mercoledì 11 gennaio 2017

Napoli - una città spettacolare

Napoli - una città spettacolare

Napoli capoluogo della Campania è una delle poche città europee dell'antichità che non è mai completamente scomparsa. Fondata dai greci  è stata arricchita e ampliata dai romani. Nei secoli successivi è stata preda ambita di invasori stranieri imperialisti.

Napoli la terza metropoli italiana dopo Milano e Roma e il più grande centro urbano del mezzogiorno  è oggi una città caotica ma spettacolare.
Affacciata sul celebre golfo omonimo  si estende nella fertile piana campana e occupa alture e conche derivanti da antichi crateri vulcanici.
Con il Vesuvio a lato e le isole di Capri  Ischia e Procida di fronte offre incantevoli panorami.
Pompei e Ercolano all'ombra del vulcano che le ha distrutte contengono le più eloquenti rovine dell'era romana in Italia. Per secoli  Napoli ha dominato il sud Italia.
La storia antica della Campania è collegata agli etruschi e ai greci dei quali  si trovano grandiose rovine a Paestum. Durante il dominio romano Napoli godette di un periodo di grande prosperità di cui sono rimaste testimonianze archeologiche a Benevento e a Santa Maria Capua Vetere.
I dintorni di Napoli con le ricche pianure ben coltivate sono offuscati dalla straordinaria bellezza della Costiera Amalfitana e dalla costa del Cilento. Nell'interno montagnoso  remoto o poco visitato si trovano piccole città fondate dai greci e ampliate dai romani spesso abbandonate durante le epidemie di malaria e attacchi saraceni.

Il compatto centro di Napoli ricco di palazzi chiese conventi e monasteri si stringe intorno a poche vie. Da piazza del Plebiscito  via Toledo detta anche via Roma si snoda a nord verso piazza Dante.
A este la stretta via del Tribunale e via San Biagio dei Librai penetrano  il rumoroso centro storico della città Spaccanapoli.
Il rione di Santa Lucia è situato a sud del Palazzo Reale mentre a ovest si trovano il porto di Mergellina e il quartiere del Vomero che guarda la città

Visitando i nord est di Napoli si trova parte del patrimonio artistico cittadino compreso il Museo archeologico nazionale con i suoi tesori romani provenienti da Pompei e Ercolano. i palazzi mostrano una grande varietà di stili del gotico-francese del duomo rinascimentale-fiorentino di Porta Capuana.

SAN GIOVANNI A CARBONARA
In seguito a danni subiti nel 1943 la chiesa di San Giovanni a Carbonara è rimasta per molto tempo chiuso in uno stato di completo abbandono.
Restaurata con successo è stata riaperta. All'interno vi sono gloriosi monumenti medievali  e rinascimentali come la tomba di Ladislao, di Marco e Andrea di Firenze dietro l'altare maggiore.
Costruita per ospitare il corpo del re Ladislao di Napoli  che ampliò la chiesa.
la tomba è una composizione di statue e archi su tre piani sormontati da una figura equestre.

PORTA CAPUANA E CASTEL CAPUANO
Tra le torri aragonesi affacciata su un vivace mercato si trova una rara opera meridionale in stile fiorentino-rinascimentale.
Creata da Giuliano da Maiano Porta Capuana è uno dei migliori esempi di porta rinascimentale.
Il vicino Castel Cpaunao  inizianto dal re Guglielmo I  e completato da Federico II fu usato come palazzo reale fino al 1540  quando divenne sede del tribunale ora palazzo di Giustizia.

DUOMO
Costruito tra il 1294 e il 1323  il duomo di San Gennaro si trova dietro una facciata del XIX secolo. La navata presenta antiche colonne  e un insieme di monumenti ai sovrani del passato  oltre ai dipinti  del Lanfranco e di Domenichino.
Il duomo contiene le spoglie del santo patrono di Napoli martirizzato nel 305 d.C. La cappella di San Gennaro riccamente decorata custodisce il busto reliquiario del santo e le ampolle con il suo snague che si scioglie tre volte all'anno. Secondo la tradizione  se i miracolo non si compie è presagio di sfortuna per la citta.
la cappella Carafa capolavoro rinascimentale costruita tra il 1497 e il 1506 contiene la tomba del santo.

