Napoli - una città spettacolare
Napoli capoluogo della Campania è una delle poche città europee dell'antichità che non è mai completamente scomparsa. Fondata dai greci è stata arricchita e ampliata dai romani. Nei secoli successivi è stata preda ambita di invasori stranieri imperialisti.
Napoli la terza metropoli italiana dopo Milano e Roma e il più grande centro urbano del mezzogiorno è oggi una città caotica ma spettacolare.
Affacciata sul celebre golfo omonimo si estende nella fertile piana campana e occupa alture e conche derivanti da antichi crateri vulcanici.
Con il Vesuvio a lato e le isole di Capri Ischia e Procida di fronte offre incantevoli panorami.
Pompei e Ercolano all'ombra del vulcano che le ha distrutte contengono le più eloquenti rovine dell'era romana in Italia. Per secoli Napoli ha dominato il sud Italia.
La storia antica della Campania è collegata agli etruschi e ai greci dei quali si trovano grandiose rovine a Paestum. Durante il dominio romano Napoli godette di un periodo di grande prosperità di cui sono rimaste testimonianze archeologiche a Benevento e a Santa Maria Capua Vetere.
I dintorni di Napoli con le ricche pianure ben coltivate sono offuscati dalla straordinaria bellezza della Costiera Amalfitana e dalla costa del Cilento. Nell'interno montagnoso remoto o poco visitato si trovano piccole città fondate dai greci e ampliate dai romani spesso abbandonate durante le epidemie di malaria e attacchi saraceni.
Il compatto centro di Napoli ricco di palazzi chiese conventi e monasteri si stringe intorno a poche vie. Da piazza del Plebiscito via Toledo detta anche via Roma si snoda a nord verso piazza Dante.
A este la stretta via del Tribunale e via San Biagio dei Librai penetrano il rumoroso centro storico della città Spaccanapoli.
Il rione di Santa Lucia è situato a sud del Palazzo Reale mentre a ovest si trovano il porto di Mergellina e il quartiere del Vomero che guarda la città
Visitando i nord est di Napoli si trova parte del patrimonio artistico cittadino compreso il Museo archeologico nazionale con i suoi tesori romani provenienti da Pompei e Ercolano. i palazzi mostrano una grande varietà di stili del gotico-francese del duomo rinascimentale-fiorentino di Porta Capuana.
SAN GIOVANNI A CARBONARA
In seguito a danni subiti nel 1943 la chiesa di San Giovanni a Carbonara è rimasta per molto tempo chiuso in uno stato di completo abbandono.
Restaurata con successo è stata riaperta. All'interno vi sono gloriosi monumenti medievali e rinascimentali come la tomba di Ladislao, di Marco e Andrea di Firenze dietro l'altare maggiore.
Costruita per ospitare il corpo del re Ladislao di Napoli che ampliò la chiesa.
la tomba è una composizione di statue e archi su tre piani sormontati da una figura equestre.
PORTA CAPUANA E CASTEL CAPUANO
Tra le torri aragonesi affacciata su un vivace mercato si trova una rara opera meridionale in stile fiorentino-rinascimentale.
Creata da Giuliano da Maiano Porta Capuana è uno dei migliori esempi di porta rinascimentale.
Il vicino Castel Cpaunao inizianto dal re Guglielmo I e completato da Federico II fu usato come palazzo reale fino al 1540 quando divenne sede del tribunale ora palazzo di Giustizia.
DUOMO
Costruito tra il 1294 e il 1323 il duomo di San Gennaro si trova dietro una facciata del XIX secolo. La navata presenta antiche colonne e un insieme di monumenti ai sovrani del passato oltre ai dipinti del Lanfranco e di Domenichino.
Il duomo contiene le spoglie del santo patrono di Napoli martirizzato nel 305 d.C. La cappella di San Gennaro riccamente decorata custodisce il busto reliquiario del santo e le ampolle con il suo snague che si scioglie tre volte all'anno. Secondo la tradizione se i miracolo non si compie è presagio di sfortuna per la citta.
la cappella Carafa capolavoro rinascimentale costruita tra il 1497 e il 1506 contiene la tomba del santo.
MONTE DELLA MISERICORDIA
La chiesa ottagonale del XVII secolo appartenente a questo ente di carità contiene le sette opere di Misericordia del Caravaggio. Nella galleria d'arte si trova un'importante collezione di dipinti tra i quali opere di Luca Giordano e Mattia Preti.
CAPPELLA DI SAN SEVERO
Piccola cappella del XVI secolo è il sepolcro dei principi di Sansevero. Il simbolismo cristiano e quello massone conferiscono un carattere particolare alla cappella che contiene notevoli sculture.
SAN LORENZO MAGGIORE
Chiesa in gran parte francescana del XIC secolo fu costruita durante il regno di Roberto il Saggio d'Angiò. Si dice che Giovanni Boccaccio abbia creato i personaggio di Fiammetta ispirandosi a Maria figlia del re Roberto che vide qui nella notte di Pasqua del 1334.
E' uno dei pochi edifici gotici a Napoli. La navata e l'abside con il deambulatorio conservano la magnificenza del tempo.
SAN GREGORIO ARMENO
Le suore benedettine sono ancora presenti in questa chiesa. Il convento annesso si guadagnò la fama di lussuoso in quanto le suore appartenenti a famiglie nobili continuano a condurre anche qui una vita agiata. L'interno barocco contiene affreschi di Luca Giordano.
MUSEO FILANGIERI
Il rinascimentale palazzo Cuomo ospita il Museo Filangieri. Fondata nel 1881 la collezione originale del museo raccolta la principe Gaetano Filangieri fu distrutta durante la seconda Guerra mondiale.
La nuova collezione contiene oggetti vari ed interessanti come porcellane ricami manoscritti armi italiano ricami e porcellane .
mercoledì 11 gennaio 2017
martedì 8 novembre 2016
Cagliari - Sardegna
Cagliari - Sardegna
Siamo nel quartiere Marina qui da secoli si estendeva la citta romana Karel. I resti della Cagliari antica sono ben visibili sotto la chiesa di sant'Eulalia nella via omonima bell'esempio di archeologia urbana aperto al pubblico.
Il quartiere è ricchissimo di chiese medievali rinascimentali e barocche. Sant'Antonio, Santo Sepolcro, Sant'Agostino, Sant'Eulalia.
Di Santa Lucia demolita dai bombardamenti del 1943 ci sono oggi solo tracce di mura e fondamenta.
Se fino a qualche decennio fa la zona popolare abitata da pescatori e mercanti oggi il quartiere è stato riqualificato e reso in parte pedonale. Locali ristoranti bar circoli privati negozi di artigianato e abbigliamento fanno bella mostra di sé tra via Dettori, piazza Savona e via Cavour e le altre stradine della Marina.
E' il quartiere adatto anche per chi predilige sapori etnici.
Per i curiosi ci sono i piatti sardi rivisitati in chiave contemporanea.
