai alla ricerca dei sapori tipici della tradizione.
Prima di raggiungere san Remo è d'obbligo una pausa al sole nella spiaggia sassosa di Ospitaletti che si presenta come un lungo susseguirsi di insenature in cui si alternano tratti di spiaggia libera e aree attrezzate. Da questa località potete scegliere se proseguire in auto oppure optare per la bicicletta lungo il percorso ciclabile realizzato riqualificando il tracciato costiero della ferrovia Genova-Ventimiglia in tutto 24 km divisi in 5 tappe che collegano Ospitaletti a San Lorenzo.
Nota come la città dei fiori Sanremo è anche patria dei gamberi rossi una varietà molto saporita pescata solo nel Mar Ligure. Prima di lasciare il paese da non perdere la visita di Bussana vecchia. Semidistrutta durante il terremoto nel 1887 è stata ricostruita e trasformata in un borgo di artisti con botteghe artigiane e piccoli laboratori.
Un'altra località molto apprezzata per la sua spiaggia sabbiosa e il lungo mare ricco di bei locali è Arma di Taggia meta che offre relax ed escursioni naturalistiche. Come quella dell'oasi faunistica situata alla foce del torrente Argentina oppure quella più impegnativa nota come "il cammino del ghiaccio che da Taggia conduce alle niviere costruzioni in pietra usate nel novecento come serbatoio di raccolta della neve invernale per la produzione estiva di sorbetti e gelati. Sempre lungo la Valle Argentina si incontra Montaldo ligure dove si consiglia di assaggiare la frandura ricetta a base di patate protagonista dell'omonima festa di ferragosto.
Avvicinandoci a Imperia Pompeiana emerge come una terrazza sul mare con le sue borgate disposte lungo la strada che risale la collina. In questa zona si coltiva una delicata varietà di carciofi ideale da gustare crudo condito con un filo di olio extravergine di olive taggiasche.
Prima di raggiungere Imperia nella Cal Primo spicca Valloria trasformata da alcuni anni in una pinacoteca a cielo aperto con le sue oltre 100 porte dipinte da pittori di fama internazionale. Da non perdere in estate le tradizionali feste in cui è possibile gustare le specialità del posto come la trippa alla Vallorese lo Zemin (zuppa di legumi) e il tajain de buaschi (tipo di pasta). Ultima tappa è la Calle Arroscia nota per la sua cucina bianca povera di colori ma ricca di sapori e specialità tipiche come il Brusso di pecora Brigasca un formaggio morbido, le deliziose raviore di Montegrosso fagottini ripieni di erbe crude con olio extravergine di oliva e i bastardui tipiche lasagne impastate con erbe e condite con porri e noci.
Arrivati a Oneglia e a Imperia non lasciatevi sfuggire l'occasione di gustare le delizie dello Street food imperiese dalla gustosa piscalandrea una sorta di pizza condita con cipolle acciughe aglio e olive alla farinata onigliese a fase di farina di ceci insaporita con cipollotti freschi. L'anima più caratteristica della città è il mercato del pesce situato nel porto di Oneglia un luogo ricco di storia dove ogni giorno arriva il pesce freschissimo dai pescherecci.
La riviera dei fiori
Il tratto di costa che collega Andora- Capo Mele al confine con la Francia dopo Ventimiglia è noto come la riviera dei fiori e Sanremo è la sua "capitale" famosa in tutto il mondo come la città dei fiori, vanta parchi giardini fioriti in ogni stagione. IL Parco di Villa Ormond con le sue palme i cedri e altre piante esotiche è una vera oasi in cui la calura estiva non dà tregua.A pochi chilometri dal confine con la Francia i giardini di Hanbury sono un trionfo di colori ed essenze dove l'incontro della macchia mediterranea con rare specie esotiche dà origine a una raccolta di oltre 7000 piante. Da non perdere sono i roseti del Giardino Giapponese. la Foresta Australiana gli Eucalyptus le Agavi e gli Ulivi secolari. Il periodo migliore per visitarli è la primavera oppure a settembre dopo le piogge. Tuttavia anche in piena estate la visita può essere molto istruttiva privilegiando il rispetto dei cicli vitali e riproduttivi delle piante all'aspetto estetico non deve stupire che porzioni di terreno non vengano sfalciate né che i frutti restino a maturare sugli alberi.
Sempre nell'entroterra di Ventimiglia ad Airole in Val Toja si celebra ogni anno dopo Ferragosto la Festa della Lavanda in cui è possibile assistere alla distillazione dell'essenza con gli antichi alambicchi. Non lontano da Bordighera meritano una visita Villa Mariani e il Giardino esotico Pallanca un orto botanico per piante grasse.
Prodotti tipici
Il clima eccezionalmente mite ha trasformato questo angolo della Liguria in un bellissimo giardino e in un orto ricco di sapori e profumi unici.Il prodotto più rappresentativo delle regione è il basilico con cui viene prodotto il pesto alla genovese.
In origine la sua produzione era circoscritta al quartiere di Prà situato tra Pegli e Voltri mentre oggi si può trovare su tutto il territorio.
un'altra perla è l'oliva taggiasca di frutti ovoidali nero violacei di piccole dimensioni e dal profumo e sapore molto intensi. E' coltivata soprattutto nel territorio della provincia di Imperia e dalla sua spremitura si ottiene l'olio extravergine di oliva taggiasca. Armonico e delicato è capace di esaltare al meglio la tipicità della cucina ligure. E' infatti ottimo in salse e condimenti per esaltare il pesce azzurro e i gamberi rossi di Sanremo. Sui terrazzamenti a secco della provincia di Impera si producono tre varietà di fagioli quelli di Pigna, di Badalucco e di Conio. Nel ponente a Valleggia e a Civezza si coltivano le albicocche.
Quella di Valleggia caratterizzata dalle minute puntinature di colore rosso mattone cresce tra Varazze e Albenga mentre quella di Civezza è tigrata. Tra Varazze e Finale ligure cresce il Chinotto un sempreverde che fa frutti aromatici.
Infine la Piana di Albenga è la patria del carciofo spinoso violetto da mangiare crudo.
riviera ligure - di ponente
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