MONTE DELLA MISERICORDIA
 La chiesa ottagonale del XVII secolo appartenente a questo ente di carità contiene le sette opere di Misericordia del Caravaggio. Nella galleria d'arte si trova un'importante collezione di dipinti tra i quali opere di Luca Giordano e Mattia Preti.

CAPPELLA DI SAN SEVERO
Piccola cappella del XVI secolo è il sepolcro dei principi di Sansevero. Il simbolismo cristiano e quello massone conferiscono  un carattere particolare alla cappella che contiene notevoli sculture.

SAN LORENZO MAGGIORE
Chiesa in gran parte francescana del XIC secolo fu costruita durante il regno di Roberto il Saggio d'Angiò. Si dice che Giovanni Boccaccio abbia creato i personaggio di Fiammetta ispirandosi a Maria figlia del re Roberto  che vide qui nella notte di Pasqua del 1334.
E' uno dei pochi edifici gotici a Napoli. La navata e l'abside con il deambulatorio conservano la magnificenza del tempo.

SAN GREGORIO ARMENO
Le suore benedettine sono ancora presenti in questa chiesa. Il convento annesso si guadagnò la fama di lussuoso in quanto le suore appartenenti a famiglie nobili continuano a condurre anche qui una vita agiata. L'interno barocco contiene affreschi di Luca Giordano.

MUSEO FILANGIERI
Il rinascimentale palazzo Cuomo ospita il Museo Filangieri. Fondata nel 1881 la collezione originale del museo raccolta la principe Gaetano Filangieri fu distrutta durante la seconda Guerra mondiale.
La nuova collezione contiene  oggetti vari  ed interessanti come porcellane ricami manoscritti armi italiano ricami e porcellane .

martedì 8 novembre 2016

Cagliari - Sardegna

Cagliari - Sardegna

Isola al centro del mediterraneo luogo di scambi e commerci che hanno attraversato il tempo. La Sardegna conserva tratti peculiari  e tradizionali mescolate a culture lontane. Cagliari il capoluogo  è l'esempio  perfetto tra identità a contaminazione.

La grande piazza Matteotti che si affaccia sul porto accoglie i visitatori che raggiungono la città per mare in treno o in bus. Ospita il palazzo liberty  Bacaredda  sede del Comune  ed il punto di partenza della lunga passeggiata  sotto i portici di via Roma dove si affacciano vetrine librerie  bar con tavolini all'aperto.
Siamo nel quartiere Marina qui da secoli si estendeva la citta romana Karel. I resti della Cagliari antica sono ben visibili sotto la chiesa di sant'Eulalia nella via omonima  bell'esempio di archeologia urbana aperto al pubblico.
Il quartiere è ricchissimo di chiese medievali rinascimentali e barocche. Sant'Antonio, Santo Sepolcro, Sant'Agostino, Sant'Eulalia.
Di Santa Lucia demolita dai bombardamenti del 1943 ci sono oggi solo tracce di mura  e fondamenta.
Se fino a qualche decennio fa la zona popolare abitata da pescatori e mercanti oggi il quartiere  è stato  riqualificato e reso in parte pedonale. Locali  ristoranti  bar circoli privati negozi di artigianato  e abbigliamento  fanno bella mostra di sé  tra via Dettori, piazza Savona e via Cavour e le altre stradine della Marina.
E' il quartiere adatto anche per chi predilige sapori etnici.
Per i curiosi  ci sono i piatti sardi rivisitati in chiave contemporanea.
Tappa culturale all'ex Art storico liceo di piazza Dettori  che oggi accoglie associazioni e compagnie teatrali. Quasi ogni  giorno ci sono laboratori  mostre spettacoli.
Da qui è un passo i quartiere di Stampace  che ospita la chiesetta di Sant'Efisio. Dalla città  bassa che si affaccia sul mare si sale verso il Castello. E' il quartiere costruito dai Pisano in età medievale, arroccato  su una collina alta 100 metri. Si può salire attraversando la scalinata del Bastione di Saint-Remy progettato a fine Otttocento  la storia ha lasciato tracce preziose le due grandi torri di avvistamento dell'Elefante e di San Pancrazio da cui si gode una splendida vista sul Golfo degli Angeli.
In via Lamarmora ci sono  botteghe di ceramisti  antiquari e artigiani. Proprio sotto le architetture medievali  di Castello si apre lo splendido giardino  sotto le mura  impreziosito da sculture e pietre sono del dell'artista Pinuccio Sciola e il quariere-giardino di Villanova