Tappa culturale all'ex Art storico liceo di piazza Dettori che oggi accoglie associazioni e compagnie teatrali. Quasi ogni giorno ci sono laboratori mostre spettacoli.
Da qui è un passo i quartiere di Stampace che ospita la chiesetta di Sant'Efisio. Dalla città bassa che si affaccia sul mare si sale verso il Castello. E' il quartiere costruito dai Pisano in età medievale, arroccato su una collina alta 100 metri. Si può salire attraversando la scalinata del Bastione di Saint-Remy progettato a fine Otttocento la storia ha lasciato tracce preziose le due grandi torri di avvistamento dell'Elefante e di San Pancrazio da cui si gode una splendida vista sul Golfo degli Angeli.
In via Lamarmora ci sono botteghe di ceramisti antiquari e artigiani. Proprio sotto le architetture medievali di Castello si apre lo splendido giardino sotto le mura impreziosito da sculture e pietre sono del dell'artista Pinuccio Sciola e il quariere-giardino di Villanova
Il mare
Non può mancare una passeggiata al mare da Marina Piccola porticciolo turistico sovrastato dalla sella del diavolo fino al litorale di Quartu sant'Elena si stendono i nove chilometri dl Poetto di Cagliari detta anche spiaggia dei Centomila. Un arenile bianco un tempo molto più esteso di come appare ora. Con acque cristalline dalle temperature sempre miti che attirano cittadini e turisti in tutte le stagioni. La spiaggia è usata dai primi del Novecento e il suo lungomare oggi dopo un importante intervento di riqualificazione ospita piste ciclabili zone per lo sport giardini aree di sosta chioschi all'aperto in legno che danno ristoro ai bagnanti.
Per chi cerca il silenzio è d'obbligo un aperitivo serale quando la spiaggia si è svuotata e il popolo della notte non si è ancora riversato sul litorale.
Tranquillità e relax anche nell'altra spiaggia cagliaritana Calamosca riparata dal promontorio omomino.
Imperdibile una passeggiata al parco naturalistico regionale Molentargius - Le Saline. I sentieri ricavati tra vecchi canali e vasche del sale mostrano un ecosistema nel Mediterraneo inserito tra le zone protette dalla convenzione di Ramsar: Il sito si estende per 1600 ettari la sua unicità è la presenza di bacini di acqua dolce e salata e soprattutto la grande varietà di uccelli acquatici. Qui nidificano e sostano gli splendidi fenicotteri rosa che nelle sere d'estate offrono uno spettacolo unico sorvolando la città.
Isola al centro del mediterraneo luogo di scambi e commerci che hanno attraversato il tempo. La Sardegna conserva tratti peculiari e tradizionali mescolate a culture lontane. Cagliari il capoluogo è l'esempio perfetto tra identità a contaminazione.
La grande piazza Matteotti che si affaccia sul porto accoglie i visitatori che raggiungono la città per mare in treno o in bus. Ospita il palazzo liberty Bacaredda sede del Comune ed il punto di partenza della lunga passeggiata sotto i portici di via Roma dove si affacciano vetrine librerie bar con tavolini all'aperto.Siamo nel quartiere Marina qui da secoli si estendeva la citta romana Karel. I resti della Cagliari antica sono ben visibili sotto la chiesa di sant'Eulalia nella via omonima bell'esempio di archeologia urbana aperto al pubblico.
Il quartiere è ricchissimo di chiese medievali rinascimentali e barocche. Sant'Antonio, Santo Sepolcro, Sant'Agostino, Sant'Eulalia.
Di Santa Lucia demolita dai bombardamenti del 1943 ci sono oggi solo tracce di mura e fondamenta.
Se fino a qualche decennio fa la zona popolare abitata da pescatori e mercanti oggi il quartiere è stato riqualificato e reso in parte pedonale. Locali ristoranti bar circoli privati negozi di artigianato e abbigliamento fanno bella mostra di sé tra via Dettori, piazza Savona e via Cavour e le altre stradine della Marina.
E' il quartiere adatto anche per chi predilige sapori etnici.
Per i curiosi ci sono i piatti sardi rivisitati in chiave contemporanea.
Tappa culturale all'ex Art storico liceo di piazza Dettori che oggi accoglie associazioni e compagnie teatrali. Quasi ogni giorno ci sono laboratori mostre spettacoli.
Da qui è un passo i quartiere di Stampace che ospita la chiesetta di Sant'Efisio. Dalla città bassa che si affaccia sul mare si sale verso il Castello. E' il quartiere costruito dai Pisano in età medievale, arroccato su una collina alta 100 metri. Si può salire attraversando la scalinata del Bastione di Saint-Remy progettato a fine Otttocento la storia ha lasciato tracce preziose le due grandi torri di avvistamento dell'Elefante e di San Pancrazio da cui si gode una splendida vista sul Golfo degli Angeli.
In via Lamarmora ci sono botteghe di ceramisti antiquari e artigiani. Proprio sotto le architetture medievali di Castello si apre lo splendido giardino sotto le mura impreziosito da sculture e pietre sono del dell'artista Pinuccio Sciola e il quariere-giardino di Villanova
Il mare
Non può mancare una passeggiata al mare da Marina Piccola porticciolo turistico sovrastato dalla sella del diavolo fino al litorale di Quartu sant'Elena si stendono i nove chilometri dl Poetto di Cagliari detta anche spiaggia dei Centomila. Un arenile bianco un tempo molto più esteso di come appare ora. Con acque cristalline dalle temperature sempre miti che attirano cittadini e turisti in tutte le stagioni. La spiaggia è usata dai primi del Novecento e il suo lungomare oggi dopo un importante intervento di riqualificazione ospita piste ciclabili zone per lo sport giardini aree di sosta chioschi all'aperto in legno che danno ristoro ai bagnanti.
Per chi cerca il silenzio è d'obbligo un aperitivo serale quando la spiaggia si è svuotata e il popolo della notte non si è ancora riversato sul litorale.
Tranquillità e relax anche nell'altra spiaggia cagliaritana Calamosca riparata dal promontorio omomino.
Imperdibile una passeggiata al parco naturalistico regionale Molentargius - Le Saline. I sentieri ricavati tra vecchi canali e vasche del sale mostrano un ecosistema nel Mediterraneo inserito tra le zone protette dalla convenzione di Ramsar: Il sito si estende per 1600 ettari la sua unicità è la presenza di bacini di acqua dolce e salata e soprattutto la grande varietà di uccelli acquatici. Qui nidificano e sostano gli splendidi fenicotteri rosa che nelle sere d'estate offrono uno spettacolo unico sorvolando la città.
sabato 9 luglio 2016
riviera ligure - di Ponente
riviera ligure - di ponente
Una vacanza on the road con passeggiate in spiaggia o percorsi nell'entroterra dove possiamo incontrare i borghi più belli d'Italia. La provincia di Imperia offre tutto questo e qualcosa di più.
E' in fatti una meta perfetta per chi ama lo svago il relax e un po' di sana avventura farcita con Street food locale.
