Agro Pontino
Spiagge, acque cristalline, siti archeologici, una tavola ricca di sapori. L'Agro Pontino è quel territorio un tempo paludoso poi bonificato che si estenda dalla provincia di Latina nel basso lazio spingendosi all'interno fin sotto i rilievi collinari.
Si parte da Anzio porto di confine della provincia di Roma dove nacque Nerone e che conserva i resti della villa di Nerone e il teatro romano.
A sud Sabaudia tra le più belle località balneari del Lazio con le sue lunghe dune sabbiose. Una specialità dell'Agro Pontino è l'olio extravergine di oliva fatto con l'oliva di Gaeta dove le olive venivano imbarcate.
Terracina è una graziosa cittadina balneare con lungomare e centro storico. In cima al monte Sant'Angelo si trova il tempio di Giove Anxur eredità dell'epoca romana.
Monte San Biagio è un borgo medievale che prima dell'unità d'Italia segnava il confine tra Stato Pontificio e Regno delle due Sicilie.
Fondi ospita il mercato ortofrutticolo più grande d'Italia la tappa obbligatoria per chi adora le mozzarelle e la ricotta di bufala
Intri un altro borgo con un maestoso castello sormontato dalla torre del Coccodrillo legata a un inquietante racconto sulla fine che facevano i prigionieri rinchiusi tra le mura.
Merita anche il museo del Brigantaggio fenomeno post unitario che in queste terre aveva come leader il brigante Frà Diavolo.
Sperlonga è un borgo splendido le case sono bianche vicine l'una all'altra i vicoli imbiancati di calce una piazzetta incantevole e due belvedere che di affacciano sulla spiaggia segnata in lontananza dalle grotte di Tiberio. Luogo di villeggiatura già amato dai romani Sperlonga custodisce gelosamente i resti della villa che Tiberio si fece costruire accanto a una grotta sulla spiaggia. I reperti sono esposti nel Museo Archeologico che ospita quattro mirabili gruppi marmorei il più imponente e Ulisse che acceca il ciclope Polifemo ma è notevole anche il gruppo della nave assalita da Scilla il mostro a sei teste.
Gaeta cittadina storica con una parte moderna sviluppata su un piccolo istmo. La spiaggia per le famiglie è Serapo quella per i più giovani Trecento Scalini.
E si capisce perché. Il paese è dominato dalla cosiddetta Montagna Spaccata per le profonde fenditure nella roccia scavate forse dai romani per aprire un passaggio stradale carrozzabile, ma una leggenda narra che si sarebbero aperte durante la crocifissione di Cristo.
a Gaeta vecchia ammiriamo i castelli angioino-aragonese in cima al promontorio sul mare d'epoca medioevale. Da non perdere anche la cattedrale di Santa Maria Assunta che conserva la cripta barocca e un campanile medievale tra i più belli d'Italia.
Ma dopo un tuffo nell'arte parliamo della tiella di Gaeta il tradizionale pasto dei pescatori una focaccia con ripieni variabili di pesce e verdure.
Formia dove fu ucciso Cicerone che aveva scelto questo tratto di costa come ritiro. A ricordarlo c'è il mausoleo a lui dedicato . A stuzzicare le papille gustative tante golosità il provolone di Recco dal gusto piccante e ricco .
martedì 26 settembre 2017
lunedì 28 agosto 2017
Isola d'Elba
Isola d'Elba
Una delle mete più belle d'Italia perché troviamo natura selvaggia gastronomia e cultura antica con enorme varietà di paesaggi e il bellissimo mare trasparente.
Molti paesi sono sui monti circondati da boschi.
L'Isola d'Elba grande 224 km quadrati offre una gran varietà di modi per vivere la vacanza con centinaia di km di costa e altrettanti di spiagge è ideale per chi ama il mare. Utilizzando vela kayak snorkeling che si può spingere fino ad osservare un relitto di una nave affondata nel 1972 oppure un altro relitto del I secolo.
Chi lo desidera può raggiungere con un gommone le calette tra l'Innamorata e Campo d'Aia.
Le spiagge sono panoramiche e spettacolari selvagge o attrezzate, soleggiate, con graniti di ortoclasio oppure miti e levigate dal mare.
Per chi ama la notte una spiaggia con bar e vita notturna.
Ottime possibilità di fare trekking montain bike ed
escursioni al passo del Somaro.
Cavoli è una bellissima spiaggia fine rilassante per godervi il riposo vicino a Marina di Campo il fondale qui è molto basso adatto a chi non sa nuotare bene e ai bambini.
Le spiagge di Lacona sono ideali per le famiglie e Biodola ideale per snorkeling e immersioni.
La spiaggia delle Ghiaie formata da ghiaia bianchissima all'interno di una riserva biologica marina. Poi la Padulella e quella di Sansone con fondali cristallini e sabbia bianchissima.
Baie rocciose e selvagge sono adatte a chi non ama la confusione Chessi, Patresi, Capo s.Andrea.
Moltissime sono le calette raggiungibili solo dal mare.
La sedia di Napoleone è uno scoglio secondo la leggenda Napoleone si sedeva per guardare la Corsica.
Da non perdere Seccheto e Fetovaia e la spiaggia di ciottoli neri delle Tombe.
Per chi ama la cultura Napoleone sbarcò sull'isola nel 1814 lasciando cimeli da visitare mobili stampe opere pittoriche quindi da vedere la Palazzina dei Mulini il Teatro dei Vigilanti e Villa San Martino e perché no anche La cassetta Drouot e il Santuario della Madonna del Monte.
Anche l'area archeologica di Linguella di Portoferraio è una zona da non perdere.
Con gli scavi dell'antica villa romana delle Grotte a picco sul mare.
Marciana un paese antico dall'aspetto medievale con una fortezza pisana.
La tradizione gastronomica è stata influenzata dal invasioni di tipo orientale e iberiche.
I piatti sono spesso profumati con menta e nepitella .
Bacche di mirto e ginepro si ritrovano in piatti di carne e pesce.
Famoso il Gurguglione uno stufato di verdure, e la cecina focaccia a base di farina di ceci.