Il mare

Non può mancare una passeggiata al mare  da Marina Piccola porticciolo turistico  sovrastato dalla sella del diavolo  fino al litorale di Quartu sant'Elena  si stendono  i nove chilometri dl Poetto di Cagliari detta anche spiaggia dei Centomila. Un arenile bianco un tempo molto più esteso  di come appare ora. Con acque cristalline dalle temperature sempre miti  che attirano  cittadini e turisti in tutte le stagioni. La spiaggia è usata dai primi del Novecento e il suo lungomare oggi dopo un importante intervento di riqualificazione ospita piste ciclabili  zone per lo sport  giardini aree di sosta chioschi all'aperto in legno che danno ristoro ai bagnanti.
Per chi cerca il silenzio  è d'obbligo  un aperitivo serale quando la spiaggia si è svuotata e il popolo della notte non si è ancora riversato sul litorale.
Tranquillità e relax anche nell'altra spiaggia cagliaritana  Calamosca riparata dal promontorio omomino.
Imperdibile una passeggiata al parco naturalistico  regionale Molentargius - Le Saline. I sentieri ricavati tra vecchi canali e vasche del sale mostrano un ecosistema nel Mediterraneo  inserito tra le zone protette  dalla convenzione di Ramsar: Il sito si estende per 1600 ettari la sua unicità è la presenza di bacini  di acqua dolce e salata  e soprattutto la grande varietà di uccelli acquatici. Qui nidificano e sostano  gli splendidi fenicotteri rosa che nelle sere d'estate offrono uno spettacolo unico sorvolando la città.

sabato 9 luglio 2016

riviera ligure - di Ponente

riviera ligure - di ponente

Una vacanza on the road con passeggiate in spiaggia o percorsi nell'entroterra  dove possiamo incontrare i borghi più belli d'Italia. La provincia di Imperia  offre tutto questo e qualcosa di più.
E' in fatti una meta perfetta per chi ama lo svago  il relax e un po' di sana avventura farcita con Street food locale.
La pista ciclopedonale che collega San Lorenzo al Mare a Ospedaletti è un valido punto di partenza per gli sportivi. Se invece preferite l'auto vi suggeriamo di prendere l'uscita Ventimiglia dell'A10  e risalire la costa fino ad Imperia  concedendovi qua e là  qualche deviazione nell'entroterra.