La pista ciclopedonale che collega San Lorenzo al Mare a Ospedaletti è un valido punto di partenza per gli sportivi. Se invece preferite l'auto vi suggeriamo di prendere l'uscita Ventimiglia dell'A10 e risalire la costa fino ad Imperia concedendovi qua e là qualche deviazione nell'entroterra.
Partendo dal confine con la Francia la prima tappa è quella dei Balzi Rossi un complesso di grotte con diversi reperti dell'età paleolitica conservati all'interno del museo Preistorico che fanno da cornice ad una spiaggetta esclusiva. Proseguendo lungo la costa si arriva a Bordighera vivace cittadina costiera meta d'elezione di pittori francesi tra il XIX e il XX secolo. Il suo nome è associato a quello di Claude Monet che la ritrasse in molti suoi dipinti. Passeggiando lungo la via Romana si trovano alcuni particolari immortalati nelle tele del pittore: Nell'entroterra sopravvivono piccoli villaggi come Vallebona e Soldano meta di buongustai alla ricerca dei sapori tipici della tradizione.
Prima di raggiungere san Remo è d'obbligo una pausa al sole nella spiaggia sassosa di Ospitaletti che si presenta come un lungo susseguirsi di insenature in cui si alternano tratti di spiaggia libera e aree attrezzate. Da questa località potete scegliere se proseguire in auto oppure optare per la bicicletta lungo il percorso ciclabile realizzato riqualificando il tracciato costiero della ferrovia Genova-Ventimiglia in tutto 24 km divisi in 5 tappe che collegano Ospitaletti a San Lorenzo.
Nota come la città dei fiori Sanremo è anche patria dei gamberi rossi una varietà molto saporita pescata solo nel Mar Ligure. Prima di lasciare il paese da non perdere la visita di Bussana vecchia. Semidistrutta durante il terremoto nel 1887 è stata ricostruita e trasformata in un borgo di artisti con botteghe artigiane e piccoli laboratori.
Un'altra località molto apprezzata per la sua spiaggia sabbiosa e il lungo mare ricco di bei locali è Arma di Taggia meta che offre relax ed escursioni naturalistiche. Come quella dell'oasi faunistica situata alla foce del torrente Argentina oppure quella più impegnativa nota come "il cammino del ghiaccio che da Taggia conduce alle niviere costruzioni in pietra usate nel novecento come serbatoio di raccolta della neve invernale per la produzione estiva di sorbetti e gelati. Sempre lungo la Valle Argentina si incontra Montaldo ligure dove si consiglia di assaggiare la frandura ricetta a base di patate protagonista dell'omonima festa di ferragosto.
Avvicinandoci a Imperia Pompeiana emerge come una terrazza sul mare con le sue borgate disposte lungo la strada che risale la collina. In questa zona si coltiva una delicata varietà di carciofi ideale da gustare crudo condito con un filo di olio extravergine di olive taggiasche.
Prima di raggiungere Imperia nella Cal Primo spicca Valloria trasformata da alcuni anni in una pinacoteca a cielo aperto con le sue oltre 100 porte dipinte da pittori di fama internazionale. Da non perdere in estate le tradizionali feste in cui è possibile gustare le specialità del posto come la trippa alla Vallorese lo Zemin (zuppa di legumi) e il tajain de buaschi (tipo di pasta). Ultima tappa è la Calle Arroscia nota per la sua cucina bianca povera di colori ma ricca di sapori e specialità tipiche come il Brusso di pecora Brigasca un formaggio morbido, le deliziose raviore di Montegrosso fagottini ripieni di erbe crude con olio extravergine di oliva e i bastardui tipiche lasagne impastate con erbe e condite con porri e noci.
Arrivati a Oneglia e a Imperia non lasciatevi sfuggire l'occasione di gustare le delizie dello Street food imperiese dalla gustosa piscalandrea una sorta di pizza condita con cipolle acciughe aglio e olive alla farinata onigliese a fase di farina di ceci insaporita con cipollotti freschi. L'anima più caratteristica della città è il mercato del pesce situato nel porto di Oneglia un luogo ricco di storia dove ogni giorno arriva il pesce freschissimo dai pescherecci.
A pochi chilometri dal confine con la Francia i giardini di Hanbury sono un trionfo di colori ed essenze dove l'incontro della macchia mediterranea con rare specie esotiche dà origine a una raccolta di oltre 7000 piante. Da non perdere sono i roseti del Giardino Giapponese. la Foresta Australiana gli Eucalyptus le Agavi e gli Ulivi secolari. Il periodo migliore per visitarli è la primavera oppure a settembre dopo le piogge. Tuttavia anche in piena estate la visita può essere molto istruttiva privilegiando il rispetto dei cicli vitali e riproduttivi delle piante all'aspetto estetico non deve stupire che porzioni di terreno non vengano sfalciate né che i frutti restino a maturare sugli alberi.
Sempre nell'entroterra di Ventimiglia ad Airole in Val Toja si celebra ogni anno dopo Ferragosto la Festa della Lavanda in cui è possibile assistere alla distillazione dell'essenza con gli antichi alambicchi. Non lontano da Bordighera meritano una visita Villa Mariani e il Giardino esotico Pallanca un orto botanico per piante grasse.
Il prodotto più rappresentativo delle regione è il basilico con cui viene prodotto il pesto alla genovese.
In origine la sua produzione era circoscritta al quartiere di Prà situato tra Pegli e Voltri mentre oggi si può trovare su tutto il territorio.
un'altra perla è l'oliva taggiasca di frutti ovoidali nero violacei di piccole dimensioni e dal profumo e sapore molto intensi. E' coltivata soprattutto nel territorio della provincia di Imperia e dalla sua spremitura si ottiene l'olio extravergine di oliva taggiasca. Armonico e delicato è capace di esaltare al meglio la tipicità della cucina ligure. E' infatti ottimo in salse e condimenti per esaltare il pesce azzurro e i gamberi rossi di Sanremo. Sui terrazzamenti a secco della provincia di Impera si producono tre varietà di fagioli quelli di Pigna, di Badalucco e di Conio. Nel ponente a Valleggia e a Civezza si coltivano le albicocche.
Quella di Valleggia caratterizzata dalle minute puntinature di colore rosso mattone cresce tra Varazze e Albenga mentre quella di Civezza è tigrata. Tra Varazze e Finale ligure cresce il Chinotto un sempreverde che fa frutti aromatici.
Infine la Piana di Albenga è la patria del carciofo spinoso violetto da mangiare crudo.
riviera ligure - di ponente
Una vacanza on the road con passeggiate in spiaggia o percorsi nell'entroterra dove possiamo incontrare i borghi più belli d'Italia. La provincia di Imperia offre tutto questo e qualcosa di più.
E' in fatti una meta perfetta per chi ama lo svago il relax e un po' di sana avventura farcita con Street food locale.
La pista ciclopedonale che collega San Lorenzo al Mare a Ospedaletti è un valido punto di partenza per gli sportivi. Se invece preferite l'auto vi suggeriamo di prendere l'uscita Ventimiglia dell'A10 e risalire la costa fino ad Imperia concedendovi qua e là qualche deviazione nell'entroterra.