Una delle mete più belle d'Italia perché troviamo natura selvaggia gastronomia e cultura antica con enorme varietà di paesaggi e il bellissimo mare trasparente.
Molti paesi sono sui monti circondati da boschi.
L'Isola d'Elba grande 224 km quadrati offre una gran varietà di modi per vivere la vacanza con centinaia di km di costa e altrettanti di spiagge è ideale per chi ama il mare. Utilizzando vela kayak snorkeling che si può spingere fino ad osservare un relitto di una nave affondata nel 1972 oppure un altro relitto del I secolo.
Chi lo desidera può raggiungere con un gommone le calette tra l'Innamorata e Campo d'Aia.
Le spiagge sono panoramiche e spettacolari selvagge o attrezzate, soleggiate, con graniti di ortoclasio oppure miti e levigate dal mare.
Per chi ama la notte una spiaggia con bar e vita notturna.
Ottime possibilità di fare trekking montain bike ed
escursioni al passo del Somaro.
Cavoli è una bellissima spiaggia fine rilassante per godervi il riposo vicino a Marina di Campo il fondale qui è molto basso adatto a chi non sa nuotare bene e ai bambini.
Le spiagge di Lacona sono ideali per le famiglie e Biodola ideale per snorkeling e immersioni.
La spiaggia delle Ghiaie formata da ghiaia bianchissima all'interno di una riserva biologica marina. Poi la Padulella e quella di Sansone con fondali cristallini e sabbia bianchissima.
Baie rocciose e selvagge sono adatte a chi non ama la confusione Chessi, Patresi, Capo s.Andrea.
Moltissime sono le calette raggiungibili solo dal mare.
La sedia di Napoleone è uno scoglio secondo la leggenda Napoleone si sedeva per guardare la Corsica.
Da non perdere Seccheto e Fetovaia e la spiaggia di ciottoli neri delle Tombe.
Per chi ama la cultura Napoleone sbarcò sull'isola nel 1814 lasciando cimeli da visitare mobili stampe opere pittoriche quindi da vedere la Palazzina dei Mulini il Teatro dei Vigilanti e Villa San Martino e perché no anche La cassetta Drouot e il Santuario della Madonna del Monte.
Anche l'area archeologica di Linguella di Portoferraio è una zona da non perdere.
Con gli scavi dell'antica villa romana delle Grotte a picco sul mare.
Marciana un paese antico dall'aspetto medievale con una fortezza pisana.
La tradizione gastronomica è stata influenzata dal invasioni di tipo orientale e iberiche.
I piatti sono spesso profumati con menta e nepitella .
Bacche di mirto e ginepro si ritrovano in piatti di carne e pesce.
Famoso il Gurguglione uno stufato di verdure, e la cecina focaccia a base di farina di ceci.
venerdì 26 maggio 2017
Gubbio
Gubbio
Gubbio gareggia con Assisi per il titolo di cittadina medievale più caratteristica dell'Umbria. Con una serie di viuzze tortuose e di tetti in terracotta, il suo fascino è aumentato dalle foreste degli Appennini. Fondata dagli umbri nel III secolo a.C. con il nome di Tota Ikuvina raggiunse il massimo splendore nel I secolo a.C. come colonia romana.
Quando nel II secolo divenne comune indipendente, Gubbio si era sviluppata fino alle pendici del monte Igino.
Dal 1387 al 1508 la città fu governata dai Montefeltro, conti di Urbino. Il duomo ha un soffitto con volta a botte i cui archi si piegano misticamente a rappresentare delle mani in preghiera.
Via dei Consoli conduce a palazzo del Bargello (XIII secolo) con la sua facciata in pietra che fu tempo sede centrale della polizia.
Sempre qui vi è la fontana dei Matti così chiamata perché secondo la tradizione chiunque compia tre giri attorno ad essa diventa pazzo.
Macabre leggende aleggiano attorno alle porte della Morte situate sia in via dei Consoli sia in altre zone della città. Un tempo si riteneva infatti fossero utilizzate come passaggio per il trasporto delle bare fuori dalle abitazioni e che una volta utilizzate venivano sigillate per sempre. Ora invece si pensa avessero solo uno scopo difensivo. Nella parte inferiore del paese si trova la Chiesa di San Francesco famosa per i 17 affreschi deteriorati che rappresentano la vita di Maria realizzate tra il 1408 e il 1413 da Nelli. Di fronte potete trovare il tiratoio un portico dove veniva messa ad asciugare la lana. A ovest ci sono i resti dell'anfiteatro di età romana (I secolo a.C.)
PALAZZO CONSOLI
L'attrattiva principale è il palazzo civico iniziato nel 1332 da Gattapone. Il salone dell'Arengo ospita il Museo civico noto per le tavole Eugubine sette lastre di bronzo dove è probabilmente incisa in caratteri etruschi e latini la tradusione fonetica di rituali e preghiere in antica lingua umbra e etrusca.
Al piano superiore la pinacoteca raccoglie opere di pittori locali.
PALAZZO DUCALE
Costruito da Francesco Giorgio Martini nel 1470 per la famiglia Montefeltro questo palazzo ricalca le forme di quello di Urbino. Presenta inoltre un cortile rinascimentale.
LA FESTA DEI CERI
la festa dei ceri si festeggia a Gubbio il 15 maggio di ogni anno e consiste nella corsa portando tre ceri con le statue di salt'Ubaldo San Giorgio e Sant'Antonio Abate. Una tradizione che è molto importante sia socialmente che culturalmente per i cittadini di Gubbio.
IL LUPO DI GUBBIO
La storia racconta che un giorno Francesco andò a Gubbio entrando nella città non vide nessuno.
Tutti i cittadini erano chiusi in casa per paura di un lupo molto feroce. Gli abitanti gli chiesero di aiutarli.
Andò nella foresta lo chiamò fratello lupo e gli disse che in nome di Dio non doveva più far male. E da quel giorno il lupo capì che non doveva più comportarsi così e diventò amico di tutti.