Partendo dal confine con la Francia la prima tappa è quella dei Balzi Rossi un complesso di grotte con diversi reperti dell'età paleolitica conservati all'interno del museo Preistorico che fanno da cornice ad una spiaggetta esclusiva. Proseguendo lungo la costa si arriva a Bordighera vivace cittadina costiera meta d'elezione di pittori francesi  tra il XIX e il XX secolo. Il suo nome è associato a quello di Claude Monet che la ritrasse in molti suoi dipinti. Passeggiando  lungo la via Romana si trovano alcuni particolari immortalati nelle tele del pittore: Nell'entroterra  sopravvivono piccoli villaggi come Vallebona  e Soldano meta di buongustai alla ricerca dei sapori tipici della tradizione.
Prima di raggiungere san Remo  è d'obbligo  una pausa al sole nella spiaggia sassosa di Ospitaletti che si presenta come un lungo susseguirsi di insenature in cui  si alternano  tratti di spiaggia libera e aree attrezzate. Da questa località  potete scegliere se proseguire in auto oppure optare per la bicicletta lungo il percorso ciclabile  realizzato riqualificando il tracciato costiero della ferrovia Genova-Ventimiglia  in tutto 24 km divisi in 5 tappe che collegano Ospitaletti a San Lorenzo.
Nota come la città dei fiori Sanremo  è anche patria dei gamberi rossi una varietà molto saporita pescata solo nel Mar Ligure. Prima di lasciare il paese da non perdere la visita di Bussana vecchia. Semidistrutta durante il terremoto nel 1887 è stata ricostruita e trasformata in un borgo di artisti  con botteghe artigiane e piccoli laboratori.
Un'altra località  molto apprezzata per la sua spiaggia sabbiosa  e il lungo mare ricco di bei locali è Arma di Taggia  meta che offre relax ed escursioni  naturalistiche. Come quella dell'oasi faunistica situata alla foce del torrente Argentina  oppure quella più impegnativa  nota come "il cammino del ghiaccio  che da Taggia conduce alle niviere costruzioni in pietra  usate nel novecento  come serbatoio di raccolta della neve  invernale per la produzione estiva di sorbetti e gelati. Sempre lungo la Valle Argentina  si incontra  Montaldo ligure dove si consiglia di assaggiare la frandura ricetta a base di patate protagonista dell'omonima festa di ferragosto.
Avvicinandoci a Imperia Pompeiana emerge come una terrazza sul mare con le sue borgate disposte lungo la strada che risale la collina. In questa zona  si coltiva una delicata varietà di carciofi ideale da gustare crudo condito con un filo di olio  extravergine di olive taggiasche.
Prima di raggiungere Imperia nella Cal Primo spicca Valloria  trasformata da alcuni anni in una pinacoteca a cielo aperto con le sue oltre 100 porte dipinte da pittori di fama internazionale. Da non perdere  in estate le tradizionali feste in cui è possibile  gustare le specialità del posto  come la trippa alla Vallorese lo Zemin (zuppa di legumi) e il tajain de buaschi (tipo di pasta). Ultima tappa  è la Calle Arroscia nota per  la sua cucina bianca povera di colori ma ricca di sapori e specialità tipiche come il Brusso di pecora Brigasca  un formaggio morbido, le deliziose raviore di Montegrosso  fagottini ripieni di erbe crude con olio extravergine di oliva  e i bastardui tipiche lasagne impastate con erbe e condite con porri e noci.
Arrivati a Oneglia e a Imperia non lasciatevi sfuggire l'occasione di  gustare le delizie dello Street food imperiese dalla gustosa piscalandrea una sorta di pizza condita con cipolle acciughe aglio e olive alla farinata onigliese a fase di farina di ceci  insaporita con cipollotti freschi. L'anima più caratteristica della città è il mercato  del pesce situato nel porto di Oneglia un luogo ricco di  storia dove ogni giorno arriva il pesce freschissimo dai pescherecci.

La riviera dei fiori

Il tratto di costa che collega Andora- Capo Mele al confine con la Francia  dopo Ventimiglia è noto come la riviera dei fiori  e Sanremo è la sua "capitale" famosa in tutto il mondo come la città dei fiori, vanta parchi giardini fioriti  in ogni stagione. IL  Parco di Villa Ormond con le sue palme i cedri  e altre piante esotiche è una vera oasi in cui la calura estiva non dà tregua.
A pochi chilometri  dal confine con la Francia  i giardini di Hanbury sono un trionfo di colori  ed essenze dove l'incontro della macchia mediterranea con rare specie esotiche dà origine  a una raccolta di oltre 7000 piante. Da non perdere sono i roseti del Giardino Giapponese. la Foresta Australiana  gli Eucalyptus  le Agavi e gli Ulivi secolari. Il periodo migliore per visitarli è la primavera  oppure a settembre dopo le piogge. Tuttavia anche in piena estate la visita può essere molto istruttiva  privilegiando  il rispetto dei cicli vitali e riproduttivi delle piante all'aspetto estetico  non deve stupire che porzioni di terreno non vengano sfalciate  né che i frutti  restino a maturare sugli alberi.
Sempre nell'entroterra  di Ventimiglia ad Airole in Val Toja si celebra ogni anno dopo Ferragosto  la Festa della Lavanda  in cui è possibile assistere alla distillazione dell'essenza  con gli antichi alambicchi. Non lontano da Bordighera meritano  una visita Villa Mariani e il Giardino esotico Pallanca un orto botanico per piante grasse.