Partendo dal confine con la Francia la prima tappa è quella dei Balzi Rossi un complesso di grotte con diversi reperti dell'età paleolitica conservati all'interno del museo Preistorico che fanno da cornice ad una spiaggetta esclusiva. Proseguendo lungo la costa si arriva a Bordighera vivace cittadina costiera meta d'elezione di pittori francesi tra il XIX e il XX secolo. Il suo nome è associato a quello di Claude Monet che la ritrasse in molti suoi dipinti. Passeggiando lungo la via Romana si trovano alcuni particolari immortalati nelle tele del pittore: Nell'entroterra sopravvivono piccoli villaggi come Vallebona e Soldano meta di buongustai alla ricerca dei sapori tipici della tradizione.
Prima di raggiungere san Remo è d'obbligo una pausa al sole nella spiaggia sassosa di Ospitaletti che si presenta come un lungo susseguirsi di insenature in cui si alternano tratti di spiaggia libera e aree attrezzate. Da questa località potete scegliere se proseguire in auto oppure optare per la bicicletta lungo il percorso ciclabile realizzato riqualificando il tracciato costiero della ferrovia Genova-Ventimiglia in tutto 24 km divisi in 5 tappe che collegano Ospitaletti a San Lorenzo.
Nota come la città dei fiori Sanremo è anche patria dei gamberi rossi una varietà molto saporita pescata solo nel Mar Ligure. Prima di lasciare il paese da non perdere la visita di Bussana vecchia. Semidistrutta durante il terremoto nel 1887 è stata ricostruita e trasformata in un borgo di artisti con botteghe artigiane e piccoli laboratori.
Un'altra località molto apprezzata per la sua spiaggia sabbiosa e il lungo mare ricco di bei locali è Arma di Taggia meta che offre relax ed escursioni naturalistiche. Come quella dell'oasi faunistica situata alla foce del torrente Argentina oppure quella più impegnativa nota come "il cammino del ghiaccio che da Taggia conduce alle niviere costruzioni in pietra usate nel novecento come serbatoio di raccolta della neve invernale per la produzione estiva di sorbetti e gelati. Sempre lungo la Valle Argentina si incontra Montaldo ligure dove si consiglia di assaggiare la frandura ricetta a base di patate protagonista dell'omonima festa di ferragosto.
Avvicinandoci a Imperia Pompeiana emerge come una terrazza sul mare con le sue borgate disposte lungo la strada che risale la collina. In questa zona si coltiva una delicata varietà di carciofi ideale da gustare crudo condito con un filo di olio extravergine di olive taggiasche.
Prima di raggiungere Imperia nella Cal Primo spicca Valloria trasformata da alcuni anni in una pinacoteca a cielo aperto con le sue oltre 100 porte dipinte da pittori di fama internazionale. Da non perdere in estate le tradizionali feste in cui è possibile gustare le specialità del posto come la trippa alla Vallorese lo Zemin (zuppa di legumi) e il tajain de buaschi (tipo di pasta). Ultima tappa è la Calle Arroscia nota per la sua cucina bianca povera di colori ma ricca di sapori e specialità tipiche come il Brusso di pecora Brigasca un formaggio morbido, le deliziose raviore di Montegrosso fagottini ripieni di erbe crude con olio extravergine di oliva e i bastardui tipiche lasagne impastate con erbe e condite con porri e noci.
Arrivati a Oneglia e a Imperia non lasciatevi sfuggire l'occasione di gustare le delizie dello Street food imperiese dalla gustosa piscalandrea una sorta di pizza condita con cipolle acciughe aglio e olive alla farinata onigliese a fase di farina di ceci insaporita con cipollotti freschi. L'anima più caratteristica della città è il mercato del pesce situato nel porto di Oneglia un luogo ricco di storia dove ogni giorno arriva il pesce freschissimo dai pescherecci.
La riviera dei fiori
Il tratto di costa che collega Andora- Capo Mele al confine con la Francia dopo Ventimiglia è noto come la riviera dei fiori e Sanremo è la sua "capitale" famosa in tutto il mondo come la città dei fiori, vanta parchi giardini fioriti in ogni stagione. IL Parco di Villa Ormond con le sue palme i cedri e altre piante esotiche è una vera oasi in cui la calura estiva non dà tregua.A pochi chilometri dal confine con la Francia i giardini di Hanbury sono un trionfo di colori ed essenze dove l'incontro della macchia mediterranea con rare specie esotiche dà origine a una raccolta di oltre 7000 piante. Da non perdere sono i roseti del Giardino Giapponese. la Foresta Australiana gli Eucalyptus le Agavi e gli Ulivi secolari. Il periodo migliore per visitarli è la primavera oppure a settembre dopo le piogge. Tuttavia anche in piena estate la visita può essere molto istruttiva privilegiando il rispetto dei cicli vitali e riproduttivi delle piante all'aspetto estetico non deve stupire che porzioni di terreno non vengano sfalciate né che i frutti restino a maturare sugli alberi.
Sempre nell'entroterra di Ventimiglia ad Airole in Val Toja si celebra ogni anno dopo Ferragosto la Festa della Lavanda in cui è possibile assistere alla distillazione dell'essenza con gli antichi alambicchi. Non lontano da Bordighera meritano una visita Villa Mariani e il Giardino esotico Pallanca un orto botanico per piante grasse.
Prodotti tipici
Il clima eccezionalmente mite ha trasformato questo angolo della Liguria in un bellissimo giardino e in un orto ricco di sapori e profumi unici.Il prodotto più rappresentativo delle regione è il basilico con cui viene prodotto il pesto alla genovese.
In origine la sua produzione era circoscritta al quartiere di Prà situato tra Pegli e Voltri mentre oggi si può trovare su tutto il territorio.
un'altra perla è l'oliva taggiasca di frutti ovoidali nero violacei di piccole dimensioni e dal profumo e sapore molto intensi. E' coltivata soprattutto nel territorio della provincia di Imperia e dalla sua spremitura si ottiene l'olio extravergine di oliva taggiasca. Armonico e delicato è capace di esaltare al meglio la tipicità della cucina ligure. E' infatti ottimo in salse e condimenti per esaltare il pesce azzurro e i gamberi rossi di Sanremo. Sui terrazzamenti a secco della provincia di Impera si producono tre varietà di fagioli quelli di Pigna, di Badalucco e di Conio. Nel ponente a Valleggia e a Civezza si coltivano le albicocche.
Quella di Valleggia caratterizzata dalle minute puntinature di colore rosso mattone cresce tra Varazze e Albenga mentre quella di Civezza è tigrata. Tra Varazze e Finale ligure cresce il Chinotto un sempreverde che fa frutti aromatici.