Gubbio gareggia con Assisi per il titolo di cittadina medievale più caratteristica dell'Umbria. Con una serie di viuzze tortuose e di tetti in terracotta, il suo fascino è aumentato dalle foreste degli Appennini. Fondata dagli umbri nel III secolo a.C. con il nome di Tota Ikuvina raggiunse il massimo splendore nel I secolo a.C. come colonia romana.
Quando nel II secolo divenne comune indipendente, Gubbio si era sviluppata fino alle pendici del monte Igino.
Dal 1387 al 1508 la città fu governata dai Montefeltro, conti di Urbino. Il duomo ha un soffitto con volta a botte i cui archi si piegano misticamente a rappresentare delle mani in preghiera.
Via dei Consoli conduce a palazzo del Bargello (XIII secolo) con la sua facciata in pietra che fu tempo sede centrale della polizia.
Sempre qui vi è la fontana dei Matti così chiamata perché secondo la tradizione chiunque compia tre giri attorno ad essa diventa pazzo.
Macabre leggende aleggiano attorno alle porte della Morte situate sia in via dei Consoli sia in altre zone della città. Un tempo si riteneva infatti fossero utilizzate come passaggio per il trasporto delle bare fuori dalle abitazioni e che una volta utilizzate venivano sigillate per sempre. Ora invece si pensa avessero solo uno scopo difensivo. Nella parte inferiore del paese si trova la Chiesa di San Francesco famosa per i 17 affreschi deteriorati che rappresentano la vita di Maria realizzate tra il 1408 e il 1413 da Nelli. Di fronte potete trovare il tiratoio un portico dove veniva messa ad asciugare la lana. A ovest ci sono i resti dell'anfiteatro di età romana (I secolo a.C.)
PALAZZO CONSOLI
L'attrattiva principale è il palazzo civico iniziato nel 1332 da Gattapone. Il salone dell'Arengo ospita il Museo civico noto per le tavole Eugubine sette lastre di bronzo dove è probabilmente incisa in caratteri etruschi e latini la tradusione fonetica di rituali e preghiere in antica lingua umbra e etrusca.
Al piano superiore la pinacoteca raccoglie opere di pittori locali.
PALAZZO DUCALE
Costruito da Francesco Giorgio Martini nel 1470 per la famiglia Montefeltro questo palazzo ricalca le forme di quello di Urbino. Presenta inoltre un cortile rinascimentale.
LA FESTA DEI CERI
la festa dei ceri si festeggia a Gubbio il 15 maggio di ogni anno e consiste nella corsa portando tre ceri con le statue di salt'Ubaldo San Giorgio e Sant'Antonio Abate. Una tradizione che è molto importante sia socialmente che culturalmente per i cittadini di Gubbio.
IL LUPO DI GUBBIO
La storia racconta che un giorno Francesco andò a Gubbio entrando nella città non vide nessuno.
Tutti i cittadini erano chiusi in casa per paura di un lupo molto feroce. Gli abitanti gli chiesero di aiutarli.
Andò nella foresta lo chiamò fratello lupo e gli disse che in nome di Dio non doveva più far male. E da quel giorno il lupo capì che non doveva più comportarsi così e diventò amico di tutti.
lunedì 27 marzo 2017
Palermo
Palermo
Adagiata ai piedi del Monte Pellegrino in fondo a un golfo con il monte Alfano a est Palermo giace in un anfiteatro naturale chiamato Conca d'Oro. Alle spalle del porto di Cala il paesaggio è incantevole e la città dell'atmosfera in parte orientale in parte europea non è uguale splendidi viali edifici e in diversi stili architettonici dall'arabo al Barocco all'Art Nouveau fanno di questa città un'interessante meta turistica.
San Giovanni degli Eremiti questa chiesa normanna sconsacrata che riflette la tradizione architettonica islamica con cupole a bulbo archi ogivali e finestre filigranate viene costruita sul terreno di una moschea. Dietro la chiesa la moschea un chiostro in rovine di un monastero del XIII secolo racchiude un grazioso giardino.
Palazzo Reale detto anche Palazzo dei Normanni questo difficile stato il centro del potere sin dai giorni del dominio bizantino, ora è sede della Regione Sicilia. Il nucleo dell'edificio attuale fu costruito dagli arabi ma dopo la conquista normanna della città allargato abbellito. Visitate i lussuosi appartamenti reali in particolare la sala di Ruggero splendida Cappella Palatina. Costruita da Ruggero II questa incredibile cappella fonde elementi di stili diversi il bizantino l'islamico e normanno. È ricca di mosaici intarsi marmorei con oro pietre vetro. Adiacente il palazzo El eccentrica Porta Nuova
Gesù nel quartiere Albergheria devastato dalle bombe vicino al animato mercato di piazza Ballarò sorge questa importante chiesa barocca 1500- 1633. Conosciuta anche come la Chiesa e la Casa Professa, ha un interno che costituisce un'eccellente esempio dell'abilità degli artigiani siciliani nella lavorazione del marmo. Nell'antica chiesa gesuita della Sicilia viene restaurata dopo i danni della seconda guerra mondiale.
Duomo fondato nel 1194 dall' arcivescovo di Palermo e l'uomo presenta diversi stili architettonici. L'esterno mostra lo sviluppo dello stile gotico dal XIII al XIV secolo il porticino Sud 1453 è un capolavoro dello stile catalano, mentre all'estremità dell'abside si ammira una decorazione policroma a intarsio. La cupola del XVIII secolo modificato nel corso dei secoli l'interno conserva le tombe dei re di Sicilia. all'interno di un recinto presso il portico sud si trovano i resti dell'imperatore Federico II della moglie Costanza d'Aragona della madre Costanza, figlia di Ruggero II q E del padre Enrico VI. Il tesoro conserva il diadema imperiale di Costanza d'Aragona delXII secolo, rimosso dalla sua tomba nel XVIII secolo.