Prodotti tipici

Il clima eccezionalmente mite ha trasformato questo angolo della Liguria in un bellissimo giardino  e in un orto ricco di sapori e profumi unici.
Il prodotto più rappresentativo  delle regione è il basilico  con cui viene prodotto il pesto alla genovese.
In origine la sua produzione era circoscritta al quartiere di Prà situato tra Pegli e Voltri mentre oggi si può trovare su tutto il territorio.
un'altra perla è l'oliva  taggiasca  di frutti ovoidali nero violacei  di piccole dimensioni e dal profumo e sapore molto intensi. E' coltivata  soprattutto nel territorio  della provincia di Imperia  e dalla sua spremitura  si ottiene l'olio extravergine di oliva  taggiasca. Armonico  e delicato è capace di esaltare al meglio la tipicità  della cucina ligure. E' infatti ottimo  in salse  e condimenti per esaltare il pesce azzurro e i gamberi rossi  di Sanremo. Sui terrazzamenti a secco della provincia di Impera  si producono tre varietà di fagioli  quelli di Pigna, di Badalucco e di Conio. Nel ponente  a Valleggia  e a Civezza si coltivano le albicocche.
Quella  di Valleggia caratterizzata dalle minute puntinature di colore rosso mattone  cresce tra Varazze e Albenga   mentre quella di Civezza è tigrata. Tra Varazze e Finale  ligure cresce il Chinotto  un sempreverde che fa frutti aromatici.
Infine la Piana di Albenga è la patria del carciofo spinoso violetto da mangiare crudo.

riviera ligure - di ponente

mercoledì 1 giugno 2016

Pisa

Pisa


E' un comune italiano  della Toscana
secondo la leggenda sarebbe stata fondata da alcuni mitici profughi troiani provenienti dall'omonima città greca  di Pisa posta nella valle del fiume Alfeo  nel Peloponneso

tra i monumenti più importanti  della città va annoverata la celebre piazza del Duomo  detta Piazza dei Miracoli  con la cattedrale  nella piazza svetta la caratteristica torre pendente  campanile del XII secolo  alta 56 m che acquisì la caratteristica inclinazione dopo  l'inizio della sua costruzione
ci sono anche due altri campanili inclinati  il campanile delle chiesa di San Nicola  e il campanile della chiesa di San Michele degli Scalzi anche la chiesa ha una significativa pendenza

Pisa ospita il più importante aeroporto della regione  il Galileo Galilei
la città è sede di ben tre la più importanti istituzioni universitarie d'Italia e d'Europa  l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore sant'Anna nonché  il Consiglio Nazionale delle Ticerche

LUOGHI DI INTERESSE

chiesa di san Francesco  progettata da Giovanni di Simone costruita dopo il 1276
Nel 1343 nuove cappelle sono state aggiunge e la chiesa è stata elevata 
E' a navata unica e di notevole interesse sono la torre campanaria e il chiostro
Ospita opere di Jacopo Empoli Taddeo Gaddi e Santi di Tito
nella cappella della Gherardesca  furono tumulati Ugolino della Gherardesca e i suoi figli

chiesa di san Frediano  menzionata per la prima volta nel 1061  è una basilica a tre navate e ospita un crocifisso del XII secolo
Gli affreschi sono per la maggior parte restaurati  ne XVI  secolo con lavori di Dominico Passignano Aurelio Lomi e  Rutilio  Manetti 
Svolge oggi la funzione di chiesa universitaria

chiesa di san Nicola la cui esistenza è rintracciabile fin dal 1097 è stata ingrandita tra il 1297 e il 1313 dai frati dell'ordine Agostiniano  forse su progetto di  Giovanni Pisano  e l'Annunciazione di Francesco Valdabrino

chiesa di santa Maria della Spina  1230 attribuita  nella forma attuale a Lupo di Francesco è considerata unanimemente uno dei capolavori del gotico italiano 
ricca e preziosa come uno scrigno sorge lungo il fiume  a pochi passi dall'estremità del Ponte Solferino 