Infine la Piana di Albenga è la patria del carciofo spinoso violetto da mangiare crudo.
riviera ligure - di ponente
mercoledì 1 giugno 2016
Pisa
Pisa
E' un comune italiano della Toscana
secondo la leggenda sarebbe stata fondata da alcuni mitici profughi troiani provenienti dall'omonima città greca di Pisa posta nella valle del fiume Alfeo nel Peloponneso
tra i monumenti più importanti della città va annoverata la celebre piazza del Duomo detta Piazza dei Miracoli con la cattedrale nella piazza svetta la caratteristica torre pendente campanile del XII secolo alta 56 m che acquisì la caratteristica inclinazione dopo l'inizio della sua costruzione
ci sono anche due altri campanili inclinati il campanile delle chiesa di San Nicola e il campanile della chiesa di San Michele degli Scalzi anche la chiesa ha una significativa pendenza
Pisa ospita il più importante aeroporto della regione il Galileo Galilei
la città è sede di ben tre la più importanti istituzioni universitarie d'Italia e d'Europa l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore sant'Anna nonché il Consiglio Nazionale delle Ticerche
LUOGHI DI INTERESSE
chiesa di san Francesco progettata da Giovanni di Simone costruita dopo il 1276
Nel 1343 nuove cappelle sono state aggiunge e la chiesa è stata elevata
E' a navata unica e di notevole interesse sono la torre campanaria e il chiostro
Ospita opere di Jacopo Empoli Taddeo Gaddi e Santi di Tito
nella cappella della Gherardesca furono tumulati Ugolino della Gherardesca e i suoi figli
chiesa di san Frediano menzionata per la prima volta nel 1061 è una basilica a tre navate e ospita un crocifisso del XII secolo
Gli affreschi sono per la maggior parte restaurati ne XVI secolo con lavori di Dominico Passignano Aurelio Lomi e Rutilio Manetti
Svolge oggi la funzione di chiesa universitaria
chiesa di san Nicola la cui esistenza è rintracciabile fin dal 1097 è stata ingrandita tra il 1297 e il 1313 dai frati dell'ordine Agostiniano forse su progetto di Giovanni Pisano e l'Annunciazione di Francesco Valdabrino
chiesa di santa Maria della Spina 1230 attribuita nella forma attuale a Lupo di Francesco è considerata unanimemente uno dei capolavori del gotico italiano
ricca e preziosa come uno scrigno sorge lungo il fiume a pochi passi dall'estremità del Ponte Solferino
chiesa di san Paolo a Ripa d'Arno costruita attorno al 952 sorge in una piazza alberata situata sul Lungarno a sud-ovest della città
Fu ingrandita a metà del XII secolo sullo stile adottato per il Duomo romanico pisano
La facciata è stata completata nel XIV secolo da Giovanni Pisano
L'interno è stato affrescato da Buonamico Buffalmacco e Turino Vanni
E' un comune italiano della Toscana
secondo la leggenda sarebbe stata fondata da alcuni mitici profughi troiani provenienti dall'omonima città greca di Pisa posta nella valle del fiume Alfeo nel Peloponneso
tra i monumenti più importanti della città va annoverata la celebre piazza del Duomo detta Piazza dei Miracoli con la cattedrale nella piazza svetta la caratteristica torre pendente campanile del XII secolo alta 56 m che acquisì la caratteristica inclinazione dopo l'inizio della sua costruzione
ci sono anche due altri campanili inclinati il campanile delle chiesa di San Nicola e il campanile della chiesa di San Michele degli Scalzi anche la chiesa ha una significativa pendenza
Pisa ospita il più importante aeroporto della regione il Galileo Galilei
la città è sede di ben tre la più importanti istituzioni universitarie d'Italia e d'Europa l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore sant'Anna nonché il Consiglio Nazionale delle Ticerche
LUOGHI DI INTERESSE
chiesa di san Francesco progettata da Giovanni di Simone costruita dopo il 1276
Nel 1343 nuove cappelle sono state aggiunge e la chiesa è stata elevata
E' a navata unica e di notevole interesse sono la torre campanaria e il chiostro
Ospita opere di Jacopo Empoli Taddeo Gaddi e Santi di Tito
nella cappella della Gherardesca furono tumulati Ugolino della Gherardesca e i suoi figli
chiesa di san Frediano menzionata per la prima volta nel 1061 è una basilica a tre navate e ospita un crocifisso del XII secolo
Gli affreschi sono per la maggior parte restaurati ne XVI secolo con lavori di Dominico Passignano Aurelio Lomi e Rutilio Manetti
Svolge oggi la funzione di chiesa universitaria
chiesa di san Nicola la cui esistenza è rintracciabile fin dal 1097 è stata ingrandita tra il 1297 e il 1313 dai frati dell'ordine Agostiniano forse su progetto di Giovanni Pisano e l'Annunciazione di Francesco Valdabrino
chiesa di santa Maria della Spina 1230 attribuita nella forma attuale a Lupo di Francesco è considerata unanimemente uno dei capolavori del gotico italiano
ricca e preziosa come uno scrigno sorge lungo il fiume a pochi passi dall'estremità del Ponte Solferino
chiesa di san Paolo a Ripa d'Arno costruita attorno al 952 sorge in una piazza alberata situata sul Lungarno a sud-ovest della città
Fu ingrandita a metà del XII secolo sullo stile adottato per il Duomo romanico pisano
La facciata è stata completata nel XIV secolo da Giovanni Pisano
L'interno è stato affrescato da Buonamico Buffalmacco e Turino Vanni
venerdì 27 maggio 2016
Ravenna
Ravenna
è un comune italiano capoluogo dell'Emilia Romagna
è la città più grande e storicamente più importante della Romagna e comprende nove lidi della riviera
Nella storia è stata capitale per tre volte dell'impero romano del Regno degli Ostrogoti e dell'Esarcato bizantino
il centro città si trova a 8 km dal mare Adriatico al quale è collegato con il canale Candiano
le spiagge ravennate vengono chiamate lidi amministrativamente sono classificate come frazioni
Lidi nord : Casal Borsetti, Marina Romea, e Porto Corsini
Lidi sud : Marina di Ravenna, Punta Marina Terme Lido Adriano Lido di Dante Lido di Classe e Lido di Savio
Il paesaggio nelle frazioni sul litorale presenta elementi caratteristici nei lidi nord si incontrano ampi specchi di acqua come l'oasi del WWF di Punte Alberete inserita nella spettacolare Pineta di San Vitale
a sud troviamo la Pineta di Classe citata dal Boccaccio nel Decamerone e da Dante nella Divina Commedia
i lidi sud sono quelli con una marcata impronta turistica con una notevole offerta di alberghi ristoranti e divertimenti l'ultimo lido confina con Milano Marittima
monumenti e luoghi di interesse
mausoleo di Galla Placida
risalente alla prima metà del V secolo si trova poco distante dalla basilica di san Vitale
non si sa perché è stato costruito potrebbe essere stato una semplice cappella pertinente alla chiesa di Santa Croce
la pianta del piccolo edificio presenta una forma irregolare e a croce latina esternamente ha un paramento in semplice laterizio con una cupola nascosta dal tiburio a base quadrata
l'interno è decorato da un ciclo di mosaici fra i più antichi della città alla fine dei bracci si trovano tre sarcofagi in marmo di epoca romana