Santa Caterina iniziata nel 1566 questa chiesa unica nel suo genere presenta al suo interno molte decorazioni risalenti al XVII e XVIII secolo. Felice esempio di barocco palermitano e ricca di colori sculture e intarsi marmorei. Gli affreschi del soffitto XVIII secolo sono di Filippo Randazzo nella navata e di Vito D'Anna nella cupola. La chiesa c'è anche Giada da piazza Pretoria dominata dalla fontana Pretorio in stile manierista e resta nel 1544
La Martorana chiamata anche Santa Maria dell'Ammiraglio questa chiesa fu eretta attorno al 1140 da Giorgio di Antiochia ammiraglio di Ruggero II e cristiano greco ortodosso. Il disegno si rifà alle tradizioni normanne e islamiche, mentre i mosaici sono gli artigiani i greci. Nella navata orientale il re Ruggero riceve da Cristo il diadema imperiale, mentre in quella occidentale è ritratto Giorgio di Antiochia. Nel vicino convento fondato da Eloisa Martorana nel 1193 si raduno al Parlamento siciliano 1995 e decise alla vigilia dei Vespri siciliani di cedere la corona Federico d'Aragona. La chiesa fu donata al convento nel 1433.
Monreale decorata con la splendida vista sulla Conca d'Oro la Cattedrale di Monreale è una delle più grandi opere Normanni in Sicilia fondata nel 1172 del re normanno Guglielmo II fu donata monastero dell'ordine Benedettino. All'interno della cattedrale di splendidi mosaici o opera di artisti siciliani e Bizantini ispirazione di un re che voleva rivaleggiare con l'arcivescovo di Palermo. La cattedrale fufu adibita anche a tomba reale.
Adagiata ai piedi del Monte Pellegrino in fondo a un golfo con il monte Alfano a est Palermo giace in un anfiteatro naturale chiamato Conca d'Oro. Alle spalle del porto di Cala il paesaggio è incantevole e la città dell'atmosfera in parte orientale in parte europea non è uguale splendidi viali edifici e in diversi stili architettonici dall'arabo al Barocco all'Art Nouveau fanno di questa città un'interessante meta turistica.
San Giovanni degli Eremiti questa chiesa normanna sconsacrata che riflette la tradizione architettonica islamica con cupole a bulbo archi ogivali e finestre filigranate viene costruita sul terreno di una moschea. Dietro la chiesa la moschea un chiostro in rovine di un monastero del XIII secolo racchiude un grazioso giardino.
Palazzo Reale detto anche Palazzo dei Normanni questo difficile stato il centro del potere sin dai giorni del dominio bizantino, ora è sede della Regione Sicilia. Il nucleo dell'edificio attuale fu costruito dagli arabi ma dopo la conquista normanna della città allargato abbellito. Visitate i lussuosi appartamenti reali in particolare la sala di Ruggero splendida Cappella Palatina. Costruita da Ruggero II questa incredibile cappella fonde elementi di stili diversi il bizantino l'islamico e normanno. È ricca di mosaici intarsi marmorei con oro pietre vetro. Adiacente il palazzo El eccentrica Porta Nuova
Gesù nel quartiere Albergheria devastato dalle bombe vicino al animato mercato di piazza Ballarò sorge questa importante chiesa barocca 1500- 1633. Conosciuta anche come la Chiesa e la Casa Professa, ha un interno che costituisce un'eccellente esempio dell'abilità degli artigiani siciliani nella lavorazione del marmo. Nell'antica chiesa gesuita della Sicilia viene restaurata dopo i danni della seconda guerra mondiale.
Duomo fondato nel 1194 dall' arcivescovo di Palermo e l'uomo presenta diversi stili architettonici. L'esterno mostra lo sviluppo dello stile gotico dal XIII al XIV secolo il porticino Sud 1453 è un capolavoro dello stile catalano, mentre all'estremità dell'abside si ammira una decorazione policroma a intarsio. La cupola del XVIII secolo modificato nel corso dei secoli l'interno conserva le tombe dei re di Sicilia. all'interno di un recinto presso il portico sud si trovano i resti dell'imperatore Federico II della moglie Costanza d'Aragona della madre Costanza, figlia di Ruggero II q E del padre Enrico VI. Il tesoro conserva il diadema imperiale di Costanza d'Aragona delXII secolo, rimosso dalla sua tomba nel XVIII secolo.
Santa Caterina iniziata nel 1566 questa chiesa unica nel suo genere presenta al suo interno molte decorazioni risalenti al XVII e XVIII secolo. Felice esempio di barocco palermitano e ricca di colori sculture e intarsi marmorei. Gli affreschi del soffitto XVIII secolo sono di Filippo Randazzo nella navata e di Vito D'Anna nella cupola. La chiesa c'è anche Giada da piazza Pretoria dominata dalla fontana Pretorio in stile manierista e resta nel 1544
La Martorana chiamata anche Santa Maria dell'Ammiraglio questa chiesa fu eretta attorno al 1140 da Giorgio di Antiochia ammiraglio di Ruggero II e cristiano greco ortodosso. Il disegno si rifà alle tradizioni normanne e islamiche, mentre i mosaici sono gli artigiani i greci. Nella navata orientale il re Ruggero riceve da Cristo il diadema imperiale, mentre in quella occidentale è ritratto Giorgio di Antiochia. Nel vicino convento fondato da Eloisa Martorana nel 1193 si raduno al Parlamento siciliano 1995 e decise alla vigilia dei Vespri siciliani di cedere la corona Federico d'Aragona. La chiesa fu donata al convento nel 1433.
Monreale decorata con la splendida vista sulla Conca d'Oro la Cattedrale di Monreale è una delle più grandi opere Normanni in Sicilia fondata nel 1172 del re normanno Guglielmo II fu donata monastero dell'ordine Benedettino. All'interno della cattedrale di splendidi mosaici o opera di artisti siciliani e Bizantini ispirazione di un re che voleva rivaleggiare con l'arcivescovo di Palermo. La cattedrale fufu adibita anche a tomba reale.
Sicilia
Sicilia
Crocevia del mediterraneo situata tra l'Europa e l'Africa è contraddistinta da caratteristiche molto peculiari, Sicilia ha assistito al fiorire di moltissime civiltà del mondo antico. IVA riconquistato rilasciavano di volta in volta su questa terra non ricorre retaggio culturale che, con il passare dei secoli, ha dato vita ad un'intrigante miscela di lingue, di abitudini, di tradizioni culinarie, artistiche, e soprattutto architettoniche.