chiesa di san Paolo a Ripa d'Arno costruita attorno al 952 sorge in una piazza alberata situata sul Lungarno  a sud-ovest della città
Fu ingrandita a metà del XII secolo sullo stile adottato per il Duomo romanico pisano 
La facciata è stata completata nel XIV secolo da Giovanni Pisano 
L'interno è stato affrescato da Buonamico Buffalmacco e Turino Vanni

venerdì 27 maggio 2016

Ravenna

Ravenna

è un comune italiano capoluogo dell'Emilia Romagna
è la città più grande e storicamente  più importante della Romagna  e comprende nove lidi della riviera
Nella storia è stata capitale per tre volte  dell'impero romano del Regno degli Ostrogoti  e dell'Esarcato bizantino
il centro città si trova  a 8 km dal mare Adriatico  al quale è collegato con il canale Candiano
le spiagge ravennate vengono chiamate lidi  amministrativamente sono classificate come frazioni

Lidi nord : Casal Borsetti, Marina Romea, e Porto Corsini
Lidi sud : Marina di Ravenna, Punta Marina Terme  Lido Adriano  Lido di Dante  Lido di Classe e Lido di Savio

Il paesaggio  nelle frazioni sul litorale presenta elementi caratteristici  nei lidi nord si incontrano ampi specchi di acqua  come l'oasi del WWF di Punte Alberete  inserita nella  spettacolare Pineta di San Vitale 
a sud troviamo la Pineta di Classe citata dal Boccaccio  nel Decamerone e da Dante nella Divina Commedia

i lidi sud sono quelli con una marcata impronta turistica con una notevole offerta di alberghi  ristoranti e divertimenti  l'ultimo lido confina con Milano Marittima

monumenti e luoghi di interesse

mausoleo di Galla Placida
risalente alla prima metà del V secolo si trova poco distante dalla basilica di san Vitale
non si sa perché è stato costruito potrebbe essere stato una semplice cappella pertinente  alla chiesa di Santa Croce 
la pianta del piccolo edificio presenta una forma irregolare e a croce latina  esternamente ha un paramento in semplice laterizio con una cupola nascosta dal tiburio a base quadrata 
l'interno è decorato da  un ciclo di mosaici fra i più antichi della città  alla fine dei bracci si trovano tre sarcofagi in marmo di epoca romana
la cupola centrale domina lo spazio interno affiancata da quattro lunette

Battistero neoniano
detto anche degli Ortodossi  è risalente al V secolo  e prende il nome dal vescovo  Neone  che ne ha fatto proseguire l'esecuzione
per via della tipica subsidenza di Ravenna il monumento è interrato di circa 2 metri 
ha una forma ottagonale  e all'esterno ha un semplice rivestimento in laterizio  da quale emergono quattro absidiole
L'interno spicca per una decorazione su tutta la cupola a mosaico

la cappella arcivescovile
è una cappella situata al primo piano del palazzo arcivescovile unico monumento di natura ortodossa ad essere costruito durante il regno di Teodorico ha una pianta a forma di croce dotata di vestibolo marmoreo  nella parte inferiore  e ricco di mosaici quella superiore

basilica di sant'Apollinare Nuovo  è una basilica di Ravenna nata come culto ariano  nel VI secolo  fu consacrata a san Martino si tour
si tratta di un edificio a tre navate  attualmente privo di quadriportico  e preceduto da un portico
esternamente si presenta con una facciata a salienti  realizzata in  laterizio nella parte superiore si trova una grande bifora in marmo sormontata da due aperture 
la navata centrale e doppia rispetto alle laterali  è ricca di mosaici

mausoleo di Teodorico
è la più celebre costruzione funeraria degli Ostrogoti  fu costruito nel520  da Teodorico il Grande  come sua futura tomba
la costruzione si distingue dagli altri monumenti  perché costruito non in mattoni ma con blocchi  di pietra d'Istria  una roccia calcarea  microcristallina  con passa porosità
ha una pianta decagonale

a Ravenna morì esule Dante Alighieri  e qui sono conservate in un piccolo tempio neoclassico le sue spoglie mortali
ricevette la medaglia d'oro per la resistenza