la cupola centrale domina lo spazio interno affiancata da quattro lunette
Battistero neoniano
detto anche degli Ortodossi è risalente al V secolo e prende il nome dal vescovo Neone che ne ha fatto proseguire l'esecuzione
per via della tipica subsidenza di Ravenna il monumento è interrato di circa 2 metri
ha una forma ottagonale e all'esterno ha un semplice rivestimento in laterizio da quale emergono quattro absidiole
L'interno spicca per una decorazione su tutta la cupola a mosaico
la cappella arcivescovile
è una cappella situata al primo piano del palazzo arcivescovile unico monumento di natura ortodossa ad essere costruito durante il regno di Teodorico ha una pianta a forma di croce dotata di vestibolo marmoreo nella parte inferiore e ricco di mosaici quella superiore
basilica di sant'Apollinare Nuovo è una basilica di Ravenna nata come culto ariano nel VI secolo fu consacrata a san Martino si tour
si tratta di un edificio a tre navate attualmente privo di quadriportico e preceduto da un portico
esternamente si presenta con una facciata a salienti realizzata in laterizio nella parte superiore si trova una grande bifora in marmo sormontata da due aperture
la navata centrale e doppia rispetto alle laterali è ricca di mosaici
mausoleo di Teodorico
è la più celebre costruzione funeraria degli Ostrogoti fu costruito nel520 da Teodorico il Grande come sua futura tomba
la costruzione si distingue dagli altri monumenti perché costruito non in mattoni ma con blocchi di pietra d'Istria una roccia calcarea microcristallina con passa porosità
ha una pianta decagonale
a Ravenna morì esule Dante Alighieri e qui sono conservate in un piccolo tempio neoclassico le sue spoglie mortali
ricevette la medaglia d'oro per la resistenza
Gastronomioa
i passatelli in brodo con razza, Garganelli , zuppa di rane, asinello in umido, anatra al miele, le anguille cucinate fritte o alla griglia ed una gustosa piadina magari con squacquerone formaggio vaccino
è un comune italiano capoluogo dell'Emilia Romagna
è la città più grande e storicamente più importante della Romagna e comprende nove lidi della riviera
Nella storia è stata capitale per tre volte dell'impero romano del Regno degli Ostrogoti e dell'Esarcato bizantino
il centro città si trova a 8 km dal mare Adriatico al quale è collegato con il canale Candiano
le spiagge ravennate vengono chiamate lidi amministrativamente sono classificate come frazioni
Lidi nord : Casal Borsetti, Marina Romea, e Porto Corsini
Lidi sud : Marina di Ravenna, Punta Marina Terme Lido Adriano Lido di Dante Lido di Classe e Lido di Savio
Il paesaggio nelle frazioni sul litorale presenta elementi caratteristici nei lidi nord si incontrano ampi specchi di acqua come l'oasi del WWF di Punte Alberete inserita nella spettacolare Pineta di San Vitale
a sud troviamo la Pineta di Classe citata dal Boccaccio nel Decamerone e da Dante nella Divina Commedia
i lidi sud sono quelli con una marcata impronta turistica con una notevole offerta di alberghi ristoranti e divertimenti l'ultimo lido confina con Milano Marittima
monumenti e luoghi di interesse
mausoleo di Galla Placida
risalente alla prima metà del V secolo si trova poco distante dalla basilica di san Vitale
non si sa perché è stato costruito potrebbe essere stato una semplice cappella pertinente alla chiesa di Santa Croce
la pianta del piccolo edificio presenta una forma irregolare e a croce latina esternamente ha un paramento in semplice laterizio con una cupola nascosta dal tiburio a base quadrata
l'interno è decorato da un ciclo di mosaici fra i più antichi della città alla fine dei bracci si trovano tre sarcofagi in marmo di epoca romana
la cupola centrale domina lo spazio interno affiancata da quattro lunette
Battistero neoniano
detto anche degli Ortodossi è risalente al V secolo e prende il nome dal vescovo Neone che ne ha fatto proseguire l'esecuzione
per via della tipica subsidenza di Ravenna il monumento è interrato di circa 2 metri
ha una forma ottagonale e all'esterno ha un semplice rivestimento in laterizio da quale emergono quattro absidiole
L'interno spicca per una decorazione su tutta la cupola a mosaico
la cappella arcivescovile
è una cappella situata al primo piano del palazzo arcivescovile unico monumento di natura ortodossa ad essere costruito durante il regno di Teodorico ha una pianta a forma di croce dotata di vestibolo marmoreo nella parte inferiore e ricco di mosaici quella superiore
basilica di sant'Apollinare Nuovo è una basilica di Ravenna nata come culto ariano nel VI secolo fu consacrata a san Martino si tour
si tratta di un edificio a tre navate attualmente privo di quadriportico e preceduto da un portico
esternamente si presenta con una facciata a salienti realizzata in laterizio nella parte superiore si trova una grande bifora in marmo sormontata da due aperture
la navata centrale e doppia rispetto alle laterali è ricca di mosaici
mausoleo di Teodorico
è la più celebre costruzione funeraria degli Ostrogoti fu costruito nel520 da Teodorico il Grande come sua futura tomba
la costruzione si distingue dagli altri monumenti perché costruito non in mattoni ma con blocchi di pietra d'Istria una roccia calcarea microcristallina con passa porosità
ha una pianta decagonale
a Ravenna morì esule Dante Alighieri e qui sono conservate in un piccolo tempio neoclassico le sue spoglie mortali
ricevette la medaglia d'oro per la resistenza
Gastronomioa
i passatelli in brodo con razza, Garganelli , zuppa di rane, asinello in umido, anatra al miele, le anguille cucinate fritte o alla griglia ed una gustosa piadina magari con squacquerone formaggio vaccino
mercoledì 25 maggio 2016
Lecce
Lecce
è un comune italiano capoluogo della Puglia nella posizione centrale della penisola salentina
architettonicamente Lecce non ha confronti una città ricamata dagli incredibili arabeschi del barocco ritmati dai rosoni delle chiese sulle foglie dei capitelli sulle facciate delle chiese sui portali dei palazzi signorili
Un barocco gentile ed elegante mai stucchevole seppure pineo di festoni drappi e cariatidi
a primavera inoltrata quando la città è già baciata da un sole caldo non è difficile imbattersi in giornate che fanno venire voglia d'estate
per visitarla bisogna addentrarsi nelle viuzze strette e tortuose del lindo centro storico facendosi poi sorprendere dagli spazi inaspettati che donano splendore e solennità a chiese e monumenti
entrando in piazza del Duomo la cui sontuosa architettura sembra una scenografia di Luchino Visconti accessibile solo attraverso due propilei infatti è uno spazio chiuso in cui si affacciano la cattedrale e il seminario l'episcopio e la svettante guglia del campanile alto più di 70 metri particolare la prospettiva della piazza in cui gioca un ruolo chiave il Duomo che presenta ben due facciate quella principale è lineare sobria mentre l'altra laterale più ricca e ornata
la cucina salentina invece senza ambiguità segue una linea gastronomica che si rifà alla tradizione