Zoom e che durante il sesto e quinto secolo avanti Cristo le città greche della Sicilia non fossero molto differenti da te nei. Le loro rovine sono infatti tra le più spettacolari del mondo greco antico. Io domani giunsero sull'isola nel III secolo avanti Cristo e furono poi seguiti dai vandali degli Ostrogoti dai Bizantini. Non sono rimaste molte testimonianze tangibili nell'epoca della conquista araba anche se la boccera di Palermo è più un souk che un mercato.
Epoca normanna iniziata nel 1060 vide il raggiungimento di brillanti successi artistici come l'edificazione della Cattedrale di Monreale e Cefalù, mentre l'eclettismo dell'architettura di quel periodo è esemplificata al meglio della chiesa dei Santi Pietro e Paolo fuori Taormina.
Il barocco siciliano del XVII XVIII secolo del tutto particolare. I palazzi e le chiese di Palermo quasi riflettendo il complesso rituale di cofrte dei viceré spagnoli mostrano un'eleganza una ricchezza stravagante.
A Noto Ragusa Modica Siracusa e Catania gli edifici sono strumento espressivo dell'amore siciliano per la decorazione, essa stessa è un retaggio della presenza islamica sull'isola. Lo stile è un'espressione della natura dei siciliani, con sfarzo è magnifico e talora
Estremo. Le tracce del passato in Sicilia sono visibili ovunque. Il fatto che si tratti di un'isola reso più solido e lascito dei vari conquistatori. Si dice che oggi ci sia meno San Vitaliano nelle vene siciliane di quello che dice greco arabo-normanno spagnolo francese. La risultante mescolanza ha dato origine una terra del tutto particolare di venuta oggi anche un importante centro turistico
L'estesa la fascia costiera della Sicilia ricca di spiagge stupende soprattutto a Taormina è lungo il Golfo di Castellammare perso Capo San Vito zona che rientra nell'ambito di un enorme Riviera naturale. Il paesaggio dell'Interno e varie caratterizzato da città collinari pianure costellate da catene montuose ricchi di flora e fauna. Il Monte Etna è un vulcano attivo e qui fiumi di lava nel corso dei secoli hanno reso il terreno estremamente fertile consentendo la crescita di noci alberi di agrumi e vigne
Crocevia del mediterraneo situata tra l'Europa e l'Africa è contraddistinta da caratteristiche molto peculiari, Sicilia ha assistito al fiorire di moltissime civiltà del mondo antico. IVA riconquistato rilasciavano di volta in volta su questa terra non ricorre retaggio culturale che, con il passare dei secoli, ha dato vita ad un'intrigante miscela di lingue, di abitudini, di tradizioni culinarie, artistiche, e soprattutto architettoniche.
Zoom e che durante il sesto e quinto secolo avanti Cristo le città greche della Sicilia non fossero molto differenti da te nei. Le loro rovine sono infatti tra le più spettacolari del mondo greco antico. Io domani giunsero sull'isola nel III secolo avanti Cristo e furono poi seguiti dai vandali degli Ostrogoti dai Bizantini. Non sono rimaste molte testimonianze tangibili nell'epoca della conquista araba anche se la boccera di Palermo è più un souk che un mercato.
Epoca normanna iniziata nel 1060 vide il raggiungimento di brillanti successi artistici come l'edificazione della Cattedrale di Monreale e Cefalù, mentre l'eclettismo dell'architettura di quel periodo è esemplificata al meglio della chiesa dei Santi Pietro e Paolo fuori Taormina.
Il barocco siciliano del XVII XVIII secolo del tutto particolare. I palazzi e le chiese di Palermo quasi riflettendo il complesso rituale di cofrte dei viceré spagnoli mostrano un'eleganza una ricchezza stravagante.
A Noto Ragusa Modica Siracusa e Catania gli edifici sono strumento espressivo dell'amore siciliano per la decorazione, essa stessa è un retaggio della presenza islamica sull'isola. Lo stile è un'espressione della natura dei siciliani, con sfarzo è magnifico e talora
Estremo. Le tracce del passato in Sicilia sono visibili ovunque. Il fatto che si tratti di un'isola reso più solido e lascito dei vari conquistatori. Si dice che oggi ci sia meno San Vitaliano nelle vene siciliane di quello che dice greco arabo-normanno spagnolo francese. La risultante mescolanza ha dato origine una terra del tutto particolare di venuta oggi anche un importante centro turistico
L'estesa la fascia costiera della Sicilia ricca di spiagge stupende soprattutto a Taormina è lungo il Golfo di Castellammare perso Capo San Vito zona che rientra nell'ambito di un enorme Riviera naturale. Il paesaggio dell'Interno e varie caratterizzato da città collinari pianure costellate da catene montuose ricchi di flora e fauna. Il Monte Etna è un vulcano attivo e qui fiumi di lava nel corso dei secoli hanno reso il terreno estremamente fertile consentendo la crescita di noci alberi di agrumi e vigne
mercoledì 11 gennaio 2017
Napoli - una città spettacolare
Napoli - una città spettacolare
Napoli capoluogo della Campania è una delle poche città europee dell'antichità che non è mai completamente scomparsa. Fondata dai greci è stata arricchita e ampliata dai romani. Nei secoli successivi è stata preda ambita di invasori stranieri imperialisti.
Napoli la terza metropoli italiana dopo Milano e Roma e il più grande centro urbano del mezzogiorno è oggi una città caotica ma spettacolare.
Affacciata sul celebre golfo omonimo si estende nella fertile piana campana e occupa alture e conche derivanti da antichi crateri vulcanici.
Con il Vesuvio a lato e le isole di Capri Ischia e Procida di fronte offre incantevoli panorami.
Pompei e Ercolano all'ombra del vulcano che le ha distrutte contengono le più eloquenti rovine dell'era romana in Italia. Per secoli Napoli ha dominato il sud Italia.