Gastronomioa
i passatelli in brodo   con razza, Garganelli , zuppa di rane, asinello in umido, anatra al miele, le anguille cucinate fritte o alla griglia  ed una gustosa piadina  magari con squacquerone formaggio vaccino

mercoledì 25 maggio 2016

Lecce

Lecce
è un comune italiano  capoluogo della Puglia nella posizione centrale della penisola salentina

architettonicamente  Lecce non ha confronti  una città ricamata dagli incredibili arabeschi del barocco  ritmati dai rosoni delle chiese  sulle foglie dei capitelli sulle facciate delle chiese sui portali dei palazzi signorili
Un barocco gentile ed elegante  mai stucchevole seppure pineo di  festoni drappi e cariatidi
a primavera inoltrata quando la città  è già baciata da un sole caldo non è difficile imbattersi in giornate che fanno venire voglia d'estate
per visitarla bisogna addentrarsi nelle viuzze strette  e tortuose del lindo  centro storico  facendosi  poi sorprendere  dagli spazi  inaspettati che donano splendore  e solennità  a chiese e monumenti 
entrando in piazza del Duomo la cui sontuosa architettura sembra una scenografia  di Luchino Visconti  accessibile solo attraverso due propilei infatti è uno spazio chiuso  in cui si affacciano  la cattedrale e il seminario  l'episcopio e la svettante guglia del campanile alto più di 70 metri  particolare la prospettiva della piazza in cui gioca un ruolo chiave il Duomo  che presenta ben due facciate  quella principale è lineare  sobria mentre l'altra laterale  più ricca e ornata

la cucina salentina invece senza ambiguità  segue una linea gastronomica che si rifà alla tradizione
a volte rivisitandola  e arricchendola  senza mai dimenticare che viene dalla tradizione greca

monumenti e luoghi di interesse

Duomo  cattedrale di Lecce edificato nel 1144 dal vescovo Formoso  e ricostruita nelle forme barocche nel 1659  dall'architetto  Giuseppe Zimbalo

Basilica di Santa Croce 
uno dei maggiori complessi architettonici della città e costituisce il  più significativo  esempio del barocco leccese fu edificata a partire dal 1549  e sarebbe legato alla vittoria della battaglia di Lepanto 

Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo è una delle più antiche chiese di Lecce costruita in epoca medievale ne 1180  dal normanno Tancredi d'Altavilla venne poi ristrutturata nel 1716  acquistando un'impronta barocca  ma preservando  sempre elementi nello stile originario

conventi

Palazzo dei Celestini
situato accanto alla Basilica di Santa Croce Palazzo dei Celestini venne edificato tra il 1659 e 1695 il palazzo è sede della Prefettura

monastero dei Teatini

il monastero attiguo alla Chiesa di Santa Irene è un edificio barocco sede dei padri Teatini  con la soppressione degli ordini religiosi la chiesa e il monastero furono ceduti al Couine di Lecce che si preoccupò di conservare l'apertura al culto della Chiesa 
venne adibito prima a caserma poi a scuola infine agli uffici comunali

monastero dei carmelitani
attiguo alla chiesa del Carmine è stato costruito  a cavallo dei secoli XVI  e XVII per i padri carmelitani  gli ambienti sono organizzati intorno ad un chiostro  quadrangolare 

castello di Lecce realizzato secondo la tradizione  per volere di  Carlo V per scongiurare le invasioni turche

Porte della vecchia
all'origine  le porte che  permettevano l'ingresso  in città erano quattro nel corso degli anni la porta di san Cataldo fu distrutta 

lunedì 23 maggio 2016

Assisi - viaggio nell'arte

Assisi - viaggio nell'arte

Assisi è un comune italiano  della provincia di Perugia in Umbria
conosciuta per essere la città  in cui nacquero e morirono san Francesco e santa Chiara