a volte rivisitandola e arricchendola senza mai dimenticare che viene dalla tradizione greca
monumenti e luoghi di interesse
Duomo cattedrale di Lecce edificato nel 1144 dal vescovo Formoso e ricostruita nelle forme barocche nel 1659 dall'architetto Giuseppe Zimbalo
Basilica di Santa Croce
uno dei maggiori complessi architettonici della città e costituisce il più significativo esempio del barocco leccese fu edificata a partire dal 1549 e sarebbe legato alla vittoria della battaglia di Lepanto
Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo è una delle più antiche chiese di Lecce costruita in epoca medievale ne 1180 dal normanno Tancredi d'Altavilla venne poi ristrutturata nel 1716 acquistando un'impronta barocca ma preservando sempre elementi nello stile originario
conventi
Palazzo dei Celestini
situato accanto alla Basilica di Santa Croce Palazzo dei Celestini venne edificato tra il 1659 e 1695 il palazzo è sede della Prefettura
monastero dei Teatini
il monastero attiguo alla Chiesa di Santa Irene è un edificio barocco sede dei padri Teatini con la soppressione degli ordini religiosi la chiesa e il monastero furono ceduti al Couine di Lecce che si preoccupò di conservare l'apertura al culto della Chiesa
venne adibito prima a caserma poi a scuola infine agli uffici comunali
monastero dei carmelitani
attiguo alla chiesa del Carmine è stato costruito a cavallo dei secoli XVI e XVII per i padri carmelitani gli ambienti sono organizzati intorno ad un chiostro quadrangolare
castello di Lecce realizzato secondo la tradizione per volere di Carlo V per scongiurare le invasioni turche
Porte della vecchia
all'origine le porte che permettevano l'ingresso in città erano quattro nel corso degli anni la porta di san Cataldo fu distrutta
è un comune italiano capoluogo della Puglia nella posizione centrale della penisola salentina
architettonicamente Lecce non ha confronti una città ricamata dagli incredibili arabeschi del barocco ritmati dai rosoni delle chiese sulle foglie dei capitelli sulle facciate delle chiese sui portali dei palazzi signorili
Un barocco gentile ed elegante mai stucchevole seppure pineo di festoni drappi e cariatidi
a primavera inoltrata quando la città è già baciata da un sole caldo non è difficile imbattersi in giornate che fanno venire voglia d'estate
per visitarla bisogna addentrarsi nelle viuzze strette e tortuose del lindo centro storico facendosi poi sorprendere dagli spazi inaspettati che donano splendore e solennità a chiese e monumenti
entrando in piazza del Duomo la cui sontuosa architettura sembra una scenografia di Luchino Visconti accessibile solo attraverso due propilei infatti è uno spazio chiuso in cui si affacciano la cattedrale e il seminario l'episcopio e la svettante guglia del campanile alto più di 70 metri particolare la prospettiva della piazza in cui gioca un ruolo chiave il Duomo che presenta ben due facciate quella principale è lineare sobria mentre l'altra laterale più ricca e ornata
la cucina salentina invece senza ambiguità segue una linea gastronomica che si rifà alla tradizione
a volte rivisitandola e arricchendola senza mai dimenticare che viene dalla tradizione greca
monumenti e luoghi di interesse
Duomo cattedrale di Lecce edificato nel 1144 dal vescovo Formoso e ricostruita nelle forme barocche nel 1659 dall'architetto Giuseppe Zimbalo
Basilica di Santa Croce
uno dei maggiori complessi architettonici della città e costituisce il più significativo esempio del barocco leccese fu edificata a partire dal 1549 e sarebbe legato alla vittoria della battaglia di Lepanto
Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo è una delle più antiche chiese di Lecce costruita in epoca medievale ne 1180 dal normanno Tancredi d'Altavilla venne poi ristrutturata nel 1716 acquistando un'impronta barocca ma preservando sempre elementi nello stile originario
conventi
Palazzo dei Celestini
situato accanto alla Basilica di Santa Croce Palazzo dei Celestini venne edificato tra il 1659 e 1695 il palazzo è sede della Prefettura
monastero dei Teatini
il monastero attiguo alla Chiesa di Santa Irene è un edificio barocco sede dei padri Teatini con la soppressione degli ordini religiosi la chiesa e il monastero furono ceduti al Couine di Lecce che si preoccupò di conservare l'apertura al culto della Chiesa
venne adibito prima a caserma poi a scuola infine agli uffici comunali
monastero dei carmelitani
attiguo alla chiesa del Carmine è stato costruito a cavallo dei secoli XVI e XVII per i padri carmelitani gli ambienti sono organizzati intorno ad un chiostro quadrangolare
castello di Lecce realizzato secondo la tradizione per volere di Carlo V per scongiurare le invasioni turche
Porte della vecchia
all'origine le porte che permettevano l'ingresso in città erano quattro nel corso degli anni la porta di san Cataldo fu distrutta
lunedì 23 maggio 2016
Assisi - viaggio nell'arte
Assisi - viaggio nell'arte
Assisi è un comune italiano della provincia di Perugia in Umbria
conosciuta per essere la città in cui nacquero e morirono san Francesco e santa Chiara
è situata sul monte Subasio comprende sia porzioni pianeggianti sia collinari sia di bassa montagna si affaccia sulla valle Umbra
cosa vedere
Basilica di san Francesco
un luogo che da 1230 conserva e custodisce le spoglie mortali del santo voluta da Papa Gregorio IX
secondo la tradizione fu san Francesco ad indicare il luogo in cui voleva essere sepolto si tratta della collina inferiore della città dove abitualmente venivano sepolti i senza legge condannati dalla giustizia anche se san Francesco voleva che le chiese fossero costruite secondo la primaria regola della povertà la chiesa rappresentò una deroga al rigore francescano
la chiesa aveva diverse finalità prima di tutto era luogo di sepoltura del fondatore dell'ordine che venne considerato uno delle figure più rappresentative del cristianesimo divenne quindi meta di pellegrinaggio
vi sono affreschi con scene in transetto ad opera del Maestro di san Francesco poi Cimabue
un terremoto nel 1997 causò profonde lesioni alla basilica inferiore con il crollo della volta in due punti causò anche il crollo degli affreschi
è formata da due chiese sovrapposte legate a due diverse fasi costruttive
la chiesa inferiore fu iniziata nel 1228 e finita nel 1230 quando fu trasportato il corpo di san Francesco tutt'ora conservato in una piccola cripta
alle decorazioni hanno collaborato Giotto Cimabue e Simone Martini
la parte inferiore ha funzione di chiesta sepolcrale
la chiesa superiore presenta una facciata semplice a capanna decorata con un rosone centrale e ai lati i simboli degli evangelisti in rilievo
la parte bassa è arricchita da un maestoso portale
l'architettura interna mostra invece caratteri più tipici del gotico italiano archi a sesto acuto che attraversano la navata poggianti su semi pilastri a fascio dai quali si diramano costolatura delle volta a crociere ogivali e altri arconi laterali