La storia antica della Campania è collegata agli etruschi e ai greci dei quali si trovano grandiose rovine a Paestum. Durante il dominio romano Napoli godette di un periodo di grande prosperità di cui sono rimaste testimonianze archeologiche a Benevento e a Santa Maria Capua Vetere.
I dintorni di Napoli con le ricche pianure ben coltivate sono offuscati dalla straordinaria bellezza della Costiera Amalfitana e dalla costa del Cilento. Nell'interno montagnoso remoto o poco visitato si trovano piccole città fondate dai greci e ampliate dai romani spesso abbandonate durante le epidemie di malaria e attacchi saraceni.
Il compatto centro di Napoli ricco di palazzi chiese conventi e monasteri si stringe intorno a poche vie. Da piazza del Plebiscito via Toledo detta anche via Roma si snoda a nord verso piazza Dante.
A este la stretta via del Tribunale e via San Biagio dei Librai penetrano il rumoroso centro storico della città Spaccanapoli.
Il rione di Santa Lucia è situato a sud del Palazzo Reale mentre a ovest si trovano il porto di Mergellina e il quartiere del Vomero che guarda la città
Visitando i nord est di Napoli si trova parte del patrimonio artistico cittadino compreso il Museo archeologico nazionale con i suoi tesori romani provenienti da Pompei e Ercolano. i palazzi mostrano una grande varietà di stili del gotico-francese del duomo rinascimentale-fiorentino di Porta Capuana.
SAN GIOVANNI A CARBONARA
In seguito a danni subiti nel 1943 la chiesa di San Giovanni a Carbonara è rimasta per molto tempo chiuso in uno stato di completo abbandono.
Restaurata con successo è stata riaperta. All'interno vi sono gloriosi monumenti medievali e rinascimentali come la tomba di Ladislao, di Marco e Andrea di Firenze dietro l'altare maggiore.
Costruita per ospitare il corpo del re Ladislao di Napoli che ampliò la chiesa.
la tomba è una composizione di statue e archi su tre piani sormontati da una figura equestre.
PORTA CAPUANA E CASTEL CAPUANO
Tra le torri aragonesi affacciata su un vivace mercato si trova una rara opera meridionale in stile fiorentino-rinascimentale.
Creata da Giuliano da Maiano Porta Capuana è uno dei migliori esempi di porta rinascimentale.
Il vicino Castel Cpaunao inizianto dal re Guglielmo I e completato da Federico II fu usato come palazzo reale fino al 1540 quando divenne sede del tribunale ora palazzo di Giustizia.
DUOMO
Costruito tra il 1294 e il 1323 il duomo di San Gennaro si trova dietro una facciata del XIX secolo. La navata presenta antiche colonne e un insieme di monumenti ai sovrani del passato oltre ai dipinti del Lanfranco e di Domenichino.
Il duomo contiene le spoglie del santo patrono di Napoli martirizzato nel 305 d.C. La cappella di San Gennaro riccamente decorata custodisce il busto reliquiario del santo e le ampolle con il suo snague che si scioglie tre volte all'anno. Secondo la tradizione se i miracolo non si compie è presagio di sfortuna per la citta.
la cappella Carafa capolavoro rinascimentale costruita tra il 1497 e il 1506 contiene la tomba del santo.
MONTE DELLA MISERICORDIA
La chiesa ottagonale del XVII secolo appartenente a questo ente di carità contiene le sette opere di Misericordia del Caravaggio. Nella galleria d'arte si trova un'importante collezione di dipinti tra i quali opere di Luca Giordano e Mattia Preti.
CAPPELLA DI SAN SEVERO
Piccola cappella del XVI secolo è il sepolcro dei principi di Sansevero. Il simbolismo cristiano e quello massone conferiscono un carattere particolare alla cappella che contiene notevoli sculture.
SAN LORENZO MAGGIORE
Chiesa in gran parte francescana del XIC secolo fu costruita durante il regno di Roberto il Saggio d'Angiò. Si dice che Giovanni Boccaccio abbia creato i personaggio di Fiammetta ispirandosi a Maria figlia del re Roberto che vide qui nella notte di Pasqua del 1334.
E' uno dei pochi edifici gotici a Napoli. La navata e l'abside con il deambulatorio conservano la magnificenza del tempo.
SAN GREGORIO ARMENO
Le suore benedettine sono ancora presenti in questa chiesa. Il convento annesso si guadagnò la fama di lussuoso in quanto le suore appartenenti a famiglie nobili continuano a condurre anche qui una vita agiata. L'interno barocco contiene affreschi di Luca Giordano.
MUSEO FILANGIERI
Il rinascimentale palazzo Cuomo ospita il Museo Filangieri. Fondata nel 1881 la collezione originale del museo raccolta la principe Gaetano Filangieri fu distrutta durante la seconda Guerra mondiale.
La nuova collezione contiene oggetti vari ed interessanti come porcellane ricami manoscritti armi italiano ricami e porcellane .
Napoli capoluogo della Campania è una delle poche città europee dell'antichità che non è mai completamente scomparsa. Fondata dai greci è stata arricchita e ampliata dai romani. Nei secoli successivi è stata preda ambita di invasori stranieri imperialisti.
Napoli la terza metropoli italiana dopo Milano e Roma e il più grande centro urbano del mezzogiorno è oggi una città caotica ma spettacolare.
Affacciata sul celebre golfo omonimo si estende nella fertile piana campana e occupa alture e conche derivanti da antichi crateri vulcanici.
Con il Vesuvio a lato e le isole di Capri Ischia e Procida di fronte offre incantevoli panorami.
Pompei e Ercolano all'ombra del vulcano che le ha distrutte contengono le più eloquenti rovine dell'era romana in Italia. Per secoli Napoli ha dominato il sud Italia.
La storia antica della Campania è collegata agli etruschi e ai greci dei quali si trovano grandiose rovine a Paestum. Durante il dominio romano Napoli godette di un periodo di grande prosperità di cui sono rimaste testimonianze archeologiche a Benevento e a Santa Maria Capua Vetere.
I dintorni di Napoli con le ricche pianure ben coltivate sono offuscati dalla straordinaria bellezza della Costiera Amalfitana e dalla costa del Cilento. Nell'interno montagnoso remoto o poco visitato si trovano piccole città fondate dai greci e ampliate dai romani spesso abbandonate durante le epidemie di malaria e attacchi saraceni.