è situata sul monte Subasio  comprende sia porzioni pianeggianti sia collinari sia di bassa montagna si affaccia sulla valle Umbra

cosa vedere

Basilica di san Francesco
un luogo  che da 1230  conserva e custodisce le spoglie mortali del santo  voluta da Papa Gregorio IX  
secondo la tradizione fu san Francesco ad indicare il luogo in cui voleva essere sepolto si tratta della collina inferiore della città dove abitualmente venivano sepolti i senza legge condannati dalla giustizia anche se san Francesco voleva che le chiese fossero costruite secondo la primaria regola della povertà la chiesa rappresentò una deroga  al rigore francescano
la chiesa aveva diverse finalità  prima di tutto era luogo di sepoltura del fondatore dell'ordine che venne considerato uno delle figure più rappresentative del cristianesimo divenne quindi meta di pellegrinaggio

vi sono affreschi con scene in transetto  ad opera del Maestro di san Francesco  poi Cimabue
un terremoto nel 1997 causò profonde lesioni alla basilica inferiore con il crollo della volta in due punti causò anche il crollo degli affreschi

è formata da due chiese sovrapposte legate a due diverse fasi costruttive
la chiesa inferiore fu iniziata nel 1228 e finita nel 1230  quando fu trasportato il corpo di san Francesco  tutt'ora conservato in una piccola cripta
alle decorazioni hanno collaborato Giotto Cimabue  e Simone Martini 
la parte inferiore  ha funzione di chiesta sepolcrale

la chiesa superiore  presenta una facciata semplice a capanna  decorata con un rosone centrale e ai lati i simboli degli evangelisti in rilievo
la parte bassa  è arricchita da un maestoso portale 
l'architettura interna mostra invece caratteri più tipici del gotico italiano  archi a sesto acuto che attraversano  la navata poggianti  su semi pilastri a fascio dai quali si diramano  costolatura delle volta a crociere ogivali e altri arconi laterali
la basilica superiore contiene una completa raccolta di vetrati medievali d'Italia adibita a funzioni liturgiche di carattere ufficiale
vi è un organo a canne Mascioni  costruito ne 1982
il campanile ha un gioco di cornici  e archetti pensili ha la cella campanaria  aperta con triplice arcata

la basilica di Santa Chiara
la chiesa venne costruita dopo la morte di santa Chiara tra il 1257 e 1265  attorno all'antica chiesa di
San Giorgio  le spoglie  della santa vennero trasportate qui nel 1260 
l'esterno è caratterizzato da tre grossi contrafforti  a forma di archi rampanti che rinforzano  il fianco sinistro la facciata è realizzata in filari di pietra bianca e rossa 
il portale è a tutto sesto  con la ghiera  attorno alla lunetta  che è sostituita da due leoni a riposo
il rosone ha un doppio giro di colonnini e archetti  la facciata si conclude a timpano con oculo al centro
all'interno la chiesa è a croce latina con navata unica  transetto e abside poligonale  gli archi poggiano su pilastri a fascio che attraversato pareti nude ravvivate da un ballatoio 
nella navata una cappella  situata nella quarta campata a sinistra
qui possiamo trovare le reliquie di San Francesco e Santa Chiara le tonache un sandalo  un velo  un cilicio  un crocifisso
nel lato verso valle il convento di clausura di santa Chiara

cattedrale di san Rufino
la facciata è una delle opere più significative del romanico umbro 
vi sono tre portali fiancheggiati da leoni e grifi scolpiti il portale centrale ha una ricca ornamentazione soprattutto nella ghiera  multipla decorata da rilievi a stralci girali figure allegoriche e animali mostruosi 
all'interno tre navate divise a pilastri  con pianta basilicale
nell'abside un coro ligneo solto l'altare troviamo le spoglie di san Rufino di Assisi
vi sono due organi l'organo maggiore e l'organo corale

Santa Maria Maggiore  è un luogo di culto cattolico di Assisi
risale al XI XII ma fu costruita su un edificio più antico  la facciata è semplice ripartita da paraste e presenta un  portale d'ingresso inserito in un'arcata a sesto acuto  e un rosone datato 1162 e firmato  Giovanni da Gubbio
a tre navate separate da pilastri le pareti coperte di affreschi

L'eremo delle carceri
fu donato dal comune ai Benedettini che lo cedettero a san Francesco  per la meditazione fuori dal santuario tre grotte
un luogo immerso nei boschi di lecci sono molti i racconti di miracoli che si associano a questo sito