la basilica superiore contiene una completa raccolta di vetrati medievali d'Italia adibita a funzioni liturgiche di carattere ufficiale
vi è un organo a canne Mascioni costruito ne 1982
il campanile ha un gioco di cornici e archetti pensili ha la cella campanaria aperta con triplice arcata
la basilica di Santa Chiara
la chiesa venne costruita dopo la morte di santa Chiara tra il 1257 e 1265 attorno all'antica chiesa di
San Giorgio le spoglie della santa vennero trasportate qui nel 1260
l'esterno è caratterizzato da tre grossi contrafforti a forma di archi rampanti che rinforzano il fianco sinistro la facciata è realizzata in filari di pietra bianca e rossa
il portale è a tutto sesto con la ghiera attorno alla lunetta che è sostituita da due leoni a riposo
il rosone ha un doppio giro di colonnini e archetti la facciata si conclude a timpano con oculo al centro
all'interno la chiesa è a croce latina con navata unica transetto e abside poligonale gli archi poggiano su pilastri a fascio che attraversato pareti nude ravvivate da un ballatoio
nella navata una cappella situata nella quarta campata a sinistra
qui possiamo trovare le reliquie di San Francesco e Santa Chiara le tonache un sandalo un velo un cilicio un crocifisso
nel lato verso valle il convento di clausura di santa Chiara
cattedrale di san Rufino
la facciata è una delle opere più significative del romanico umbro
vi sono tre portali fiancheggiati da leoni e grifi scolpiti il portale centrale ha una ricca ornamentazione soprattutto nella ghiera multipla decorata da rilievi a stralci girali figure allegoriche e animali mostruosi
all'interno tre navate divise a pilastri con pianta basilicale
nell'abside un coro ligneo solto l'altare troviamo le spoglie di san Rufino di Assisi
vi sono due organi l'organo maggiore e l'organo corale
Santa Maria Maggiore è un luogo di culto cattolico di Assisi
risale al XI XII ma fu costruita su un edificio più antico la facciata è semplice ripartita da paraste e presenta un portale d'ingresso inserito in un'arcata a sesto acuto e un rosone datato 1162 e firmato Giovanni da Gubbio
a tre navate separate da pilastri le pareti coperte di affreschi
L'eremo delle carceri
fu donato dal comune ai Benedettini che lo cedettero a san Francesco per la meditazione fuori dal santuario tre grotte
un luogo immerso nei boschi di lecci sono molti i racconti di miracoli che si associano a questo sito
Assisi è un comune italiano della provincia di Perugia in Umbria
conosciuta per essere la città in cui nacquero e morirono san Francesco e santa Chiara
è situata sul monte Subasio comprende sia porzioni pianeggianti sia collinari sia di bassa montagna si affaccia sulla valle Umbra
cosa vedere
Basilica di san Francesco
un luogo che da 1230 conserva e custodisce le spoglie mortali del santo voluta da Papa Gregorio IX
secondo la tradizione fu san Francesco ad indicare il luogo in cui voleva essere sepolto si tratta della collina inferiore della città dove abitualmente venivano sepolti i senza legge condannati dalla giustizia anche se san Francesco voleva che le chiese fossero costruite secondo la primaria regola della povertà la chiesa rappresentò una deroga al rigore francescano
la chiesa aveva diverse finalità prima di tutto era luogo di sepoltura del fondatore dell'ordine che venne considerato uno delle figure più rappresentative del cristianesimo divenne quindi meta di pellegrinaggio
vi sono affreschi con scene in transetto ad opera del Maestro di san Francesco poi Cimabue
un terremoto nel 1997 causò profonde lesioni alla basilica inferiore con il crollo della volta in due punti causò anche il crollo degli affreschi
è formata da due chiese sovrapposte legate a due diverse fasi costruttive
la chiesa inferiore fu iniziata nel 1228 e finita nel 1230 quando fu trasportato il corpo di san Francesco tutt'ora conservato in una piccola cripta
alle decorazioni hanno collaborato Giotto Cimabue e Simone Martini
la parte inferiore ha funzione di chiesta sepolcrale
la chiesa superiore presenta una facciata semplice a capanna decorata con un rosone centrale e ai lati i simboli degli evangelisti in rilievo
la parte bassa è arricchita da un maestoso portale
l'architettura interna mostra invece caratteri più tipici del gotico italiano archi a sesto acuto che attraversano la navata poggianti su semi pilastri a fascio dai quali si diramano costolatura delle volta a crociere ogivali e altri arconi laterali
la basilica superiore contiene una completa raccolta di vetrati medievali d'Italia adibita a funzioni liturgiche di carattere ufficiale
vi è un organo a canne Mascioni costruito ne 1982
il campanile ha un gioco di cornici e archetti pensili ha la cella campanaria aperta con triplice arcata
la basilica di Santa Chiara
la chiesa venne costruita dopo la morte di santa Chiara tra il 1257 e 1265 attorno all'antica chiesa di
San Giorgio le spoglie della santa vennero trasportate qui nel 1260
l'esterno è caratterizzato da tre grossi contrafforti a forma di archi rampanti che rinforzano il fianco sinistro la facciata è realizzata in filari di pietra bianca e rossa
il portale è a tutto sesto con la ghiera attorno alla lunetta che è sostituita da due leoni a riposo
il rosone ha un doppio giro di colonnini e archetti la facciata si conclude a timpano con oculo al centro
all'interno la chiesa è a croce latina con navata unica transetto e abside poligonale gli archi poggiano su pilastri a fascio che attraversato pareti nude ravvivate da un ballatoio
nella navata una cappella situata nella quarta campata a sinistra
qui possiamo trovare le reliquie di San Francesco e Santa Chiara le tonache un sandalo un velo un cilicio un crocifisso
nel lato verso valle il convento di clausura di santa Chiara
cattedrale di san Rufino
la facciata è una delle opere più significative del romanico umbro
vi sono tre portali fiancheggiati da leoni e grifi scolpiti il portale centrale ha una ricca ornamentazione soprattutto nella ghiera multipla decorata da rilievi a stralci girali figure allegoriche e animali mostruosi
all'interno tre navate divise a pilastri con pianta basilicale
nell'abside un coro ligneo solto l'altare troviamo le spoglie di san Rufino di Assisi
vi sono due organi l'organo maggiore e l'organo corale
Santa Maria Maggiore è un luogo di culto cattolico di Assisi
risale al XI XII ma fu costruita su un edificio più antico la facciata è semplice ripartita da paraste e presenta un portale d'ingresso inserito in un'arcata a sesto acuto e un rosone datato 1162 e firmato Giovanni da Gubbio
a tre navate separate da pilastri le pareti coperte di affreschi
L'eremo delle carceri
fu donato dal comune ai Benedettini che lo cedettero a san Francesco per la meditazione fuori dal santuario tre grotte
un luogo immerso nei boschi di lecci sono molti i racconti di miracoli che si associano a questo sito
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