Il compatto centro di Napoli ricco di palazzi chiese conventi e monasteri si stringe intorno a poche vie. Da piazza del Plebiscito via Toledo detta anche via Roma si snoda a nord verso piazza Dante.
A este la stretta via del Tribunale e via San Biagio dei Librai penetrano il rumoroso centro storico della città Spaccanapoli.
Il rione di Santa Lucia è situato a sud del Palazzo Reale mentre a ovest si trovano il porto di Mergellina e il quartiere del Vomero che guarda la città
Visitando i nord est di Napoli si trova parte del patrimonio artistico cittadino compreso il Museo archeologico nazionale con i suoi tesori romani provenienti da Pompei e Ercolano. i palazzi mostrano una grande varietà di stili del gotico-francese del duomo rinascimentale-fiorentino di Porta Capuana.
SAN GIOVANNI A CARBONARA
In seguito a danni subiti nel 1943 la chiesa di San Giovanni a Carbonara è rimasta per molto tempo chiuso in uno stato di completo abbandono.
Restaurata con successo è stata riaperta. All'interno vi sono gloriosi monumenti medievali e rinascimentali come la tomba di Ladislao, di Marco e Andrea di Firenze dietro l'altare maggiore.
Costruita per ospitare il corpo del re Ladislao di Napoli che ampliò la chiesa.
la tomba è una composizione di statue e archi su tre piani sormontati da una figura equestre.
PORTA CAPUANA E CASTEL CAPUANO
Tra le torri aragonesi affacciata su un vivace mercato si trova una rara opera meridionale in stile fiorentino-rinascimentale.
Creata da Giuliano da Maiano Porta Capuana è uno dei migliori esempi di porta rinascimentale.
Il vicino Castel Cpaunao inizianto dal re Guglielmo I e completato da Federico II fu usato come palazzo reale fino al 1540 quando divenne sede del tribunale ora palazzo di Giustizia.
DUOMO
Costruito tra il 1294 e il 1323 il duomo di San Gennaro si trova dietro una facciata del XIX secolo. La navata presenta antiche colonne e un insieme di monumenti ai sovrani del passato oltre ai dipinti del Lanfranco e di Domenichino.
Il duomo contiene le spoglie del santo patrono di Napoli martirizzato nel 305 d.C. La cappella di San Gennaro riccamente decorata custodisce il busto reliquiario del santo e le ampolle con il suo snague che si scioglie tre volte all'anno. Secondo la tradizione se i miracolo non si compie è presagio di sfortuna per la citta.
la cappella Carafa capolavoro rinascimentale costruita tra il 1497 e il 1506 contiene la tomba del santo.
MONTE DELLA MISERICORDIA
La chiesa ottagonale del XVII secolo appartenente a questo ente di carità contiene le sette opere di Misericordia del Caravaggio. Nella galleria d'arte si trova un'importante collezione di dipinti tra i quali opere di Luca Giordano e Mattia Preti.
CAPPELLA DI SAN SEVERO
Piccola cappella del XVI secolo è il sepolcro dei principi di Sansevero. Il simbolismo cristiano e quello massone conferiscono un carattere particolare alla cappella che contiene notevoli sculture.
SAN LORENZO MAGGIORE
Chiesa in gran parte francescana del XIC secolo fu costruita durante il regno di Roberto il Saggio d'Angiò. Si dice che Giovanni Boccaccio abbia creato i personaggio di Fiammetta ispirandosi a Maria figlia del re Roberto che vide qui nella notte di Pasqua del 1334.
E' uno dei pochi edifici gotici a Napoli. La navata e l'abside con il deambulatorio conservano la magnificenza del tempo.
SAN GREGORIO ARMENO
Le suore benedettine sono ancora presenti in questa chiesa. Il convento annesso si guadagnò la fama di lussuoso in quanto le suore appartenenti a famiglie nobili continuano a condurre anche qui una vita agiata. L'interno barocco contiene affreschi di Luca Giordano.
MUSEO FILANGIERI
Il rinascimentale palazzo Cuomo ospita il Museo Filangieri. Fondata nel 1881 la collezione originale del museo raccolta la principe Gaetano Filangieri fu distrutta durante la seconda Guerra mondiale.
La nuova collezione contiene oggetti vari ed interessanti come porcellane ricami manoscritti armi italiano ricami e porcellane .
martedì 8 novembre 2016
Cagliari - Sardegna
Cagliari - Sardegna
Siamo nel quartiere Marina qui da secoli si estendeva la citta romana Karel. I resti della Cagliari antica sono ben visibili sotto la chiesa di sant'Eulalia nella via omonima bell'esempio di archeologia urbana aperto al pubblico.
Il quartiere è ricchissimo di chiese medievali rinascimentali e barocche. Sant'Antonio, Santo Sepolcro, Sant'Agostino, Sant'Eulalia.
Di Santa Lucia demolita dai bombardamenti del 1943 ci sono oggi solo tracce di mura e fondamenta.
Se fino a qualche decennio fa la zona popolare abitata da pescatori e mercanti oggi il quartiere è stato riqualificato e reso in parte pedonale. Locali ristoranti bar circoli privati negozi di artigianato e abbigliamento fanno bella mostra di sé tra via Dettori, piazza Savona e via Cavour e le altre stradine della Marina.
E' il quartiere adatto anche per chi predilige sapori etnici.
Per i curiosi ci sono i piatti sardi rivisitati in chiave contemporanea.
Tappa culturale all'ex Art storico liceo di piazza Dettori che oggi accoglie associazioni e compagnie teatrali. Quasi ogni giorno ci sono laboratori mostre spettacoli.
Da qui è un passo i quartiere di Stampace che ospita la chiesetta di Sant'Efisio. Dalla città bassa che si affaccia sul mare si sale verso il Castello. E' il quartiere costruito dai Pisano in età medievale, arroccato su una collina alta 100 metri. Si può salire attraversando la scalinata del Bastione di Saint-Remy progettato a fine Otttocento la storia ha lasciato tracce preziose le due grandi torri di avvistamento dell'Elefante e di San Pancrazio da cui si gode una splendida vista sul Golfo degli Angeli.
In via Lamarmora ci sono botteghe di ceramisti antiquari e artigiani. Proprio sotto le architetture medievali di Castello si apre lo splendido giardino sotto le mura impreziosito da sculture e pietre sono del dell'artista Pinuccio Sciola e il quariere-giardino di Villanova
Il mare
Non può mancare una passeggiata al mare da Marina Piccola porticciolo turistico sovrastato dalla sella del diavolo fino al litorale di Quartu sant'Elena si stendono i nove chilometri dl Poetto di Cagliari detta anche spiaggia dei Centomila. Un arenile bianco un tempo molto più esteso di come appare ora. Con acque cristalline dalle temperature sempre miti che attirano cittadini e turisti in tutte le stagioni. La spiaggia è usata dai primi del Novecento e il suo lungomare oggi dopo un importante intervento di riqualificazione ospita piste ciclabili zone per lo sport giardini aree di sosta chioschi all'aperto in legno che danno ristoro ai bagnanti.
Per chi cerca il silenzio è d'obbligo un aperitivo serale quando la spiaggia si è svuotata e il popolo della notte non si è ancora riversato sul litorale.
Tranquillità e relax anche nell'altra spiaggia cagliaritana Calamosca riparata dal promontorio omomino.
Imperdibile una passeggiata al parco naturalistico regionale Molentargius - Le Saline. I sentieri ricavati tra vecchi canali e vasche del sale mostrano un ecosistema nel Mediterraneo inserito tra le zone protette dalla convenzione di Ramsar: Il sito si estende per 1600 ettari la sua unicità è la presenza di bacini di acqua dolce e salata e soprattutto la grande varietà di uccelli acquatici. Qui nidificano e sostano gli splendidi fenicotteri rosa che nelle sere d'estate offrono uno spettacolo unico sorvolando la città.
Isola al centro del mediterraneo luogo di scambi e commerci che hanno attraversato il tempo. La Sardegna conserva tratti peculiari e tradizionali mescolate a culture lontane. Cagliari il capoluogo è l'esempio perfetto tra identità a contaminazione.
La grande piazza Matteotti che si affaccia sul porto accoglie i visitatori che raggiungono la città per mare in treno o in bus. Ospita il palazzo liberty Bacaredda sede del Comune ed il punto di partenza della lunga passeggiata sotto i portici di via Roma dove si affacciano vetrine librerie bar con tavolini all'aperto.Siamo nel quartiere Marina qui da secoli si estendeva la citta romana Karel. I resti della Cagliari antica sono ben visibili sotto la chiesa di sant'Eulalia nella via omonima bell'esempio di archeologia urbana aperto al pubblico.
Il quartiere è ricchissimo di chiese medievali rinascimentali e barocche. Sant'Antonio, Santo Sepolcro, Sant'Agostino, Sant'Eulalia.
Di Santa Lucia demolita dai bombardamenti del 1943 ci sono oggi solo tracce di mura e fondamenta.
Se fino a qualche decennio fa la zona popolare abitata da pescatori e mercanti oggi il quartiere è stato riqualificato e reso in parte pedonale. Locali ristoranti bar circoli privati negozi di artigianato e abbigliamento fanno bella mostra di sé tra via Dettori, piazza Savona e via Cavour e le altre stradine della Marina.
E' il quartiere adatto anche per chi predilige sapori etnici.
Per i curiosi ci sono i piatti sardi rivisitati in chiave contemporanea.
Tappa culturale all'ex Art storico liceo di piazza Dettori che oggi accoglie associazioni e compagnie teatrali. Quasi ogni giorno ci sono laboratori mostre spettacoli.
Da qui è un passo i quartiere di Stampace che ospita la chiesetta di Sant'Efisio. Dalla città bassa che si affaccia sul mare si sale verso il Castello. E' il quartiere costruito dai Pisano in età medievale, arroccato su una collina alta 100 metri. Si può salire attraversando la scalinata del Bastione di Saint-Remy progettato a fine Otttocento la storia ha lasciato tracce preziose le due grandi torri di avvistamento dell'Elefante e di San Pancrazio da cui si gode una splendida vista sul Golfo degli Angeli.
In via Lamarmora ci sono botteghe di ceramisti antiquari e artigiani. Proprio sotto le architetture medievali di Castello si apre lo splendido giardino sotto le mura impreziosito da sculture e pietre sono del dell'artista Pinuccio Sciola e il quariere-giardino di Villanova
Il mare
Non può mancare una passeggiata al mare da Marina Piccola porticciolo turistico sovrastato dalla sella del diavolo fino al litorale di Quartu sant'Elena si stendono i nove chilometri dl Poetto di Cagliari detta anche spiaggia dei Centomila. Un arenile bianco un tempo molto più esteso di come appare ora. Con acque cristalline dalle temperature sempre miti che attirano cittadini e turisti in tutte le stagioni. La spiaggia è usata dai primi del Novecento e il suo lungomare oggi dopo un importante intervento di riqualificazione ospita piste ciclabili zone per lo sport giardini aree di sosta chioschi all'aperto in legno che danno ristoro ai bagnanti.
Per chi cerca il silenzio è d'obbligo un aperitivo serale quando la spiaggia si è svuotata e il popolo della notte non si è ancora riversato sul litorale.
Tranquillità e relax anche nell'altra spiaggia cagliaritana Calamosca riparata dal promontorio omomino.
Imperdibile una passeggiata al parco naturalistico regionale Molentargius - Le Saline. I sentieri ricavati tra vecchi canali e vasche del sale mostrano un ecosistema nel Mediterraneo inserito tra le zone protette dalla convenzione di Ramsar: Il sito si estende per 1600 ettari la sua unicità è la presenza di bacini di acqua dolce e salata e soprattutto la grande varietà di uccelli acquatici. Qui nidificano e sostano gli splendidi fenicotteri rosa che nelle sere d'estate offrono uno spettacolo unico sorvolando la città.
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